lunedì 10 giugno 2013

Alcune riflessioni sul risultato elettorale

Su di me una richiesta di espulsione, per aver detto che il centrodestra non vuole vincere le elezioni in Toscana e soprattutto che le candidature calate dall'alto non appassionano più gli elettori. I risultati elettorali delle amministrative di ieri, confermano la mia tesi. Attaccare oggi il PDL e' come sparare sulla Croce Rossa. In tanti comuni il PDL e' crollato perché non ha saputo fare un'operazione politica di inclusione e mediazione. Le persone valide non sono dei "servi" e giustamente davanti ad una classe dirigente sorda, egoista ed arrogante, preferiscono correre da sole con le proprie liste civiche. Scelta tra l'altro ottima visto i risultati del progetto politico alternativo di Tesi a Campi Bisenzio che ha superato lo stesso PDL. A lui e al vincitore Emiliano Fossi e alla sua lista civica, vanno i miei complimenti per l'ottimo risultato. Questo accade perché il PDL non e' un partito, ma un'azienda dove comandano 1/2 persone, non esiste una selezione della classe dirigente, le candidature ad ogni livello vengono decise dall'alto, manca la democrazia. Mi chiedo infatti visto questi risultati deludenti, da che cosa dovrei essere espulsa, da un partito che non esiste più a causa delle scelte infelici dei suoi dirigenti? Il partito sul territorio e' completamente assente, si ricompatta in parte per le elezioni, e' infatti un comitato elettorale. Questo modo di far politica non convince più gli elettori moderati di centrodestra che preferiscono stare a casa e non andare a votare, non gli viene data una proposta interessante e alternativa alla sinistra. Se questa e' la linea del partito per il futuro non ci resta che cambiare e organizzare nei vari comuni una vera lista civica alternativa ai vecchi partiti ormai in grande difficolta' e ai finti movimenti popolari come quello di Beppe Grillo, l'ennesimo "dittatore" che predica bene e razzola male e che dopo pochi mesi si e' gia' ridimensionato a causa della sua linea politica fallimentare. Alle elezioni amministrative contano le persone e il loro impegno sul territorio, questi risultati lo confermano. Oggi non chiedo le dimissioni dei dirigenti, tanto sarebbe inutile, non capirebbero e me ne dispiace, aspetto la loro analisi politica sui risultati. Sono proprio curiosa!!! Cosa aspettano a dimettersi che non ci sia più un voto? Vedremo...

Monica Castro capogruppo Calenzano PDL

Finalmente una mia idea e' andata e' stata condivisa

Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale e' stata finalmente approvato il mio ordine del giorno sulla riforma del sistema di ricerca del lavoro "uffici dell'impiego - agenzie interinali". Un documento che e' stato condiviso e da me modificato per essere votato all'unanimità e successivamente inviato al Presidente della Repubblica e al Governo nazionale. Questo documento chiede che sia affrontata una seria riforma del lavoro e più nello specifico degli uffici che si occupano della mediazione del lavoro in Italia. Negli attuali centri per l'impiego infatti si viene accolti con molta gentilezza, si parla di analisi dei bisogni, bilancio di competenze, progetto professionale, ricerca attiva, percorsi d'orientamento, ma non si parla di "vero" lavoro e quindi questi uffici risultano per molti motivi inefficienti ed inutili. Le agenzie interinali invece selezionano con criteri poco trasparenti. Prima di proporre questo documento ho fatto alcune ricerche sul territorio, effettivamente le difficolta' sono notevoli, oltre ad esserci poche offerte di lavoro a causa della crisi, diventa difficile anche conoscerle. Le persone in cerca di lavoro in questi anni si trovano davanti una vera e propria giungla. Bisogna intervenire prima possibile. Un altro problema che affronterò prossimamente e' quello della formazione offerta dalle Province troppo spesso deficitaria. Bisognerebbe fare delle indagini più specifiche e capire le vere necessita' delle imprese. Il mondo del lavoro e' in continua evoluzione, ci sono nuove opportunità che hanno bisogno di una formazione specifica che le scuole tradizionali non garantiscono, soprattutto per coloro che si ritrovano da grandi a cambiare lavoro. I problemi quindi sono tanti, ringrazio tutto il consiglio comunale per aver condiviso una mia proposta su un tema così importante ed attuale che deve vedere unite in futuro tutte le forze politiche. Finalmente e' nato un nuovo Governo nazionale formato da persone responsabili, molti giovani e donne, una speranza per tutto il paese, anche Calenzano ha dato il suo segnale positivo e costruttivo. Come ho gia' detto in consiglio comunale voglio fare i miei migliori auguri al Presidente del Consiglio Enrico Letta, e' l'uomo giusto che può farcela. Se lui vincerà gli italiani torneranno a sperare in un futuro migliore.

Monica Castro - Capogruppo Pdl Calenzano

Presi in giro dagli stranieri

Oggetto: denuncia sul lavoro.
In questi mesi ho raccolto numerose denunce per quanto riguarda tutto il settore dei servizi. Siamo in presenza di una concorrenza sleale da parte di alcune aziende o cooperative straniere. Molte di quelle italiane non riescono più a stare sul mercato e a vincere gli appalti. Nessuno si chiede il perché di questa situazione, forse sarebbe il caso di istituire una commissione speciale di controllo sul territorio (Piana) per studiare ed intervenire sul fenomeno. Una commissione o gruppo di lavoro che coinvolga tutte le parti sociali. Sul territorio della Piana abbiamo la più alta concentrazione di corrieri nazionali ed internazionali che ormai si affidano a cooperative di servizi per la gestione del magazzino e della distribuzione. I problemi che riguardano questo settore sono molteplici, basta ricordare che l'8 aprile  c'e stata una sentenza della Corte Costituzionale molto importante che riguarda la lotta al dumping contrattuale. Come consigliere comunale voglio limitare la mia denuncia a livello locale anche se il fenomeno e' presente in tutta Italia. Il problema riguarda tutto il settore dei servizi: trasporto, facchinaggio, pulizie, assistenza domiciliare, ecc. Un settore che ha visto un forte sviluppo con una presenza sempre maggiore di lavoratori stranieri. Negli ultimi anni sono in crescita anche le cooperative gestite direttamente da stranieri che per motivi diversi riescono a tariffe più basse e quindi risultano essere più competitive. Un altro problema e' il subappalto. Le gradi cooperative vincono gli appalti a ribasso e successivamente subappaltano ad altre più piccole rendendo riducendo ancora di più i margini di guadagno che poi pesano ovviamente sulla gestione dei lavoratori. E' necessario capire ed intervenire prima possibile per evitare che questo fenomeno possa trasformarsi in una guerra tra poveri dove gli unici a rimetterci potrebbero essere gli stessi lavoratori sempre meno garantiti e sfruttati. E' bene ricordare anche il problema della sicurezza che in questa "giungla" lavorativa viene spesso sottovalutato. In un momento di crisi, dove trovare un lavoro e' sempre più difficile, sono necessari più controlli per evitare che la crisi diventi la scusa per sfruttare lavoratori bisognosi italiani ma anche stranieri. Voglio in questa occasione fare anche una proposta che potrebbe risolvere i problemi legati alle aziende o cooperative gestite soltanto da stranieri, prevedere per legge una percentuale di italiani nelle aziende straniere ma anche italiane, ne avevo già fatta una simile alcuni anni fa a Prato, proposta che e' sbarcata anche in Giappone, sono stata infatti contattata ed intervistata dalla televisione nazionale giapponese. Avere una presenza di italiani nelle aziende straniere e non, aiuterebbe le istituzioni avere maggior controllo all'interno delle stesse.

Monica Castro Capogruppo Pdl Calenzano

Continuano i furti...sul territorio sotto gli occhi di tutti...ma nessuno puo' fare niente. Perché?

In questi giorni nella zona di Carraia ci sono stati numerosi furti. Il problema sicurezza torna ancora una volta ad essere oggetto di discussione. Il fenomeno e' diffuso ovunque e soluzioni facili e immediate non ce ne sono. Più volte in consiglio comunale abbiamo affrontato questa situazione allarmante, purtroppo la risposta delle Istituzioni e' sempre la stessa, non ci sono infatti le risorse per garantire più sicurezza. L'argomento necessita sicuramente di un approfondimento a livello nazionale. Noi sul territorio subiamo gli effetti di scelte politiche sbagliate e di una mancanza di certezza della pena. Senza una giustizia vera non ci può essere sicurezza. Chi delinque non viene punito adeguatamente. Le forze dell'ordine impegnate sul territorio che io ringrazio, hanno poche risorse e non sono sufficienti visto le dimensioni del fenomeno in crescita. Lo Stato Italiano pensa alle missioni di pace all'estero e non si preoccupa di tutelare i cittadini sul territorio. Gli stessi cittadini che ormai sono stanchi e scoraggiati, sono costretti a blindarsi in casa, vivono nella paura ogni giorno. I cittadini pagano le tasse per avere dei servizi, sicurezza compresa. La politica nazionale deve risolvere il problema. Un'altra ingiustizia e' la "proprietà privata", che in Italia non e' tutelata. Questa dovrebbe essere inviolabile e difendibile con qualsiasi mezzo. Invece per assurdo con queste leggi, rischia di andare in carcere chi si difende e non chi delinque. Ormai i furti sono diffusi, queste bande di ladri ben organizzate, sembra di provenienza straniera, entrano ovunque per pochi euro, non hanno paura di niente. Come possono fare i cittadini a proteggersi da questa situazione sempre più allarmante e in crescita visto le difficolta' economiche che ci sono nel nostro paese? Delle piccole precauzioni e una buona informazione credo sia necessaria affinché la popolazione si possa proteggere ed essere correttamente informata. Chiedo al Sindaco di organizzare sul territorio un incontro pubblico per dare maggiore informazione ai cittadini invitando esperti della sicurezza e tutte le Istituzioni.

