martedì 6 maggio 2014

Audentes fortuna iuvat


Vorrei non candidarmi a Calenzano per lasciare posto ad una nuova classe politica, coraggiosa e preparata ma non posso poiché lo scenario che mi si presenta davanti è a dir poco desolante. Non voglio assistere al declino totale del centrodestra, fatidica conseguenza di candidature calate dall’alto; i candidati imposti dal partito sono totalmente  ignari dei problemi del territorio. Saper far politica non significa creare un club “Forza Silvio”, ma essere radicato sul territorio e per farlo occorrono anni di lavoro. Non voglio votare Grillo perché è un movimento di sinistra che non mi convince, ma neanche tapparmi il naso e votare il primo sconosciuto, una persona che negli ultimi cinque anni si è occupata di tutto tranne che di politica a Calenzano. Il centrodestra a Calenzano non è unito, Forza Italia non ha coinvolto nessuno nelle proprie  scelte, ha imposto un nome sconosciuto. Si prospetta una lista formata al 90% da nomi di persone fuori comune ma la cosa più assurda è che lo stesso candidato non è di Calenzano e in questi cinque anni di legislatura non si è mai visto. Mi chiedo, ma per il centrodestra calenzanese, Forza Italia non aveva un candidato che almeno fosse residente in questo comune? Visto che si parla di meritocrazia, per essere candidato a Sindaco non bisognerebbe almeno aver avuto un minimo di esperienza amministrativa? Possibile che un partito possa proporre il primo che passa? Dove pensa di trovare le firme? Con il gazebo al mercato? Il nostro elettorato non si espone, lo sanno anche i bambini. Bisogna andare porta a porta per chiederle. Scommettiamo che al primo confronto pubblico il candidato non saprà rispondere alle domande fatte dai giornalisti e dal pubblico sui veri problemi del territorio? Forse qualcuno pensa che quest’ ultimi siano rappresentati da “buche e fontane” ?  Con questi presupposti il centrodestra rischia di sparire e di lasciare spazio alla sinistra che ad oggi si presenta compatta, forte e preparata con una splendida  sede elettorale e tanti militanti del territorio ma soprattutto con risorse economiche che il centrodestra non ha mai avuto. Dove sono finiti i soldi del partito?  Forza Italia a Calenzano sta facendo di tutto per distruggere quella classe politica preparata che nel 2009 ha portato a casa un ottimo risultato mettendo in consiglio comunale cinque consiglieri, sempre rimasti fedeli al proprio programma, soltanto delusi da una classe dirigente del Pdl assente. Oggi quella stessa classe dirigente nomina un candidato a Sindaco impreparato e “straniero”. Qualcuno dovrebbe dirmi perché il centrodestra escogiti di tutto per perdere in Toscana e perché cerchi di distruggere quella classe politica preparata che non intende tacere davanti all’arroganza di Verdini e Parisi, i quali candidano ogni volta chi non può vincere e chi non disturba la sinistra. Forse ci sono degli accordi che non conosciamo? E’ forse giunta l’ora di dire la verità al nostro elettorato di centrodestra? Oppure dobbiamo fare la fine dei topi? Ebbene, io quella fine non intendo farla e per questo voglio riunire tutti coloro di centrodestra i quali sono stanchi di questa situazione e non intendano, il giorno delle amministrative, andare al mare o tapparsi il naso. L’unica alternativa è una lista civica come quella proposta a Firenze e in altri comuni della Piana; il 25 maggio Forza Italia si pentirà amaramente di aver contribuito alla propria autodistruzione. Forse qualcuno si è illuso di essersi tolto di mezzo la pasionaria di Calenzano, la pericolosa e ribelle “Castro” e colui si sbaglia. Continuerò fino al giorno delle elezioni a chiedere a Verdini e Parisi i veri motivi della loro ostinazione nel voler candidare tutti personaggi perdenti che invece di unire dividono il centrodestra.

Nessun commento:

Posta un commento