mercoledì 23 maggio 2012

Un nuovo progetto politico basta con la "mignottocrazia"


Se dovessi descrivere questo momento la parola più adatta sarebbe “caos”. Dopo lo tzunami politico di questi giorni dovuto non solo alla situazione politica nazionale ma soprattutto al risultato elettorale delle amministrative,  tutto il centrodestra si interroga. Sia ben chiaro, molte domande se le sta ponendo anche il centrosinistra perché si rende conto di aver perso tantissimi voti.  Mi verrebbe da esultare dicendo, “finalmente ci siamo svegliati” e invece sono profondamente preoccupata e consentitemelo, delusa. E’ inutile spiegare la situazione che stiamo vivendo, è davanti a tutti noi, limpida e crudele. La realtà è una sola, bisogna reagire e costruire qualcosa di nuovo, di più credibile. Di chi sono le colpe? Di tutti, ma soprattutto della classe dirigente che non è stata capace in questi ultimi anni di mantenere le promesse e di risolvere i veri problemi del paese. Certamente ci sono altre colpe o eventi a livello nazionale e internazionale che hanno contribuito ed accellerato i tempi della caduta dell’”Impero di Roma”. Questo è il paragone che negli ultimi mesi mi sento di fare, il Pdl fino a poco tempo fa era un grande partito, sembrava perfetto, fortissimo, indistruttibile governato da un leader onnipotente e invece in pochissime settimane si sta sgretolando. Oggi sembra più un castello di sabbia che un grande palazzo solido come qualcuno pensava che fosse. Voglio tornare però alla situazione locale che in questo momento più mi preme anche se è fortemente legata a quella nazionale. Ieri sera abbiamo avuto la prima riunione degli eletti del Pdl della provincia di Firenze, due ore di dibattito, sicuramente un qualcosa di nuovo e positivo all’interno del partito, ho ascoltato con interesse i vari interventi dei coordinatori e dei consiglieri, devo però ammettere che in molti casi sembrava di essere sul “muro del pianto”. Si è parlato troppo del passato e poco del futuro. Il mio intervento ha meravigliato tutti, non è stato “critico” ma una volta tanto qualcuno ha bisbigliato, “costruttivo”. Non poteva essere altrimenti, davanti alla dichiarazione dei coordinatori di un fallimento, non era utile rincarare la dose, ma cercare di portare un contributo. Del resto quando tutti ancora pensavano di cavalcare un cavallo vincente, io l’avevo detto e lo avevo scritto che la fine sarebbe stata vicina. Avevo ragione e ora?  Voglio ricominciare, io non mi arrendo, sono una guerriera, una rivoluzionaria di destra come dice il professor Giovanni Pallanti, noto intellettuale di Firenze. Bene, caro professore, lei ha ragione e oggi più che mai comprendo le sue parole, nel mio piccolo, voglio rivoluzionare questo centrodestra. Ieri sera, la rivoluzionaria del partito, ha cercato di dare una speranza con le sue parole, ha parlato di nuovo modo di comunicare, questo Pdl per la comunicazione a livello locale e non solo, sembra un partito della prima Repubblica. Ho accennato al mio modesto progetto politico e ho parlato di un nuovo modo di comunicare e fare politica sul territorio. Il Pdl ha fallito per tanti motivi ma quello che oggi mi fa più paura è la famosa “mignottocrazia” politica. Cari amici, a mio avviso ci sono “mignotte” e “mignotte”, le più famose sono quelle descritte con un pizzico di invidia da Guzzanti nel suo libro che preferisco non commentare, ma visto le basse percentuali di presenze femminili nel Pdl quel che più mi preoccupa sono i maschietti. I famosi prostituti della politica o servi di partito. Ce ne sono molti in quel Parlamento, troppi! Se per le donne interessate  nutro un sentimento di pena e delusione, per i maschietti non ho proprio pietà! Del resto senza preferenze e