ORDINE DEL GIORNO: BONUS ASSUNZIONI LAVORATORI SVANTAGGIATI
Premesso che in base all’articolo 2, del DL n.201 del 6
dicembre 2011, nel 2012 si potrà dedurre dal reddito di impresa un importo pari
a l’Irap pagata e determinata in base alle spese del personale. Inoltre, per i
lavoratori di età inferiore a 35 anni o donne, assunte a tempo indeterminato,
la deduzione è pari a 10.600 euro l’anno che diventano 15.200 nelle aree
svantaggiate.
Considerato che il nuovo decreto sviluppo 2011 introduce
anche il bonus assunzioni a favore dei
neoassunti nelle imprese del mezzogiorno che presentano difficoltà di crescita.
Tali assunzioni devono essere tassativamente a tempo indeterminato e devono
intervenire nei 12 mesi successivi alla data di entrata in vigore del presente
decreto.
Preso atto che Il “decreto semplificazioni” entrato in
vigore il 10 febbraio 2012, contiene tra le disposizioni di carattere fiscale
la proroga di un anno del credito d’imposta per le assunzioni nelle regioni
meridionali previsto dal decreto legge del 13/05/2011 n.70, convertito con
modificazioni, dalla legge del 12/07/2011 n.106.I beneficiari del credito
d’imposta sono i datori di lavoro che assumono lavoratori svantaggiati nei 24
mesi successivi al 14 maggio 2011 nelle regioni meridionali e che lo stesso è calcolato
sulla base della differenza tra il numero dei contratti di lavoro a tempo
indeterminato rilevato in ciascun mese e il numero dei lavori con contratto a
tempo indeterminato mediamente occupati nei 12 mesi precedenti la data di
assunzione.
Considerato che i lavoratori svantaggiati sono coloro che sono disoccupati alla data di assunzione da almeno sei mesi, ovvero privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. Ovvero che abbiano superato i 50 anni di età, che vivano soli con una o più persone a carico, ovvero occupati in professioni o settori con elevato tasso di disparità uomo-donna o membri di una minoranza nazionale con caratteristiche ivi definite.
Considerato che i lavoratori svantaggiati sono coloro che sono disoccupati alla data di assunzione da almeno sei mesi, ovvero privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. Ovvero che abbiano superato i 50 anni di età, che vivano soli con una o più persone a carico, ovvero occupati in professioni o settori con elevato tasso di disparità uomo-donna o membri di una minoranza nazionale con caratteristiche ivi definite.
Preso atto che sulla base degli ultimi dati Istat resi
disponibili, l’occupazione in Toscana nel III trimestre 2011 contrariamente a
quanto rilevato a livello nazionale (+ 0,7%), si riduce di quasi 1600 unità
riportando una flessione dello 0,1% (+ 0,7% il dato italiano). Una perdita
abbastanza contenuta che però rallenta il recupero dei livelli pre-crisi e
soprattutto preannuncia una possibile tendenza negativa per i prossimi mesi. Il
quadro regionale si conferma dunque in peggioramento. L a Toscana si colloca
per l’occupazione al di sotto delle principali regioni del centro nord, solo le
Marche fanno peggio. Il tasso di disoccupazione è passato dal 5,2% del III
trimestre 2010, all’attuale 5,7% e cioè uno dei più alti dopo il Piemonte. A
livello settoriale l’unico incremento si osserva nel comparto dei servizi
mentre l’occupazione si riduce in tutte le altre realtà: 3 mila in meno
nell’agricoltura, 11 mila nelle costruzioni e 10 mila nell’industria.
Ritenendo che la situazione lavorativa e occupazionale delle
regioni del Sud sia peggiore di quelle del centro nord, ritengo di dover
denunciare una preoccupazione anche per la regione Toscana che dall’analisi dei
dati forniti dall’Istat è evidentemente
in forte difficoltà.
Preso atto che le categorie sociali che pagheranno più
fortemente la crisi, saranno proprio quelle
dei giovani e delle donne che il Governo Monti ha voluto aiutare. Ma non
solo, voglio far presente un’altra categoria fortemente in crescita sul nostro
territorio, quella dei lavoratori svantaggiati che difficilmente in questa
crisi occupazionale, senza un’adeguata formazione, riusciranno a trovare una nuova
collocazione. Proprio quei lavoratori dove al Sud sono più tutelati.
Chiedo al Sindaco, alla Giunta e a tutto il Consiglio
Comunale di avviare una discussione che possa proporre al Governo Nazionale di
ampliare i “Bonus Assunzioni” previsti per il Sud a tutte le regioni d’Italia
non tanto dopo aver preso atto delle differenze sui dati Istat sull’occupazione, quanto per non discriminare una categoria in
difficoltà come quella dei lavoratori svantaggiati.
Impegna la Giunta a trasmettere questo documento al
Presidente del Consiglio della Regione Toscana affinchè la stessa nell’ambito
del disegno sociale e lavorativo tenga in considerazione questa particolare
categoria di lavoratori.
Chiedo inoltre di inviare questo ordine del Giorno al:
Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio,
Presidente della Camera, Presidente del Senato ai Capogruppo delle Camere.
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