Vorrei non candidarmi a Calenzano per lasciare posto ad una
nuova classe politica, coraggiosa e preparata ma non posso poiché lo scenario
che mi si presenta davanti è a dir poco desolante. Non voglio assistere al
declino totale del centrodestra, fatidica conseguenza di candidature calate
dall’alto; i candidati imposti dal partito sono totalmente ignari dei problemi del territorio. Saper far
politica non significa creare un club “Forza Silvio”, ma essere radicato sul
territorio e per farlo occorrono anni di lavoro. Non voglio votare Grillo
perché è un movimento di sinistra che non mi convince, ma neanche tapparmi il
naso e votare il primo sconosciuto, una persona che negli ultimi cinque anni si
è occupata di tutto tranne che di politica a Calenzano. Il centrodestra a
Calenzano non è unito, Forza Italia non ha coinvolto nessuno nelle proprie scelte, ha imposto un nome sconosciuto. Si
prospetta una lista formata al 90% da nomi di persone fuori comune ma la cosa
più assurda è che lo stesso candidato non è di Calenzano e in questi cinque
anni di legislatura non si è mai visto. Mi chiedo, ma per il centrodestra
calenzanese, Forza Italia non aveva un candidato che almeno fosse residente in
questo comune? Visto che si parla di meritocrazia, per essere candidato a Sindaco
non bisognerebbe almeno aver avuto un minimo di esperienza amministrativa?
Possibile che un partito possa proporre il primo che passa? Dove pensa di
trovare le firme? Con il gazebo al mercato? Il nostro elettorato non si espone,
lo sanno anche i bambini. Bisogna andare porta a porta per chiederle. Scommettiamo
che al primo confronto pubblico il candidato non saprà rispondere alle domande
fatte dai giornalisti e dal pubblico sui veri problemi del territorio? Forse
qualcuno pensa che quest’ ultimi siano rappresentati da “buche e fontane” ? Con questi presupposti il centrodestra rischia
di sparire e di lasciare spazio alla sinistra che ad oggi si presenta compatta,
forte e preparata con una splendida sede
elettorale e tanti militanti del territorio ma soprattutto con risorse
economiche che il centrodestra non ha mai avuto. Dove sono finiti i soldi del
partito? Forza Italia a Calenzano sta
facendo di tutto per distruggere quella classe politica preparata che nel 2009
ha portato a casa un ottimo risultato mettendo in consiglio comunale cinque
consiglieri, sempre rimasti fedeli al proprio programma, soltanto delusi da una
classe dirigente del Pdl assente. Oggi quella stessa classe dirigente nomina un
candidato a Sindaco impreparato e “straniero”. Qualcuno dovrebbe dirmi perché il
centrodestra escogiti di tutto per perdere in Toscana e perché cerchi di
distruggere quella classe politica preparata che non intende tacere davanti
all’arroganza di Verdini e Parisi, i quali candidano ogni volta chi non può
vincere e chi non disturba la sinistra. Forse ci sono degli accordi che non
conosciamo? E’ forse giunta l’ora di dire la verità al nostro elettorato di
centrodestra? Oppure dobbiamo fare la fine dei topi? Ebbene, io quella fine non
intendo farla e per questo voglio riunire tutti coloro di centrodestra i quali
sono stanchi di questa situazione e non intendano, il giorno delle
amministrative, andare al mare o tapparsi il naso. L’unica alternativa è una
lista civica come quella proposta a Firenze e in altri comuni della Piana; il
25 maggio Forza Italia si pentirà amaramente di aver contribuito alla propria
autodistruzione. Forse qualcuno si è illuso di essersi tolto di mezzo la
pasionaria di Calenzano, la pericolosa e ribelle “Castro” e colui si sbaglia.
Continuerò fino al giorno delle elezioni a chiedere a Verdini e Parisi i veri
motivi della loro ostinazione nel voler candidare tutti personaggi perdenti che
invece di unire dividono il centrodestra.
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