selezioni in base alla meritocrazia, hanno troppo spesso vinto coloro che si sapevano vendere a buon prezzo con una sola promessa, la fedeltà e l’ubbidienza al padrone di turno. Ma per finire il quadro politico, chi sono i padroni di turno? Degli uomini che fanno parte della preistoria politica oppure degli affaristi utili al bilancio del partito. Non tutto il mondo è paese, diceva mia nonna, qualche soggetto sano c’è anche lì, ma sono un numero minore e di loro ormai non se ne conosce neanche l’esistenza, ogni tanto rilasciano timide ma interessanti interviste snobbate dai “servetti”. Che dire, su questo argomento ci sto scrivendo un libro, penso che questa mia analisi sia sufficiente per capire in che mani siamo e come sia improbabile che questa classe dirigente ci possa portare fuori da questa drammatica situazione. Su Berlusconi non faccio commenti, oggi è un morto che cammina ma lui è come i gatti, ha sette vite e potrebbe benissimo resuscitare e proporre un’alternativa oppure blindare il suo gruppo e cercare di riprendere i voti dei suoi fedelissimi attualmente non quantificabili.  Questa mia esperienza politica mia ha insegnato che il povero e il piccolo ha sempre più idee del ricco e del grande. Una strana ma comprensibile legge della natura. Credo che anche la sociologia possa aiutarci molto a comprendere questo fenomeno legato alla stessa sopravvivenza dell’uomo.  Voglio concludere dicendo che ormai il quadro è chiaro, il popolo è stufo ed è troppo ben informato grazie al web e ai tradizionali strumenti di comunicazione, non può più vedere i vecchi politici, si sente tradito e difficilmente in un breve periodo, potrà perdonare o dimenticare. Ci vuole un progetto diverso, costruito da facce nuove, coloro che hanno sempre lavorato e sono sempre stati messi da parte, dei giovani politici con tante idee, non necessariamente giovani di età ma direi più di mentalità. Non si può parlare o proporre un nuovo partito mettendo davanti le solite facce presenti da decenni, ci vuole un vero cambiamento credibile agli occhi degli elettori. Non credo che i vecchi dinosauri si facciano da parte da soli, loro potranno sempre rimanere nel vecchio partito. Non voglio chiamarlo il partito dei rottamatori di centrodestra, sembrerebbe una brutta copia del progetto di un famoso sindaco fiorentino, chiamiamolo un partito di rivoluzionari che hanno voglia di liberare il paese dalle vecchie e ormai stanche figure politiche nazionali. Beppe Grillo giustamente attacca i partiti e i loro dirigenti, non posso non condividere il suo pensiero, il suo modo di fare politica simile al mio, il suo semplice ma ottimo programma contro il sistema.  Questo è il problema. Mi piacerebbe avere un confronto con un grillino, a dire la verità l’ho già avuto in una circostanza, durante una discussione sui finanziamenti ai partiti, bene, entrambi abbiamo detto le stesse cose. Beppe Grillo non è la causa ma l’effetto di una politica vecchia e non più credibile che non si rende ancora conto della situazione. Questa politica è rappresentata dai vertici di partito e non dalle basi.  Io credo in un vero partito che possa rappresentare tutti, non costruito su vecchie ideologie ma su nuove idee, un progetto che non sia frutto di un unico padre ma di tanti figli. Un laboratorio politico nuovo. In questi giorni ho cercato di costruire un mio piccolo progetto che porterò avanti e che spero di continuare a costruire con un gruppo di amici che mi hanno aiutato e incoraggiato. Aperto a tutti, spero che possa essere preso come esempio anche da un futuro nuovo soggetto politico che per ora non si intravede ma che spero possa presto emergere. Ricordatevi, non sono gli elettori che mancano ma delle proposte valide e credibili.