Ma quale sicurezza?

Dopo i gravi fatti accaduti a Milano, lo Stato deve dare delle risposte per quanto riguarda la sicurezza. Le colpe del triplice omicidio non sono soltanto del folle straniero, ma anche di chi ha permesso che questo clandestino fosse libero. La solita sinistra ha commentato il terribile gesto dicendo che si tratta di un pazzo che ha bisogno di cure. Troppo facile... La verità e' un'altra. Quello straniero non e' pazzo ma inferocito, si e' voluto vendicare di un paese che promette e non mantiene. Ricordo ancora il fatto simile accaduto a Firenze per mano di un italiano contro dei poveri ragazzi senegalesi. Per la stessa sinistra non era pazzia ma razzismo. Lo stesso gesto folle ora e' accaduto a Milano ma nel silenzio totale visto che questa tragedia non può essere strumentalizzata dalla stessa sinistra. Ricordo bene il terribile fatto di Firenze, per giorni tv, radio, giornali ne parlarono in prima pagina, furono fatte manifestazioni e ci fu anche la protesta dei senegalesi per chiedere più sicurezza, giustizia e di introdurre il reato di razzismo. Il responsabile del terribile gesto fu etichettato come estremista di destra, furono fatte delle indagini per sapere se c'erano delle responsabilità politiche. Sulla vicenda di Milano invece si e' steso un silenzio davvero pietoso. Come sempre sono stati usati due pesi e due misure, ma i morti senegalesi non sono uguali a quelli italiani? Evidentemente no. Nessuno etichetta il responsabile come clandestino. Le responsabilità di questa tragedia non sono soltanto dello straniero impazzito ma anche di chi ha permesso troppa libertà. Non e' difficile perdere la testa in certe situazioni, cosa possiamo ormai offrire noi poveri italiani a questi stranieri in cerca di fortuna?  Soltanto miseria e sfruttamento. Ormai in Italia non ci sono neanche le risorse per gli italiani, figuriamoci per gli extracomunitari. E allora a chi fanno comodo queste persone? E' giusto che queste tre vittime innocenti di Milano abbiano lo stesso trattamento dei due senegalesi uccisi a Firenze, sarebbe un bel gesto organizzare una manifestazione per ricordarle. Bisognerebbe anche in questo caso scendere in piazza per chiedere alla giustizia di fare il loro lavoro e alla politica di prendersi le proprie responsabilità. E' giunta l'ora di dare al popolo italiano delle risposte, a quali associazioni ha fatto riferimento questo straniero quando e' sbarcato in Italia? Chi gli ha organizzato l'assistenza legale per i processi nonostante la clandestinità? Chi ha compilato e presentato il ricorso contro l'espulsione? Dove viveva? Come si manteneva? Il razzismo va combattuto e il folle gesto di questa persona e' chiaramente razzismo al contrario.

Monica Castro

Troppi furti...cittadini esasperati

In questi giorni nella zona di Carraia ci sono stati numerosi furti. Il problema sicurezza torna ancora una volta ad essere oggetto di discussione. Il fenomeno e' diffuso ovunque e soluzioni facili e immediate non ce ne sono. Più volte in consiglio comunale abbiamo affrontato questa situazione allarmante, purtroppo la risposta delle Istituzioni e' sempre la stessa, non ci sono infatti le risorse per garantire più sicurezza. L'argomento necessita sicuramente di un approfondimento a livello nazionale. Noi sul territorio subiamo gli effetti di scelte politiche sbagliate e di una mancanza di certezza della pena. Senza una giustizia vera non ci può essere sicurezza. Chi delinque non viene punito adeguatamente. Le forze dell'ordine impegnate sul territorio che io ringrazio, hanno poche risorse e non sono sufficienti visto le dimensioni del fenomeno in crescita. Lo Stato Italiano pensa alle missioni di pace all'estero e non si preoccupa di tutelare i cittadini sul territorio. Gli stessi cittadini che ormai sono stanchi e scoraggiati, sono costretti a blindarsi in casa, vivono nella paura ogni giorno. I cittadini pagano le tasse per avere dei servizi, sicurezza compresa. La politica nazionale deve risolvere il problema. Un'altra ingiustizia e' la "proprietà privata", che in Italia non e' tutelata. Questa dovrebbe essere inviolabile e difendibile con qualsiasi mezzo. Invece per assurdo con queste leggi, rischia di andare in carcere chi si difende e non chi delinque. Ormai i furti sono diffusi, queste bande di ladri ben organizzate, sembra di provenienza straniera, entrano ovunque per pochi euro, non hanno paura di niente. Come possono fare i cittadini a proteggersi da questa situazione sempre più allarmante e in crescita visto le difficolta' economiche che ci sono nel nostro paese? Delle piccole precauzioni e una buona informazione credo sia necessaria affinché la popolazione si possa proteggere ed essere correttamente informata. Chiedo al Sindaco di organizzare sul territorio un incontro pubblico per dare maggiore informazione ai cittadini invitando esperti della sicurezza e tutte le Istituzioni.

Liberiamoci dalle ideologie

Il giorno della liberazione? Un giorno da ricordare per tutto il paese. Sono la prima a ribadirlo ma non posso assolutamente tacere sulla strumentalizzazione che  l'amministrazione calenzanese ha da anni costruito su questa data importantissima. Ieri infatti si e' inaugurato a Valibona il Museo della Resitenza, una struttura sulla cima della Calvana, inutile e costosa per tutta la comunità. Era proprio necessaria? Gli oggetti che oggi sono esposti in quella struttura appena ultimata e donati da alcuni cittadini, non potevano trovare una casa più "partigiana" e cioè meno costosa? Capisco che quel museo e' il "balocco" e forse un "guadagno" per qualcuno, ma voglio ricordare che in un momento economico così difficile, si poteva evitare e continuare a festeggiare come si e' sempre fatto senza spreco di denaro pubblico. Per chi non lo sapesse, quel bel museo, di fatto un fienile anche ben ristrutturato, e' costato alla comunità ben 630.000 euro. Al progetto ha partecipato il comune di Campi Bisenzio e la Provincia di Firenze per 225.000, mentre Calenzano ha investito per ora 405.000 euro. Cifre importanti che potevano essere utilizzate per progetti più utili ai cittadini.

martedì 21 maggio 2013

IL COMUNE CHIUDE PER FERIE

A Calenzano il comune chiude per ferie
Il comune di Calenzano chiuso per quattro giorni. Da mercoledì 24 aprile alle ore 13 a domenica. Sono contenta per i dipendenti comunali ma e' mio dovere contestare l'amministrazione comunale per un disservizio così grave. Un comune non può chiudere per così tanto tempo. I cittadini possono aver bisogno di un rinnovo di un documento d'identità. Per qualsiasi urgenza dove si possono rivolgere? Mi risulta che Calenzano e' l'unico Comune della Piana a prendere un provvedimento del genere. Devo dire che e' molto curioso questo comportamento, siamo l'unico comune ad avere due palazzi comunali per dare più servizi alla popolazione, come ha più volte dichiarato il Sindaco e poi non teniamo le strutture aperte. Facciamo forse economia perché non ci sono i soldi per mantenerle? Chiederò al prossimo consiglio comunale spiegazioni al Sindaco.

MA QUALE PARTITO DELLA LIBERTA'?

Comunico alla stampa che i consiglieri del Gruppo della Libertà, Mauro Raspanti e Anzio Settimelli, vorrebbero rientrare nel gruppo del Popolo della Libertà e che ne daranno comunicazione nel prossimo Consiglio Comunale del 29 aprile. Li ringrazio della stima ma purtroppo la mia risposta e' negativa e da regolamento posso rifiutarmi di riprenderli nel gruppo. Non e' una questione personale ma politica. Dopo i comportamenti di questi anni dei due consiglieri, ho perso la fiducia e non credo che sarà possibile riacquistarla nel corso di questa legislatura che mi ha visto più volte perdonare certi atteggiamenti estremamente scorretti da parte dei due rappresentanti. In questo anno che ci ha visto divisi come gruppo ma uniti su certe battaglie, i rapporti personali si sono stabilizzati. Per il bene di tutta l'opposizione e dello svolgimento dei lavori del Consiglio Comunale, visto anche il periodo delicato, preferisco rimanere l'unica rappresentante di quel gruppo. Io non ho mai tradito il voto degli elettori in quel Consiglio Comunale, ho sempre presentato i miei documenti con il simbolo del Pdl. Ho rispettato le decisioni e la politica del Popolo della Libertà sul territorio fiorentino. Non ho mai offeso o votato documenti contro il Presidente Berlusconi che io ho sempre rispettato pur criticando all'esterno certe sue scelte infelici e poco popolari che oggi mi hanno dato ragione. Per il Pdl sono sempre iscritta visto che vale il tesseramento del 2011?  Bene, andrò più che volentieri a spiegare le miei ragioni politiche ai probiviri nazionali che mi ascolteranno sembra a fine 2014, quando sarà già finita e riavviata la legislatura del mio Comune. Se le mie colpe sono quelle di non credere più alle ideologie, di aver chiesto di avere un vero partito organizzato sul territorio, di essermi arrabbiata per non aver mai visto un dirigente nell'ultimo anno a Calenzano, di non avere un supporto politico per svolgere nel miglior modo possibile il mio ruolo in Consiglio Comunale, di sostenere che il centrodestra in Toscana non vuole vincere, di voler un metodo di selezione della classe dirigente più democratico, di aver appoggiato in campagna elettorale il rinnovamento e di non accettare offese personali, ebbene si' sono colpevole. Non accetto prediche sul mio appoggio a Matteo Renzi perché e' stato solo un sostegno personale e non di partito. Non ho mai appoggiato il Pd. Per aver sostenuto Matteo Renzi alle primarie sono stata esclusa dalle liste, mi e' stato detto dai vertici di partito, sono stata zitta e sono andata avanti non sostenendo certamente il centrosinistra.  Mi chiedo pero', perché coloro che incomprensibilmente hanno abbandonato il gruppo del Pdl in Consiglio Comunale, andando anche in altri partiti, non sono stati espulsi? Chi ha tradito di piu' gli elettori e il partito? La verità e' solo una, io ho un grande difetto mal digerito dai vertici del Pdl, dico le cose in faccia e soprattutto non ho paura a dirle. Il Coordinamento Provinciale dovrebbe ringraziarmi perché ho sempre svolto il mio ruolo con onesta' e serietà senza mai chiedere niente al partito. Domani sera il Senatore Matteoli sarà a Firenze per l'inaugurazione della nuova sede della sua fondazione, sarà l'occasione per chiedere a lui spiegazioni su questa assurda vicenda. Ripeto, in Toscana visto i numeri, le spaccature e alcuni tristi provvedimenti giudiziari, l'ultimo problema da affrontare e' proprio quello della ribelle Monica Castro. Se il partito rispondera' alle mie legittime domande e vorrà fare politica seriamente, sarò ben disponibile a mettermi a sedere e trovare una soluzione per aiutarlo, altrimenti i Coordinatori stiano zitti, fanno più bella figura!

Monica Castro - Capogruppo Pdl

IDEOLOGIE TRAMONTATE

In questi ultimi mesi ho più volte sostenuto che destra e sinistra sono ormai ideologie superate. Questa crisi non lascia alternative se non quella di unirsi per dare a questa Italia, una politica di buon senso e un Governo di scopo. Avevo ragione! Con le ideologie non si mangia ed e' arrivato il momento di abbandonarle perché inutili e dannose alla comunità. Bersani ha fallito ed ora la politica e' in mano al Presidente Napolitano che avrà l'onere e l'onore di formare un Governo di larghe intese che possa fare quelle riforme necessarie al paese per uscire da questa crisi. Comprendo la delusione di molti sostenitori del Pd e la rispetto ma e' l'ora di un cambiamento epocale, bisogna concentrarsi sulle vere priorità economiche senza divisioni politiche che rischierebbero di compromettere questo processo. Dobbiamo pensare ai giovani, ricordiamoci che il 30% di disoccupazione giovanile mette a dura prova la democrazia presente e futura. Soltanto nel nostro territorio in quattro anni, si sono persi più di 22.000 posti di lavoro. Numeri impressionanti che dovrebbero far riflettere tutta la politica, anche quella più ideologizzata. Anche sul nostro territorio i vari Comuni attraversano una situazione difficile, non diversa dalla situazione nazionale. Nell'ultimo Consiglio Comunale abbiamo votato all'unanimità il rinvio della Tares che io avevo appunto chiesto più volte. Ringrazio il Pd per aver concretizzato un Ordine del Giorno condiviso da tutti. Questa e' la politica che vorrei, unita sulle idee e non sulle ideologie. Proprio con questo spirito costruttivo e propositivo, spero che nel prossimo Consiglio Comunale del 29 aprile, venga approvato il mio documento sulla riforma del sistema della ricerca del lavoro ( centri dell'impiego e agenzie interinali ).

lunedì 22 aprile 2013

Mancano i documenti? La Commissione Affari Istituzionali viene sospesa

E' mia intenzione come Presidente della prima commissione (Affari Istituzionali) di denunciare un ritardo da parte dell'amministrazione nel fornire il materiale degli atti relativi al bilancio consuntivo 2012. Era stata data comunicazione da parte del responsabile dell'Area Risorse che in data 4 aprile gli atti relativi alla resa del conto dell'esercizio 2012 erano stati sottoposti all'approvazione della Giunta e che a partire dalla stessa data i documenti sarebbero stati disponibili per la consultazione presso i Servizi Finanziari e che la copia integrale a ciascun gruppo consiliare sarebbe stata fornita entro l'inizio della settimana, quindi entro l'11/12 aprile. Mi sono recata più volte nel corso di questi dieci giorni in comune, ma i documenti sono arrivati pochi minuti prima della commissione che si e' svolta ieri quindi in data 18 aprile. Tutto questo non e' accettabile perché per consultare un bilancio così complesso come quello comunale occorrono almeno dieci giorni avendo copia personale da poter esaminare con l'aiuto anche di personale qualificato quindi esterno e soprattutto gratuito. Ci siamo dunque trovati in commissione senza aver potuto visionare precedentemente i documenti per esporre proprio in quella sede le perplessita' dell'opposizione ed avere delucidazioni in merito. Come presidente ho ritenuto quindi di sospendere la commissione e di riconvocarla la prossima settimana per poi andare alla discussione finale il 29 in Consiglio Comunale.  L'Assessore si e' giustificato dicendo che ci sono stati ritardi da parte degli altri enti e che l'Amministrazione non ha personale sufficiente. La commissione extra ovviamente la pagheranno i cittadini per un ritardo non giustificabile. Mi e' stato detto che potevamo andare a visionare gli atti nei singoli uffici, ricordo che il nostro ruolo di opposizione non e' semplice soprattutto nella consultazione di bilanci così complessi, mi sembra il minimo che l'amministrazione ci renda il lavoro piu' semplice anche perché e' un nostro diritto. E' una questione di rispetto verso chi svolge una funzione di controllo con i propri mezzi. E' stato proprio l'Assessore Cappelletti nel suo discorso a ricordare che i bilanci non si mangiano come gli spaghetti. Quindi pretendiamo di essere almeno messi in condizione di poter svolgere nel miglior modo possibile in nostro lavoro. Voglio inoltre denunciare un certo nervosismo incomprensibile da parte di una maggioranza che ci accusa di voler mandare un comune al fallimento. Ricordo che il compito dell'opposizione e' quello di controllo proprio per garantire che questo non accada. Colgo l'occasione per comunicare che l'opposizione sara' molto critica su questo bilancio consuntivo, le preoccupazioni sono diverse e saranno sicuramente affrontate nel corso del prossimo Consiglio Comunale che si preannuncia molto acceso. 

Monica Castro - Capogruppo Pdl Calenzano


Una bella iniziativa da importare anche sulla Piana

In questi giorni a Modena e' nato un supermercato solidale, la notizia purtroppo non e' stata molto pubblicizzata e invece per me questo progetto potrebbe aiutare numerose famiglie e magari sbarcare anche sul nostro territorio. In questo supermercato tutte le persone che vorranno fare la spesa non dovranno più pagare con denaro, ma essere disponibili a lavorare qualche ora, almeno una volta a settimana. Praticamente un emporio fatto apposta per le famiglie in difficoltà e per i disoccupati nel quale si potrà fare la spesa gratuitamente. Il tutto nasce dal Centro per il volontariato per venire in contro ad un momento di crescente crisi, il progetto partirà a maggio ma e' già stato inondato di richieste. Il nostro territorio e' ricco di Associazioni che si occupano di volontariato, nel ringraziarle per il lavoro che ogni giorno svolgono con fatica e passione, voglio lanciare questa idea anche sul nostro territorio. Chissà mai che qualcuno possa realizzarla! Ne parlerò anche nel prossimo Consiglio Comunale.

Basta con la globalizzazione! Appello a tutte le Istituzioni!!!


Dopo aver applaudito e sperato nella ripresa della Richard Ginori a Sesto Fiorentino grazie al gruppo Gucci, l'ennesima crisi si cala nuovamente nella Piana fiorentina. Quella degli esuberi alla Selex Galileo (Finmeccanica). Circa 2000 in tutto il territorio nazionale e pare 55 nell'area fiorentina. Nel dare la solidarietà a tutti i lavoratori, voglio pero' fare un appello a tutte le forze politiche e ai sindacati e cioè di riflettere su questa ennesima crisi e di non parlare sempre per slogan. Ricordo infatti che la storia della Selex e' complessa e fa i conti con il calo degli ordini dall'estero. Il mercato di riferimento infatti subisce anche i contraccolpi dei famosi tagli alla difesa degli Usa. Per sopravvivere bisogna puntare sui Paesi emergenti, razionalizzando il proprio catalogo. Insomma, per sintetizzare, troppo spesso sento parlare anche in Italia di ridurre le spese per le missioni all'estero, per la difesa ecc. Ricordiamoci che poi si ferma tutto un settore con relativi licenziamenti. L'Occidente e' in piena crisi di sistema, una crisi aggravata sicuramente da una globalizzazione spietata che non ci permette di essere più competitivi sul mercato,  tutti i paesi devono ridurre le proprie spese, anche quelle per la difesa, non ci resta quindi che vendere ai Paesi emergenti come ad esempio la Cina, l'India ecc, sperando che in futuro non ci facciano concorrenza sleale anche su questo settore, ammesso che non abbiano già iniziato. Anche perché con la nostra crisi, rischiamo di avere una fuga di cervelli non indifferente. Proprio stamani, ho parlato con un giovane ingegnere aerospaziale della Selex che mi ha confermato la sua intenzione ad andare via dall'Italia. Se non gli verra' rinnovato il contratto, un altro genio del settore andrà via, magari in Cina. La Finmeccanica e' una delle industrie italiane attive nella difesa e nell'aerospazio, da sempre un fiore all'occhiello, negli ultimi anni ha assorbito quasi tutte le aziende italiane attive in questi settori, espandendosi anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. E' necessario un piano industriale serio a lungo termine ma soprattutto una tutela del settore nel mercato globale. E' giunto il momento di dire basta e di chiedere all'Europa e a tutto il mondo delle regole di mercato uguali per tutti. Facciamo presto perché non c'e' più tempo!!!

Monica Castro

E' l'ora di Matteo Renzi!