domenica 20 maggio 2012

MI AVETE ROTTO E ANNOIATO!!!


Diceva bene Giannini  "L'uomo qualunque", questi politici ci stanno prendendo in giro! Siamo 5 consiglieri a fare opposizione contro 15 di maggioranza, sulle scelte di bilancio e amministrative non contiamo niente. Andiamo lì per fare il nostro spettacolino mensile, il discorso politico contro le loro decisioni che ovviamente non condividiamo. Del resto come è possibile accettare una situazione del genere; senza entrare nello specifico, voglio ricordare che il nostro comune è indebitato per circa 30 milioni di euro, (2000 euro a cittadino). In questo comune di democratico non abbiamo niente, all'ultimo consiglio è stato richiesto a noi consiglieri di spostare i nostri ordini del giorno al prossimo consiglio, sapete perchè? Semplice, era tardi, qualcuno aveva da andare a cena, avevo proposto di sospendere alle 20, mangiare qualcosa e riprendere alle 21 fino alla fine dei lavori consiliari e invece si è preferito rimandare le discussioni di un mese. Per non parlare dell'atteggiamento vergognoso di un Assessore che seduto nel pubblico, anche se non c'era più nessuno, solo qualche addetto ai lavori, commentava e urlava liberamente perchè era stufo della discussione e voleva andare a casa. Questo è il rispetto che ha la Giunta per l'opposizione, che produce documenti e idee per passione, per un confronto democratico. Abbiamo un consiglio comunale al mese, ci si potrebbe anche sacrificare un po' di più! E invece da alcune sedute, questo nostro lavoro viene puntualmente rimandato. Ricordo invece che gli Assessori percepiscono uno stipendio più che decoroso e non hanno neanche il rispetto per chi hanno davanti, invece di stare seduti come il regolamento comunale prevede, fanno quel che preferiscono. E' una vergogna!!! So benissimo che il nostro voto per gli atti tecnici è inutile perchè siamo in minoranza e ci possiamo solo limitare a fare le dovute osservazioni, ma le mozioni e gli ordini del giorno politicizzati, sono ancora di più una perdita di tempo, ne abbiamo approvati alcuni in questi anni all'unanimità e non sono mai stati ascoltati, basta ricordare la mia mozione sulla biglietteria alla stazione di Calenzano!Basta, da oggi parteciperò ai consigli comunali solo per i punti "tecnici" all'ordine del giorno, non perderò più il mio tempo a preparare documenti sempre bocciati dalla sinistra per assurde ideologie e vecchi ricordi, se avrò qualche proposta da fare, la pubblicherò sul mio blog, sulla stampa o la dirò in poche parole all'inizio del consiglio nelle comunicazioni o proposte. Smetterò finalmente di perdere tempo, di farmi prendere in giro da questi signori, mi dedicherò alla comunicazione con i cittadini. Proprio così, finite le votazioni tecniche mi allontanerò dalla sala consiliare e sarò a disposizione dei cittadini sugli scalini del Municipio per tutta la durata del consiglio comunale, farò delle proteste eclatanti, inviterò le persone con ogni mezzo a mia disposizione a partecipare a questo teatrino ridicolo, inutile e soprattutto deserto, chiamato consiglio comunale. Provo tristezza nel vedere questi "strani" soggetti del Pd che senza Berlusconi non sanno più cosa inventarsi, non hanno capito che la situazione del paese è drammatica e la gente è stufa, continuano a ridacchiare da brave "pecore" del partito. Quando si accorgeranno che è finita, sarà troppo tardi! Di una cosa sono certa, pagheranno molto cara questa loro arroganza. Ho capito benissimo che il loro trucco è di prendere in giro, bene, saranno ricambiati della stessa moneta, ormai i comici vanno di moda e hanno più consensi dei politici! La rivoluzione politica, io la inizio da Calenzano e dal consiglio comunale!

L'IMU E' UNA VERGOGNA!


Altro che errore togliere l'Imu, è un dovere di ogni bravo amministratore. Dispiace dover replicare al Sindaco Biagioli, in fin dei conti l'Imu è una tassa municipale voluta dallo Stato. Ai comuni rimane solo una minima parte che va a compensare i minori trasferimenti. Questo è il problema, i comuni hanno sempre meno soldi, ma perchè? Semplice, perchè hanno amministrato male negli scorsi anni. Hanno fatto troppi investimenti e  oggi l'unico sistema per andare avanti è tassare ulteriormente i cittadini. L'Imu è una tassa ingiusta, voglio ricordare al nostro Sindaco che non è l'unica applicata negli ultimi mesi, basta pensare all'aumento lo scorso anno dell'aliquota Irpef comunale e quest'anno regionale, l'aumento dell'Iva e delle bollette energetiche, dei carburanti ecc. Insomma, ogni cittadino oltre all'Imu ha da fare i conti con molti altri rincari che graveranno sul bilancio di ogni famiglia soprattutto di quelle monoreddito. Ricordo poi il problema del lavoro, molte piccole e medie imprese sono in crisi e non hanno utili, tantissimi dipendenti sono in cassaintegrazione da mesi con l'80% del proprio stipendio e magari anche il mutuo da pagare. La tassa sulla prima casa non è equa perchè si va a tassare un bene di prima necessità che non porta reddito. In una situazione così drammatica, il Sindaco Biagioli non trova altro modo per andare avanti che tassare ulteriormente i soliti contribuenti. E pensare che si vanta di essere un Sindaco di sinistra in difesa dei più poveri! Il Comune prima di chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici, dovrebbe dimostrare di non avere nessuna spesa in eccesso. E invece continua a portare avanti investimenti inutili per la maggioparte dei cittadini calenzanesi. Questa tassa è l'ennesima vergogna del Governo Monti che in pochi mesi per provare a pareggiare i conti pubblici, invece di tagliare gli sprechi, continua a chiedere sacrifici ai ceti più deboli già in difficoltà. A mio avviso era meglio una patrimoniale sui grandi capitali e invece anche il Pd ha votato questa vergogna. E ora chi pagherà? Forse il Sindaco non si rende conto della situazione, molti disoccupati o pensionati con la minima dovranno decidere se mangiare o pagare l'Imu. Io credo che i cittadini siano stufi di pagare tutte queste tasse senza avere un ritorno di servizi pubblici, questi soldi sono impegnati per continuare a costruire molti investimenti inutili, i soliti carrozzoni voluti dalla politica. Come faremo ad andare avanti in questa situazione? Soltanto razionalizzando le risorse e stabilendo delle priorità. Su Equitalia io non dubbi, viene applicato un sistema sbagliato. Se io fossi un Sindaco, eliminerei la tassa sulla prima casa ed Equitalia.