L'attacco nei miei confronti del Pdl e' incomprensibile. Ho incaricato un legale per chiedere al coordinamento provinciale le scuse pubbliche e delle spiegazioni serie visto che io non sono tesserata al Pdl dal 2011, il coordinatore ne era stato informato piu' volte. Non ho rinnovato la tessera perché e' inutile, a livello locale il partito non esiste , sono anni che non si vede nessuno.  A Calenzano ho sempre svolto un ruolo di opposizione e controllo, rimango nel gruppo del Pdl per coerenza verso quegli elettori che mi hanno votato. Sono delusa da tutti e infatti per fare politica mi sono creata un mio movimento che ha raccolto molte adesioni. Sono disponibile a dei chiarimenti con il Pdl ma solo con i vertici nazionali, se il Senatore Verdini e Matteoli vorranno chiamarmi, hanno benissimo il mio numero telefonico in rubrica, non importa scomodare i probiviri che di fatto non esistono. Sono Capogruppo nel Pdl perché gli altri hanno lasciato prima di me per motivi diversi e comunque perché non condividevano alcune scelte del partito, sono quindi rimasta la sola rappresentante del gruppo. Certamente la situazione nazionale che si e' creata negli ultimi tempi ha sconvolto anche gli equilibri locali. Se il Pd e il Pdl dovessero fare un Governo di larghe intese, cambierebbe anche la situazione politica locale. Ormai siamo divisi dal passato ma uniti nel futuro. Ammetto il mio smisurato appoggio a Matteo Renzi, ma essendo libera da vincoli di partito e avendo delle idee di rinnovamento e liberali, non ci vedo niente di strano. Se Matteo dovesse diventare il leader del Pd, quel partito cambierebbe e quindi potrebbe anche rappresentarmi. Certamente mi fa paura un altro partito leaderistico ma non vedo alternative, da Grillo a Monti passando per Berlusconi, la storia e' sempre la stessa, il popolo italiano ha bisogno di una figura forte e carismatica, di un leader che li possa guidare e nel quale identificarsi. Credo che Matteo Renzi possa rappresentare il futuro leader di una sinistra social democratica e anche di una destra liberale. E' lui il messia che potrebbe unire tutte le forze politiche moderate. Poi chissà, magari potra' essere sostenuto da altrettante figure politiche valide e leaderistiche sui vari territori. Cosa faro' in futuro? Continuerò a lavorare in Consiglio Comunale e a Calenzano portando avanti le mie battaglie come ho sempre fatto. Non sono ne' di destra ne' di sinistra, sono per una politica nuova e di buon senso. Quella politica che dovrebbe prevalere per il bene del paese! Il partito e' solo un contenitore sterile sono le persone che lo rappresentano sul territorio a fare a differenza!

Monica Castro

Il centrodestra in Toscana non vuole vincere. Perché?

In questa regione il centrodestra e' destinato a perdere. Questo ormai e' un dato di fatto. Non esiste in questo schieramento un vero sistema per selezionare la classe dirigente per candidarla a governare. Del resto e' un problema che esiste anche a livello nazionale e che non viene recepito perché ad essere il leader e' un uomo carismatico e forte, Silvio Berlusconi che da solo prende i voti. So che per l'ennesima volta qualcuno si potrà arrabbiare ma credo che le prossime elezioni amministrative a Campi Bisenzio saranno un interessante laboratorio politico dove la mia tesi sarà ancora una volta confermata. Nel fare gli auguri a tutte le forze che rappresenteranno la minoranza, torno a ripetere che per vincere ci vuole un sistema di selezione serio attraverso primarie aperte e soprattutto unita' tra le forze politiche dello stesso schieramento. A Campi Bisenzio, il centrosinistra ha selezionato il proprio candidato a Sindaco a novembre, attraverso primarie  allargate molto partecipate e quindi si presenta unito, il centrodestra invece, nonostante gli ultimi risultati politici nazionali, siano stati poco entusiasmanti, continua a preferire la strada della divisione. In politica ho sempre sentito dire che l'unione fa la forza. Vedremo se a Campi sara' il contrario. Auguri!!!

Un miracolo politico!

Nel Consiglio Comunale di lunedì, si e' verificato un fatto fuori dal normale, un qualcosa di incredibile che in quasi quattro anni di legislatura, non si era mai sentito, la maggioranza non ha mai nominato Silvio Berlusconi. Queste ultime elezioni e la situazione politica molto complicata degli ultimi giorni, ha consentito una tregua tra maggioranza e opposizione. Si potrebbe ormai dire che Pd e Pdl sono divisi nel passato ma uniti per il futuro. Del resto la situazione politica nazionale e la drammaticità del momento non permette il contrario. La crisi economica e le poche ricette per risolverla uniscono un po' tutti, tranne Beppe Grillo che continua a fare la sua battaglia per rompere un sistema in verità già in crisi da tempo. E' necessario per il bene del paese un grande sacrificio da parte di tutta la politica. Io l'avevo detto e scritto più di un anno fa proprio con una lettera inviata a Metropoli che per me dopo Silvio Berlusconi, ci sarebbe stato solo Matteo Renzi, i fatti di questi giorni mi danno ragione. Per traghettare il paese nella terza Repubblica ci vuole un moderato, un giovane carismatico con idee diverse , un rottamatore della vecchia politica. Matteo e' perfetto! Sabato per curiosità sono stata a Roma alla manifestazione del Pdl, ho visto un Cavaliere in forma ma disponibile a fare un passo indietro per un Governo di larghe intese. Lo ringrazio, sono mesi che chiedo anche a lui di andare in pensione e di lasciare il posto a qualche giovane preparato. Se Matteo avesse vinto le primarie, sono sicura che Berlusconi non sarebbe tornato in campo. E invece con la vittoria di Bersani siamo sempre al punto di partenza, a discutere tra destra e sinistra senza comprendere che ormai non c'e più tempo per assurde divisioni perche' il paese sta soffrendo. E poi divisioni su cosa? Per uscire dalla crisi occorrono delle ricette di buon senso e non di destra o di sinistra. Mi auguro quindi che questa crisi possa cambiare tutta la politica italiana e la possa rinnovare e responsabilizzare. Se Bersani amasse veramente questo paese farebbe un passo indietro, lasciando il futuro Governo in mano al suo legittimo successore, il vero vincitore delle primarie e delle elezioni politiche...Matteo Renzi.

sabato 30 marzo 2013

Lettera di un imprenditore a me pervenuta ieri mattina....e davanti a tutto questo la politica continua a litigare. Vergogna!!!

Buon Giorno Monica Castro



Io sono un piccolissimo imprenditore grafico design del veneziano

precisamente da Musile di Piave.

Il mio credo político è sempre stato di destra

con AN e poi con Forza Italia, e nel locale con la lega e pdl,

in queste elezioni ho dato il mio voto a grillo alla camera

e pdl al senato

per dare un segno di cambiamento

ma vedo che come me tanti altri elettori abbiamo sbagliato sopratutto nel nord.



Attualmente sono senza lavoro,

non riesco più a pagare le tasse, ho debiti con le banche,

equitalia mi assilla.



Ultimamente non so più che fare, cestino le raccomandate,

non ho più voglia di reagire, mi sento sempre più in depressione

non riesco a fare più nulla, preparo solo il pranzo e la cena alla famiglia.

Mia moglie architetto fa l'insegnate alle medie, a settembre 2012 e passata di ruolo come insegnate di artistica,

è lei che porta a casa i soldi per vivere,

Abbiamo 2 figli uno di 15 e una di 13 che sono bravissimi,

pero io mi sento uno schiffo a volte mi chiedono un paio di euro

e io non li ho.

L'assurdo e che ogni domenica la noma (la suocera) da loro la paghetta

di 5 euro cad uno e ogni tanto gli chiedo in prestito 5/10 euro ai pargoli

che poi li restituisco.

Fortunatamente che la casa è di proprietà di mio padre, fatta con sacrifici sino al 1990

anni in cui ancora si poteva costruire qualcosa.



Io disegnavo orologi e oggetti accessori moda e promozionali per diverse aziende,

con un mio amico nel 2007 ho fatto una società che ha prodotto solo debiti e nessun reddito, questo è stato l'inizio

della disfatta, a completare l'opera ho lavorato per un paio di aziende che non mi hanno pagato e così ora sono

sul lastrico.

Mi trovo a 51 anni senza un soldo, a vivere di espedienti, non capacità di saldare i miei debiti con il fisco, bancari e con equitalia.

Mi sento un fallito, spesso penso ad un gesto estremo almeno così risolverei un peso alla mia famiglia.



Per un periodo mi incazzavo con i mii figli e la moglie ( pero solo verbalmente) , ma ultimamente mi sto autoregolando

Fregandomene di tutto, e incazzandomi il meno possibile

perché non serve a nulla.



Scusami per lo sfogo ma è necessario per farti un quadro della mia situazione.



Mi sei piaciuta politicamente molto quando hai detto che Berlusconi dovrebbe fare il nonno

o il presidende della repubblica.

e magari Renzi presidente del consiglio.



Questo sarebbe forse forse la cosa più saggia che potrebbero fare Napolitano :

RENZI presidente del consiglio con un governo di pd e pdl e m5s

e Berlusconi presidente del consiglio

penso che si potrebbe sistemare l'italia in poco tempo.



Perché la mia paura è che se a breve non abbiamo un esecutivo serio e che produca

le aziende chiudono alla velocità della luce e la gente scenderà in strada con i Forconi,

questa sarà la fine dell'europa e l'inizio di una nuova era.

Siccome la storia è fatta di corsi e ricorsi non manca tanto a ciò.



Complimenti per la tua forza politica e nelle tue battaglie,

nel caso ti capita di sentire qualcuno che possa avere bisogno di un grafico design,

anche lavoro via web, sono disponibile.



Nb scusami se noti vari errori di ortografia

ma in italiano arrivavo alla sufficienza.

venerdì 29 marzo 2013

La crisi unisce

Nel Consiglio Comunale di lunedì, si e' verificato un fatto fuori dal normale, un qualcosa di incredibile che in quasi quattro anni di legislatura, non si era mai sentito, la maggioranza non ha mai nominato Silvio Berlusconi. Queste ultime elezioni e la situazione politica molto complicata degli ultimi giorni, ha consentito una tregua tra maggioranza e opposizione. Si potrebbe ormai dire che Pd e Pdl sono divisi nel passato ma uniti per il futuro. Del resto la situazione politica nazionale e la drammaticità del momento non permette il contrario. La crisi economica e le poche ricette per risolverla uniscono un po' tutti, tranne Beppe Grillo che continua a fare la sua battaglia per rompere un sistema in verità già in crisi da tempo. E' necessario per il bene del paese un grande sacrificio da parte di tutta la politica. Io l'avevo detto e scritto più di un anno fa proprio con una lettera inviata a Metropoli che per me dopo Silvio Berlusconi, ci sarebbe stato solo Matteo Renzi, i fatti di questi giorni mi danno ragione. Per traghettare il paese nella terza Repubblica ci vuole un moderato, un giovane carismatico con idee diverse , un rottamatore della vecchia politica. Matteo e' perfetto! Sabato per curiosità sono stata a Roma alla manifestazione del Pdl, ho visto un Cavaliere in forma ma disponibile a fare un passo indietro per un Governo di larghe intese. Lo ringrazio, sono mesi che chiedo anche a lui di andare in pensione e di lasciare il posto a qualche giovane preparato. Se Matteo avesse vinto le primarie, sono sicura che Berlusconi non sarebbe tornato in campo. E invece con la vittoria di Bersani siamo sempre al punto di partenza, a discutere tra destra e sinistra senza comprendere che ormai non c'e più tempo per assurde divisioni perche' il paese sta soffrendo. E poi divisioni su cosa? Per uscire dalla crisi occorrono delle ricette di buon senso e non di destra o di sinistra. Mi auguro quindi che questa crisi possa cambiare tutta la politica italiana e la possa rinnovare e responsabilizzare. Se Bersani amasse veramente questo paese farebbe un passo indietro, lasciando il futuro Governo in mano al suo legittimo successore, il vero vincitore delle primarie e delle elezioni politiche...Matteo Renzi.

Risposta al Coordinamento provinciale

Apprendo con stupore la notizia di una richiesta per una mia espulsione dal Pdl. E' più di un anno che non vedo e non sento nessuno sul mio territorio. Non ho tessere di partito dal 2011. Ma far parte di un partito cosa significa? In Consiglio Comunale ho sempre svolto una funzione d'opposizione e di controllo. Se il Pdl ha da attaccarmi politicamente, lo faccia sul mio operato politico e non sulle mie simpatie legittime al di fuori del mio comune. Le dichiarazioni del Coordinamento mi lasciano basita, con tutti i problemi che il nostro territorio e il Pdl hanno in questi mesi, credo che l'ultima loro preoccupazione debba essere quella delle dichiarazioni della sottoscritta.Prima di pensare a me, facciano politica! Voglio in ultimo ricordare che i probiviri a Roma non si sono mai riuniti, neanche per garantire l'espulsione di Fiorito. Non si caccia un ladro e si vorrebbe martirizzare un Consigliere Comunale onesto perche' ha idee diverse dal coordinamento? Mi sembra una pazzia. Si', e' vero, sono da sempre una sostenitrice di Matteo Renzi e di chi lo rappresenta sul territorio, del resto bisognerebbe fare chiarezza, Berlusconi e' disposto ad appoggiare Bersani, non vedo perché io non debba avere simpatia per Renzi che certamente non rappresenta la sinistra estrema. Per concludere, rimando indietro le accuse al Coordinamento, Provinciale, sinceramente non sono disposta a perdere tempo con chi non conta niente politicamente nel partito e che non vedo da anni, sono invece disponibile ad un incontro con l'On.Verdini e il Senatore Matteoli, se vorranno confrontarsi, hanno benissimo in rubrica il mio numero telefonico. Aspetto con ansia una loro chiamata, anzi, colgo l'occasione per ringraziare proprio il Senatore per l'invito personale del 18 aprile all'inaugurazione della sua nuova sede politica a Firenze, iniziativa lodevole. Evidentemente la mia espulsione e' richiesta solo dal provinciale e non dal nazionale.

venerdì 22 marzo 2013

Replica al segretario del Partito Democratico

Ho letto molto volentieri le critiche del segretario Boretti e ho apprezzato la sua fedeltà al partito che io purtroppo non ho mai avuto verso il mio. La crisi sul nostro territorio e' pesantissima e se e' vero che a livello nazionale ha governato negli ultimi 20 anni piu' il centrodestra che il centrosinistra e' altrettanto vero che in Toscana e nei comuni della Piana, da 60 anni domina la sinistra senza mai aver avuto interruzioni. Voglio quindi ricordare al segretario che se ci sono delle colpe politiche lei e il suo partito non possono certamente esserne esenti o declinare le responsabilità esclusivamente al Governo nazionale di turno. Caro segretario, purtroppo gli scheletri nell'armadio cominciano ad essere troppi e la crisi sta mettendo in evidenza il mal governo della sinistra in Toscana. Non sono io a dirlo ma i cittadini, le associazioni di categoria, i Sindacati, le imprese ecc. Tutti uniti contro una casta locale che ha sempre preferito guardare ai propri interessi che alle vere necessita' del territorio. In Toscana, negli ultimi mesi sono emersi molti problemi legati alla sanità, alla carenza delle infrastrutture, alla gestione delle banche, vedi Mps, insomma a tutto quello che la sinistra per lunghi anni ha gestito. Trovo perciò il suo linguaggio in politichese estremamente inutile, poco efficace e ormai fuori moda. Io stessa il giorno dei risultati elettorali, ho dichiarato che tutti i partiti alle ultime elezioni avevano perso per la loro mancanza di rinnovamento e per la loro miopia davanti ai veri problemi del paese. Vogliamo continuare? Io no, sono stanca di questa politica fatta esclusivamente da ideologie passate, utili soltanto alla sinistra per crearsi un nemico da combattere e coprire i veri problemi. Segretario, le chiedo una tregua politica per il bene del paese, sono sicura che lei e' una persona preparata e intelligente per capire. Affrontiamo insieme la crisi e i problemi che il futuro ci riserva sul nostro paese, come ad esempio la nuova tassa della Tares che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza delle aziende e quindi si potrebbero perdere nuovi posti di lavoro. Non credo che questo territorio già stremato dalla crisi e dalla forte pressione fiscale possa sopportare l'ennesima tassa ingiusta. Ma neanche le famiglie altrettanto tartassate, potranno resistere a lungo. Io non ho ideologie, più volte l'ho ammesso, non sono di sinistra ma neanche di destra, sono una cittadina di buonsenso prestata gratuitamente alla politica, la prego, cominciamo a dialogare e a confrontarci sui problemi concreti e non sui numeri. L'unione fa la forza!

Monica Castro

martedì 19 marzo 2013

Una nuova tassa per distruggere definitivamente le nostre aziende

Dal primo gennaio 2013 la Tia/Tarsu e' stata sostituita dal nuovo tributo per i rifiuti e i servizi. Si chiamerà Tares, questo grazie alla legge di stabilita' approvata dal Parlamento a fine dicembre. La prima scadenza del pagamento e i criteri di calcolo saranno stabiliti dal Regolamento Comunale che sta per essere definito dall'amministrazione per poi essere approvato. Su questa nuova tassa voglio intervenire e lo faro' soprattutto nella seduta dell'approvazione del regolamento, non ancora definita, per mettere tutti in guardia dei rischi che questa imposta comporterà per il sistema produttivo generale del territorio che ha gia' dovuto sostenere l' Imu che e' costata alle imprese quasi il doppio rispetto all'Ici. La nuova Tares potrebbe infatti mettere a rischio la sopravvivenza delle aziende e quindi si potrebbero perdere nuovi posti di lavoro. Non credo che questo territorio già stremato dalla crisi e dalla forte pressione fiscale, possa sopportare l'ennesima tassa ingiusta.Il mio e' un avvertimento e una supplica verso tutti gli amministratori, affinché si facciano portavoce insieme a me di questo ennesimo problema che potrebbe affossare ancora di più le imprese sul territorio. Da non dimenticare poi le famiglie che dopo i vari aumenti e l'Imu, dovranno anche loro sopportare l'ennesima ingiustizia fiscale. Questa pressione fiscale non e' più sopportabile, o la situazione cambierà in pochi mesi o difficilmente riusciremo ad attraversare l'ennesimo anno di crisi che e' appena iniziato.  Nel prossimo Consiglio Comunale presenterò una mozione per chiedere al Comune di Calenzano degli incentivi fiscali (esonero della Tarsu), per attrarre nuovi insediamenti produttivi a Calenzano.


domenica 10 marzo 2013

Ci vuole più coraggio

Manca il coraggio

Vorrei esprimere una grande preoccupazione per la mancanza di sicurezza sul territorio. Non e' mia intenzione addebitare colpe specifiche ma e' evidente, visto l'ultima aggressione  avvenuta a Calenzano che il fenomeno e' in aumento e sicuramente sottovalutato da questa amministrazione comunale. Nell'ultimo Consiglio Comunale, ho preso spunto proprio da una mozione presentata dall'opposizione per chiedere al Sindaco più coraggio e soprattutto delle risposte concrete. Il Sindaco ha risposto che le risorse sono insufficienti  ma questa non e' una giustificazione accettabile. E' dal 2009 che denuncio questa situazione, i cittadini sono sempre più impauriti e rassegnati. L'opposizione da anni chiede delle ronde organizzate anche dalle stesse Associazioni presenti sul territorio. La sinistra pero' e' sorda. Chiedo dunque al Sindaco come intende agire per affrontare questo grave fenomeno. Mi domando se i cittadini in futuro saranno obbligati a difendersi da soli. Sarebbe gravissimo ma comprensibile. La crisi che stiamo vivendo non migliorera' certamente la situazione. La sicurezza e' un diritto per tutta la comunità che paga le tasse e il Sindaco ha il dovere di garantirla. Voglio esprimere la mia solidarietà al cittadino aggredito, promettendo il mio costante impegno affinché ci sia in futuro più sicurezza sul territorio.