lunedì 14 maggio 2012

I responsabili del fallimento del nostro paese hanno finalmente un nome! Assassini!!!


Finalmente tutti i nodi vengono al pettine, ci siamo, è l’ora della verità, il famoso complotto non è più così segreto. Ora capisco molte cose, mi chiedevo infatti come mai la sinistra e in modo particolare il Pd, difendesse la politica di Monti e l’Europa, non mi tornava e invece oggi è tutto più chiaro, la causa delle nostre sofferenze ha un nome e cognome, oppure un soprannome “Mortadella”. Ve lo ricordate il grande professore che andava in bicicletta e dopo aver perso le politiche del 2008 dichiarò di volersi ritirare a fare il nonno? Proprio lui, Romano Prodi!!E’ infatti scoppiata un’enorme polemica in Europa, il settimanale tedesco “Der Spiegel” ha rivelato, carte alla mano che l’Italia non aveva i conti in regola per entrare nell’euro e che allora il cancelliere tedesco Helmut Kohl ne era consapevole ma per motivi di opportunità politica non si mise di traverso. L’Italia infatti nel corso del 1997 propose per due volte all’Europa di riunire la partenza dell’euro, ma la Germania rifiutò. Alla fine con una combinazione di trucchi e di circostanze fortunate, gli italiani riuscirono sul piano formale a rispettare i criteri di Maastricht. Fu introdotta la “tassa per l’Europa”, con il risultato che il deficit di bilancio scese in misura corrispondente. Secondo lo storico Hans Woller al momento di entrare nell’euro l’Italia era “sull’orlo della bancarotta finanziaria” . Gli esperti statistici dell’UE in seguito non accettarono questi trucchi, anche l’Olanda protestò con Kohl, ma tutto fu messo a tacere perché la Francia senza l’Italia avrebbe rifiutato l’ingresso nell’Euro. Dunque è chiarissimo, tutti sapevano che i numeri erano truccati e che una forte riduzione del debito pubblico era la premessa per entrare nell’Euro, nessuno si preoccupò, l’ex Ministro Ciampi assicurò all’Europa un cammino virtuoso promettendo per il 2010 la riduzione del 60% del debito pubblico, sapeva bene che non sarebbe stato possibile. In questi ultimi anni ho ascoltato da una sinistra “ipocrita” e “disfattista” le solite lamentele, “Berlusconi ha portato l’Italia al fallimento”, ci vuole un bel coraggio a fare simili dichiarazioni! Pur riconoscendo che Silvio abbia fatto degli errori, oggi posso dire che è stato quello che ne ha fatti di meno, l’unico suo difetto è stato quello di aver fatto troppe promesse che non è riuscito a mantenere grazie a tutti quei traditori che si è messo accanto. Ieri ha infatti dichiarato che si ritira, ha fallito, non è riuscito a fare la politica che voleva, è deluso e amareggiato da tutto. Come non capirlo! Dunque è bene finalmente dare a “Cesare quel che è di Cesare” e cioè la responsabilità di un fallimento di un paese grazie ad un’operazione truccata per un progetto che non ci potevamo permettere e che da prima ci avrebbe fatto sognare e successivamente piangere. Stessa storia per la Grecia, ed oggi ne vediamo le conseguenze. La Danimarca invece, non accettò di entrare in Europa, i primi anni sono stati difficili per lei,  ma ora gode di una situazione economica finanziaria di tutto rispetto. Sono sempre stata euroscettica ed oggi lo sono ancora di più, avevo ragione nei mesi scorsi a gridare allo scandalo! I sacrifici chiesti da Monti agli italiani non serviranno a niente se non ad aumentare una  lunga agonia che comunque ci porterà ad un fallimento certo o ad un impoverimento drammatico. A mio avviso è meglio patire prima ma riuscire a dare un futuro a questo paese, finchè rimarremo in Europa è chiaro che non ci sarà. Se la colpa di tutto questa manovra, non è del centrodestra, mi chiedo oggi perché Alfano si ostina a voler appoggiare Monti e l’Europa? E’ un suicidio politico, bisogna invece invertire la marcia. In futuro non ci sarà più destra e sinistra, ma Europa e anti Europa, queste saranno le due parti politiche che si confronteranno davanti agli elettori. Visto l’elezioni della  Grecia e la Francia, la politica che vincerà è scontata!!! Caro segretario Alfano, ci rifletta, è l’ora di staccare la spina!!!