Monica Castro

Proposta per avere più sicurezza

In queste settimane si parla molto della mancanza di sicurezza sul nostro territorio. Sulla questione ho potuto notare un notevole impegno da parte del Prefetto che ha dichiarato che il fenomeno dei furti nelle abitazioni e' preoccupante e che cercherà di impegnarsi per garantire maggiori controlli, chiedendo un aiuto anche alle famiglie per organizzarsi con forme private di sicurezza. In uno Stato civile la sicurezza dei cittadini e' uno dei primi punti da difendere. Proprio per questo visto che si chiede un impegno da parte dei privati per incrementare la sorveglianza non garantita al 100% dallo Stato a causa dell'aumento dei fenomeno e della riduzione delle risorse, sarebbe auspicabile un impegno economico più concreto. Lo Stato potrebbe facilitare l'operazione attraverso degli incentivi sulla sicurezza per aiutare lo sviluppo privato dei sistemi di controllo. Se ogni famiglia avesse degli incentivi pubblici, oppure potesse detrarre un sistema di controllo dalle tasse, sarebbe incentivata ad agire privatamente. Anche l'acquisto di un cane da guardia ad esempio, dovrebbe rientrare in un progetto di detrazione fiscale. Ci sono delle razze specifiche che con il dovuto addestramento possono garantire più sicurezza all'interno delle abitazioni private. Oppure le famiglie in determinate zone periferiche interessate dal problema, potrebbero affidarsi a ditte di sorveglianza private.  Ovviamente l'argomento e' di competenza nazionale anche se può essere affrontato e discusso in ogni sede istituzionale. Proprio per questo, su questo argomento, aspettando il nuovo Governo nazionale, presenterò un ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale.

Il caos

Un "caos", ecco la mia sintesi di queste elezioni politiche sul territorio in una sola parola. Era immaginabile. Le colpe sono di tutti i partiti che non hanno voluto o saputo rinnovarsi Se ci fosse stato Matteo Renzi alla guida del Pd, la situazione sarebbe stata diversa. Il Pdl paga sicuramente un debito più alto anche perché, lo dico da tempo, la nostra classe dirigente non e' sufficientemente presente. Non siamo stati fino ad oggi un partito ma un semplice comitato elettorale. Mi auguro che l'ennesima lezione sulla Piana sia utile per un'accurata riflessione. Molti dei nostri elettori sono rimasti a casa e una buona parte ha votato per Monti. Non credo che l'elettorato di centrodestra si faccia incantare da Beppe Grillo, almeno quello che fa parte dello "zoccolo duro" e comunque tutta l'area dei moderati.  Per quanto riguarda la Lega Nord, il risultato toscano conferma quello nazionale, purtroppo questo partito paga ancora alcuni scandali dello scorso anno, la Lega Nord e' passata da essere un movimento di protesta ad uno protestato. Per questo nostro alleato credo che la situazione sia diversa, i voti mancanti sono andati proprio a far crescere il M5S. Comunque sia se confrontiamo i dati del 2008 con quelli di oggi, a Calenzano, come in altri comuni toscani ben rappresentati, la Lega e' cresciuta e si può vantare di aver fatto una buona campagna elettorale con un programma serio e con proposte politiche interessanti, deve solo ripartire con quello spirito che ha contribuito all'inizio a farli crescere e a diventare un movimento essenziale per la vittoria di tutto il centrodestra. Si dovrà rinnovare proprio sfruttando le prossime amministrative. Per concludere credo che nonostante gli tsunami e le rimonte, tutti i partiti abbiano perso e non ottenuto quello che si erano prefissati. Anche Grillo ha perso perché i soliti volti sono sempre in Parlamento. Da queste elezioni non esce un vincitore sicuramente le colpe più grandi sono del Pd, aveva il Jolly in mano e non l'ha saputo giocare al momento giusto, vedremo nei prossimi mesi se saprà giocare la partita vincente o se continuerà a voler perdere. Di una cosa sono sicura, da ieri si e' conclusa la seconda Repubblica ma ancora non si e' aperta la terza.

mercoledì 6 marzo 2013

Più grillina dei grillini

Ormai tutti lo sanno, sono l'incubo di alcuni dirigenti del Pdl, una ribelle da sempre. Alcuni hanno difficoltà a salutarmi, altri mi hanno cancellato dalle loro amicizie su Fb, altri ancora mi pregano di rimanere perchè rendo vivo il partito ma purtroppo nessuno mi ascolta. Voglio essere chiara e concreta. In poche parole, "io l'avevo detto, la festa è finita, o cambieranno o presto andranno tutti a casa". Sono una donna prestata alla politica, un piccolo consigliere comunale, mi dedico al bene comune per passione, ora dico basta perchè non voglio pagare per le colpe e l'egoismo degli altri. Non ho votato Grillo, per alcune cose l'ho anche contestato, ad esempio per la scarsa democrazia del suo movimento e pur essendo consapevole dei suoi difetti, devo ammettere che ha ragione. Lui chiede quel che ripeto io da anni, un cambiamento della classe dirigente perché questa ha fallito. Chiede inoltre più sacrifici alla politica. Ha ragione! Anch’io nel programma del mio movimento (www.liberitalia.com) sono chiara sui tagli dei costi della politica. Certamente, non influiranno sui bilanci pubblici ma daranno un messaggio chiaro di cambiamento. E allora a partire dai Parlamentari per finire ai Consiglieri Regionali, dimezzamento dello stipendio, eliminazione dei finanziamenti ai partiti, dei vitalizi ma soprattutto una riforma elettorale seria che dia al popolo la possibilità di scegliere il proprio rappresentante. Mi disgustano le prediche del Pd, che predica bene e razzola male, attacca il Porcellum e poi permette di avere in Toscana il Cinghialum. La Regione Toscana è l’unica a non prevedere le preferenze per la scelta dei Consiglieri Regionali ad oggi nominati dai partiti. E allora cominciamo a dare dei veri segnali di cambiamento e smettiamola con i soliti discorsi inutili. Anche le Province vanno eliminate tutte, forse sono il male minore ma intanto diamo un segnale altrimenti, giustamente, alle prossime elezioni i partiti tradizionali saranno spazzati via e con loro anche noi piccoli eletti che non abbiamo nessuna responsabilità se non quella di essere sudditi. Io non lo sono e ho pagato spesso per le mie critiche pubbliche. Io non vorrei cambiare partito, ma vorrei cambiare il partito e renderlo più forte e vincente che mai! Non posso e no voglio far parte di un partito che sopravvive e non rappresenta più la vera opposizione a questo sistema della sinistra. Io voglio lottare per vincere e non per partecipare. Diteci cosa volete fare e non prendeteci più in giro. Io non ho paura di Grillo perché sono più ribelle di lui, potrei benissimo allearmi con lui perché condivido molte delle sue battaglie sicuramente quelle sulla Casta che io non rappresento!

domenica 3 marzo 2013

VOGLIO SFIDARE GRILLO

Fare ciò che ha fatto Grillo, mi scusino i Grillini e coloro che pur non essendolo, stravedono per il nuovo, non ci voleva poi molto. Chiunque ci sarebbe riuscito. Occorreva ovviamente solo essere “personaggio” ossia uno capace di attrarre persone ad ascoltarlo e questo, uno showman come Grillo lo sa fare. Non ci voleva molto perchè Grillo non è intenzionato a fare politica, il suo intento è proprio quello che nasce dai discorsi da osteria. “Scommettiamo che io sono capace di rompere tutto e di mandarli a casa?” Ecco, questa potrebbe esser stata la frase che ha dato inizio a tutto. Grillo non fa politica perchè la politica è un'altra cosa. Entrare in politica, oggi, vuol dire prendere atto delle cose che gli attuali partiti non fanno e tentare di farle. In realtà Grillo non parla di cose da fare. Parla di mandare a casa; di eliminare gli sprechi; tagliare i costi della Casta, far si' che i Parlamentari se ne tornino a casa ogni due legislature. Tutte cose banali. Io le ripeto da mesi (www.liberitalia.com). Semmai aggiunge ciò che c'è da NON fare, come eliminare la TAV e, cosa assai gradita a tutti anche se i partiti non possono ammetterlo apertamente, il NON euro. Ma gli italiani hanno bisogno di lavoro, di riduzione dei disoccupati, di riduzioni di tasse, di possibile calo dell'inflazione, di ripartenza dei consumi. Insomma hanno bisogno di cose concrete che possono influire sul loro stile e tenore di vita. Una rassicurazione di benessere futuro per i figli. Grillo, tutto questo non lo offre perchè non è nel suo programma. Non ci ha mai nemmeno pensato di risolvere i problemi tagliando i costi della Casta o riducendo gli sprechi (che è poi sempre un termine ed un'azione generica) perchè è utopia. Dire “basta con la crescita del debito pubblico” è pura demagogia. Mi piacerebbe offrire a Grillo il comando, che non vuole, del Governo a patto che, con qualunque arma, garantisca il decremento del debito pubblico. Cambierebbe discorso! Dunque, Grillo si è trovato probabilmente in un bar di un vicolo genovese e mentre beveva un bianchetto ha detto la famosa frase “io sarei capace, se mi ci metto a mandarli tutti a casa”. Poi ha iniziato a pensarci. La cosa lo ha solleticato ed ha messo il naso nel calderone. Non occorreva molta preparazione ne cultura per farlo. Vi sono due coalizioni che vanno per la maggiore. Assieme hanno un bacino del 70%, unitamente a qualche altro partitino. C'è dunque una potenzialità del 30% di persone che non votano, che votano scheda bianca, di indecisi. All'inizio della campagna poi, per molte ragioni, questo parco era molto più ampio. Tra questi ci sono i giovani che votano la prima volta; tutti gli sbandati nullafacenti, un pacchetto di insoddisfatti cronici e quelli che vengono definiti “gli innovativi” ovvero coloro che sono portati a votare qualunque cosa nuova si presenti, indipendentemente dalle idee. C'era dunque questo bacino pronto, offerto su un piatto e lui ci si è buttato. La personalità, la capacità di fare show; la capacità di catturare i giovani che, obiettivamente di politica ne masticano poca e pensano più a rompere gli schemi che non a capirli; la disponibilità di molti indecisi o delusi del loro solito partito hanno fatto il resto. Questa gente non lo ha votato perchè Grillo ha promesso loro di creare nuovi posti di lavoro; di far ripartire l'economia ecc, ecc,: Lo hanno votato solo perchè ha promesso di rompere tutto. Ma rompere non è costruire ne è garanzia che il dopo sia meglio del prima. L'armata di Grillo, che raccoglie tutta l'insoddisfazione trasversale del popolo, è la tipica armata che urla ma non fa. E che dopo aver ottenuto il risultato, sta a vedere come fare. Deve andare a scuola. E gli italiani sorridono di questo come fosse una cosa bella. Dovremmo oggi farci guidare da chi non sa neppure cosa o come fare. Ci sono due cose tranquillizzanti in tutto questo. Gli italiani premiano chi porta novità; chi li fa sorridere e chi promette di punire i cattivi. Ma gli italiani hanno buona memoria e da un giorno all'altro, non da un mese all'altro, capiscono subito se hanno fatto bene o no e sanno far retromarce incredibili. La seconda è che Grillo sta scherzando. La politica non gli interessa. Dice una cosa e poco dopo, l'opposto solo per destabilizzare. Il suo intento è far governare gli altri (cosa che accadrà) stando all'opposizione senza nemmeno farla. Certo, sarà un bel match con Bersani che dopo aver dato contro a Berlusconi, se si alleasse perderebbe la faccia non avendo avuto, come l'avversario, la volontà di allungare la mano per il bene nazionale. Grillo dice: “Noi voteremo quelle leggi che sono in linea con il nostro pensiero”. Che vuol dire? Vuol dire che non farà nulla per migliorare qualcosa per gli altri; dirà solo si se una legge piacerà a lui. Quindi accetterà ciò che fa comodo, lasciando agli altri il compito di governare. Ma lo fa perchè sa bene che le altre due coalizioni possono fare benissimo a meno di lui se si alleano, ed è quello che lui vuole spingere a fare per togliersi la castagna del Governo di torno e proseguire la protesta. Qualcuno lo ha già fatto in passato ed è finita molto male.
In verita' la maggiorparte degli italiani che hanno votato Grillo, lo hanno fatto per disperazione, per protesta contro tutti quei vecchi politici che ormai non hanno piu' niente da raccontare. D'Alema, Bersani, Cicchitto, Berlusconi, Di Pietro, Fini, Casini, Bonaiuti, Bindi, Finocchiaro, la lista potrebbe continuare per ore. Io l'avevo detto alcuni mesi fa, "se i partiti non si rinnoveranno, moriranno!". La malattia e' ormai cronica e l'unica medicina e' una rivoluzione politica seria. Renzi ci aveva provato, nel Pdl invece nessuno e' riuscito ad imporsi per delle primarie serie. Anche perche' ho sentito dire dai miei che le primarie sono uno strumento della sinistra. Bene, troviamone uno di destra. L'importante e' trovarlo velocemente. Io sono una donna libera, non andro' mai in un partito dove non esiste democrazia. Per questo non condivido il progetto di Grillo. Io apprezzo la sua volonta' di cambiare questo sistema. Devo pero' ricordare all'amico Beppe, che non si puo' rivoluzionare un sistema dopo che questo ti ha fatto miliardario. Se non fosse stato per la DC, Grillo a quest'ora, sarebbe povero e sconosciuto. Ricordatevi che rivoluzionari si nasce, non si diventa!!!
Non me ne voglia Beppe per il mio scetticismo, del resto lo sono stata anche nel 94 con Berlusconi. Sara' anche questo l'inizio di un grande amore? Da donna liberale come mi ritengo di essere, sara' difficile che io possa far parte di un movimento come questo. Eventualmente potrei essere disponibile ad un'alleanza!!! Ho conosciuto tanti rivoluzionari nella mia vita, una volta arrivati al potere, sono diventati peggio degli altri, la nostra vera crisi non e' politica, ma dell'intera societa'. Questo e' il vero dramma che ancora la maggiorparte degli italiani, purtroppo non ha compreso. Le rivoluzioni si fanno in piazza e non in Parlamento, Grillo era partito bene ma se e' arrivato a quel palazzo, evidentemente ha gia' fatto degli accordi, vedremo molto presto quali saranno. Io invece sono in quel consiglio comunale, non ho mai fatto accordi, mi dedico alla politica per passione e sulla politica, ho un programma simile a quello di Grillo. Adesso posso dire io ai suoi se non avranno il coraggio di prendersi le proprie responsabilita' "tutti a casa!", anche i grillini!

sabato 2 febbraio 2013

SFIDERO' BEPPE GRILLO

Grillo chieda scusa, non può generalizzare, in tutti i partiti come quello che rappresento, ci sono bravissime persone, coordinatori, consiglieri, amministratori. Non si può permettere un comico di offendere persone che ogni giorno gratuitamente fanno politica sul territorio perché hanno passione e credono in degli ideali. Tutte persone incensurate e non professioniste della politica. Qualcuno definisce "mela marcia" chi come me fa politica in un Comune per spirito di servizio? Si dovrebbe vergognare e sciacquare la bocca prima di dire simili eresie. Non sa cosa dice! Queste persone sono tutte incensurate, lui non mi risulta visto il suo passato. Se in questo paese c'e' una mela marcia che si permette di fare le prediche agli altri, quello e' proprio lui che invece che un partito democratico, ha creato una setta di tifosi. Chi non la pensa come lui "fuori dai coglioni". Vergogna!!! Lo sfido a venirmi a fare certe dichiarazioni in faccia, non ho certamente paura perché tra i due quella incensurata sono io. Quando torna a Firenze per la campagna elettorale? Bene, io ci sarò e lo inviterò a guardarmi in faccia e a ripetere certe sue affermazioni. Non ho certamente paura di lui, sono più onesta io di molti personaggi che ormai gli girano intorno. Qualcuno mi può aiutare a fargli sapere della mia sfida? Mi sono messa in mutande davanti a tutti in un consiglio comunale contro la riforma delle pensioni, non ho certamente paura di un dittatore maschilista come lui. Caro Beppe, ti aspetto con ansia!!! Altrimenti ti verro' a cercare!!! Non avrai per caso paura di un Consigliere Comunale con il punto "G" più sensibile degli altri?

mercoledì 16 gennaio 2013

Cerchi lavoro?

In Italia i centri per l'impiego intermediano poco, esattamente come altrettanto poco intermediano le agenzie per il lavoro, in quanto in Italia e' troppo incentivato l'uso di gestire le assunzioni tra amici e parenti.
Sarebbe forse utile non pensare a rischiose privatizzazioni ma a strumenti che inducano le aziende ad avvalersi dei canali ufficiali per la ricerca dei lavoratori, in questo modo il mercato del lavoro, risulterebbe davvero più democratico e dunque a mio avviso più efficiente
Uno slogan che e' sempre più di moda e' quello della privatizzazione dei servizi per l'impiego. Ricordo infatti che gli uffici di collocamento non esistono più dal 1987 (legge 56). Nel 2000 muore definitivamente il concetto di collocamento con l'eliminazione di tutte le liste di collocamento, escluse quelle delle categorie protette legge 68/99 che tutt'ora esiste e nascono gli attuali centri dell'impiego. In sintesi i servizi per l'impiego nel settore pubblico, negli ultimi venti anni, hanno subito una profonda trasformazione.
Legge 223/91: le aziende possono assumere senza accedere attraverso le graduatorie delle liste di collocamento
Legge 59/97 "la bassanini", e il successivo Dlgs 467/97, delega delle funzioni e i compiti riguardanti il collocamento dei lavoratori e delle politiche attive del lavoro agli enti locali, anche nell'organizzazione delle attività di orientamento.
L'attività di mediazione tra domanda ed offerta di lavoro può essere svolta dalle agenzie per il lavoro.
Legge n. 196/97 (c.d. Pacchetto Treu), sono istituite le agenzie di mediazione di manodopera.
Dlgs 181/2000 integrato dal Dlgs 297/2002: decadono tutte le liste di collocamento, e' introdotto il termine di "colloquio di orientamento"
D.M. 276/2003 tradotto nella legge 30 "Legge Biagi", diventano operative le attività e i servizi delle "agenzie per il lavoro" di supporto al mercato e di supporto alla ricollocazione professionale.
Dl 251: potenziare i servizi per l'impiego al fine di collegare e coordinare l'erogazione delle prestazioni di disoccupazione e percorsi di formazione e inserimento lavorativo, in coordinamento con gli enti previdenziali preposti all'erogazione dei relativi sussidi e benefici.
Oggi negli attuali centri per l'impiego, si viene accolti con molta gentilezza, si parla di analisi dei bisogni, bilancio di competenze, progetto professionale, ricerca attiva, percorsi d'orientamento, ma non si parla di "vero" lavoro e quindi questi uffici risultano per molti motivi inefficienti ed inutili.
Lo scorso anno sono stati scritti ben due articoli piuttosto diffusi sul tema che mi hanno dato alcuni spunti interessanti. I due interventi sono stati di Giampiero Galli su il Sole 24 " Il rilancio parte dal lavoro", l'altro approfondimento e' di Francesco Giubileo su la Voce "La via inglese del collocamento". Il primo propone la soluzione del potenziamento dell'investimento di risorse pubbliche, per rafforzare i servizi pubblici.
Opposta invece l'idea di Galli, pur avendo rilevato l'incomparabile limitatezza delle risorse pubbliche italiane, afferma che per quanti sforzi si possono fare per rendere efficienti gli uffici del lavoro e coordinarli con l'Inps, e' difficile immaginare che sia il settore pubblico a risolvere il problema. Il collocamento infatti come ho già detto e' stato per anni ed anni, il simbolo dell'inefficienza dello Stato, capace solo di produrre grandi file. Finche' con il d.lgs 469/1996, il legislatore decise, nell'ambito del processo di decentramento delle funzioni amministrative dello Stato agli enti locali, di non affidare direttamente il collocamento alle regioni, che a loro volta tra il 1999 e il 2000, lo assegnarono alle province. Dunque, dopo centinaia di anni di gestione statale inefficiente, si e' preteso che le province disponendo delle limitatissime risorse, trasformassero gli uffici del lavoro, in qualcosa di diverso. E' vero che in questi anni non sono certamente mancate le risorse del Fondo sociale europeo e dello Stato, ma sono stati flussi di sola spesa corrente, non destinabili ad investimenti prolungati, le province non hanno potuto investire in nuovo personale per rinnovare l'inefficiente sistema perché nel frattempo il patto di stabilita' ha fermato ogni buona volontà. L'idea e lo scopo da raggiungere era quello di avvicinarsi al modello sella Danimarca. In Danimarca infatti, ogni impiegato dell'ufficio di collocamento si deve occupare di 17 persone in cerca di lavoro. In Italia invece ogni dipendente ha la responsabilità di circa 150 persone. Un confronto impietoso. In Italia poi abbiamo numerosi problemi legati al lavoro, voglio ricordare ad esempio lo strumento degli ammortizzatori sociali. Questo infatti nato con l'intento di temporanea assistenza ai lavoratori di aziende in crisi, e' diventato nel tempo una pre-disoccupazione vera e propria, con un sistema che non incentiva il ritorno al lavoro e la riqualificazione lavorativa. Il paradosso in Italia e' che più di 500.000 persone sono sostenute senza nulla in cambio, dall'altra parte ci sono più di 300.000 posti scoperti nel settore artigianale che farebbe buon uso di risorse umane ed economiche. Evidentemente il sistema creato negli ultimi 20 anni non sta dando buoni frutti. Eppure l'unico problema sponsorizzato per i vari sindacati, e' quello dell'articolo 18. Mi sembra che i problemi siano altri.
E' anche giusto ricordare che ai sensi dell'articolo 1, comma 1 della Costituzione "L'Italia e' una Repubblica democratica fondata sul lavoro". Il lavoro dunque e' un diritto fondamentale del cittadino italiano che deve essere garantito dallo Stato e gli altri enti che con esso concorrono a costituire la Repubblica. Essendo un diritto, le prestazioni ad esso connesse non possono che essere rese dal pubblico, finanziate dalla fiscalità generale. Il privato deve poter intervenire secondo il (trattato UE), non e' consentito un monopolio pubblicistico dei servizi per il lavoro.
Negli ultimi mesi ho fatto una piccola ricerca sul territorio, le agenzie interinali, nate come funghi in autunno, sono sempre più criticate. Ultimamente propongono lavori poco interessanti, porta a porta, contratti nei centri commerciali per i weekend e comunque non si capisce quali siano i loro criteri di valutazione e meritocrazia nella seleione del personale. Molte persone che si sono rivolte a loro dichiarano di non essere mai state chiamate nonostante avessero i requisiti richiesti. Molto spesso queste agenzie sono gestite da multinazionali. Dall'altra parte ci sono i vari centri per l'impiego che ormai hanno, come ho già detto, un unico scopo di formazione e orientamento. E' evidente che l'unico modo che hanno i lavoratori in cerca di un impiego e' quello della conoscenza, parentela oppure porta a porta o internet. Le conseguenze sono evidenti, chi cerca personale si rivolge agli amici, parenti o direttamente ai propri lavoratori già impiegati nell'azienda, oppure contatta un'agenzia interinale. La prima soluzione e' la preferita. Negli ultimi mesi, facendo un tour per le varie aziende del mio territorio, alcuni imprenditori mi hanno effettivamente confermato questa situazione. Loro stessi mi hanno confessato di avere problemi con le agenzie interinali e di preferire una gestione pubblica efficiente. Ad esempio, potrebbe essere lo stesso comune a fare da mediatore tra le aziende e i propri cittadini che cercano lavoro. Per assurdo ci potrebbero essere nel solito paese datori di lavoro in cerca di personale e disoccupati che non riescono a trovarlo a volte anche per pigrizia o per mancanza di coraggio o carattere. So di tornare indietro, ma sono più che convinta che le assunzioni dovrebbero passare per i vari centri dell'impiego pubblici, magari anche finanziati da privati. Intorno a questo argomento c'e' un silenzio assordante. Eppure basta pubblicizzare sui vari social network il problema e subito non mancano messaggi di protesta, ad esempio:
"le agenzie interinali? Una vergogna. Chi paga il guadagno delle agenzie interinali? Facile...il lavoratore! Le agenzie che fanno da intermediari tra il disoccupato e l'azienda che ha bisogno di un lavoratore, il guadagno dell'agenzia sta nella differenza tra il corrispettivo orario pagato dall'azienda alle agenzie e il corrispettivo orario pagato dall'agenzia al disoccupato.
Ricordo che le agenzie interinali sono state legalizzate da un governo di centrosinistra l'art. 1 del pacchetto Treu, l'attuale Presidente della Camera era Fausto Bertinotti.
L'intermediazione in Italia e' vietata, solo questa e' un'eccezione. Le solite buffonate all'italiana.
C'è poco lavoro ma le agenzie interinali nascono come funghi, le aziende assumono per convenienza persone per periodi limitati con molteplici convenienze economiche e ciò che resta e' per l'agenzia, il resto, briciole al povero operaio....han creato un meccanismo infernale". Dopo questi commenti ricordo che le agenzie interinali non guadagnano sulla busta paga del lavoratore, ma sarà il datore di lavoro a fornire alla società una determinata percentuale aggiuntiva in base agli accordi sottoscritti. Ad esempio, se un determinato lavoro e' retribuito con dieci euro l'ora, l'agenzia chiederà all'azienda per il suo iscritto undici euro, guadagnando così un euro. Mi chiedo, chi vigila su tutto questo? Siamo sicuri che dietro non ci sia un meccanismo di caporalato autorizzato dallo Stato? Continuerò questa mia battaglia che porterò all'attenzione della politica locale e nazionale, chiudo questa mia analisi con una frase presa proprio da un amico di Fb che sull'argomento mi ha scritto " L'intermediazione di manodopera e' vietata ma non l'intermediazione del lavoro.....che razza di legge e' questa?".

mercoledì 2 gennaio 2013

LA PAGHERANNO MOLTO CARA...

Sono arrabbiata, delusa, disposta a tutto pur di far sentire il mio grido di disperazione. Lo ammetto, non sono mai stata una donna di partito, tutt'altro, una ribelle senza regole. Di questo mio modo di essere ne sono orgogliosa. Sono una rivoluzionaria, questo mi ha portato ad essere una persona amata dagli "scontenti" e odiata dai "servi" di partito. Ho sempre incoraggiato il cambiamento, non a caso mi sono schierata a favore di Renzi e l'ho aiutato nelle primarie. Dio mio che delusione anche lui...spero che non si offenda, un grande rivoluzionario lo e' sempre non a mesi alterni, mi sarei aspettata una reazione diversa. Lui aveva ed ha ancora i numeri per creare un suo movimento, preferisce aspettare e questo lo penalizzerà, diventerà uno come tanti, che attende il momento giusto. Per fare la rivoluzione tutti i momenti sono buoni!!! Questo che stiamo vivendo e' proprio favorevole. Sono stanca, ho criticato Monti un anno fa, ed oggi lo trovo il meno peggio dell'offerta politica presente a livello nazionale.Vorrei dare l'ultima possibilita' a Berlusconi perché sono una donna fedele a certe idee ma per ora ho visto solo grandi slogan e nessun cambiamento. Ci volevano le primarie per selezionare il candidato alla Presidenza del Consiglio di centrodestra? Può essere, ma organizzate bene. Non siamo riusciti a farle. Ci volevano delle primarie per selezionare i futuri Parlamentari presenti nelle liste del Pdl? Può essere, non siamo riusciti a farle. Insomma, qualcuno si chiedera', cosa abbiamo fatto per cambiare il partito e migliorarlo? Assolutamente niente!!! Almeno fino ad ora! Sono contraria alle primarie ma in mancanza di una riforma elettorale sarebbe stato l'unico modo per mettere in lista dei nomi selezionati dal basso, dagli elettori e non dai dirigenti di partito. Io sarei stata una di quelle persone che si sarebbe messa in gioco e invece, e' sempre la solita storia! Ma ormai e' tardi! Ogni giorno decine di persone mi chiedono cosa dovranno votare, per ora non rispondo. Aspetto di vedere i nomi presenti nelle famose liste che lo stesso Berlusconi promette di rivoluzionare. E' l'ultima possibilità  che darò al Presidente, se i nomi saranno quelli presenti fino ad oggi e non ci sarà la famosa rivoluzione promessa, faro' una guerra senza precedenti ma soprattutto una campagna elettorale intensa, giorno e notte dicendo a chi mi segue, di votare nuovi partiti o ancora meglio votare il partito dell'astensionismo, quello sarà veramente composto da facce nuove e pulite!!! Il futuro del Pdl ora e' in mano ai dirigenti, a loro la scelta di cambiare seriamente per far crescere nuovamente il partito, oppure scomparire per sempre!!! Io faro' le mie scelte in base alle loro decisioni!!!