CARI COORDINATORI, AVETE FALLITO, DIMETTETEVI!


Una sola parola basta a commentare queste elezioni amministrative, un “fallimento”, e un’altra parola voglio dire ai coordinatori appena  riconfermati  “dimettetevi”. Non voglio entrare nell’analisi a livello nazionale e regionale, anche lì il dato è drammatico, basta vedere Lucca per capire la situazione,  mi limiterò a commentare il risultato dei due comuni di Firenze chiamati al voto, Reggello e Rignano sull’Arno. Qui il Pdl non è più la prima forza d’opposizione ma addirittura la terza o ancora peggio la quarta. Io l’avevo detto alcuni mesi fa, anzi, già nel 2010 avevo inviato una lettera aperta ai colleghi e coordinatori, pubblicata sulla stampa (presente anche nel mio blog), chiedendo un cambiamento per non fare questa fine. Anche nella  mia relazione letta  al congresso provinciale del Pdl che si è svolto a febbraio, avevo specificato più volte che la gestione di questo partito era troppo familiare, si era creato un coordinamento composto dall’amico dell’amico, gli elettori non ci seguivano più non tanto per i problemi nazionali che sono evidenti, quanto per un modo di fare politica a livello locale praticamente inesistente da sempre. Avevo anche dichiarato che ci volevano facce nuove a fare i coordinatori, invece abbiamo preferito fare un congresso unitario con i soliti nomi  riconfermati, Nascosti e Tirelli. Non ho niente di personale con loro ma è evidente che la scelta del candidato e la squadra fanno la differenza, ricordo infatti la riconferma dello scorso anno del Sindaco Marchetti ad Altopascio,ma anche la candidatura della Celesti a Pistoia a queste amministrative che ha portato a casa un buon risultato nonostante la situazione complicata a livello nazionale. In questa regione ho scelto di rappresentare la parte politica più difficile, quella di centrodestra, per fare opposizione alla sinistra. Ormai se qualcuno vuole fare opposizione in questa terra rossa e sperare di entrare in un consiglio comunale, gli conviene candidarsi nel Movimento 5 Stelle, forse è questo che rappresenta oggi il vero centrodestra! Ricordo, noi paghiamo errori fatti a livello nazionale, riforme mancate, appoggio al Governo Monti ecc, ma in Toscana oltre a questi problemi non di poco conto, si aggiungono quelli dovuti ad una scarsa presenza sul territorio. Ancora una volta, pur avendo dichiarato da mesi che questo non è più il mio partito e che rimango solo per responsabilità politica, voglio riconfermare la mia delusione totale che in questa provincia ha sicuramente dei responsabili, per il bene loro, di noi eletti e di tutto il partito, si dovrebbero dimettere!

IL MIO NUOVO PROGETTO POLITICO


Finalmente siamo arrivati al giorno tanto temuto dai grandi partiti presenti sulla scena politica italiana, i primi risultati in attesa dei ballottaggi sono chiari hanno perso tutti, chi più chi meno. Ha vinto l'astensionismo e la novità del momento, il movimento 5 stelle.Questo è stato un voto di protesta, si potrebbe paragonare ad un forte "raffreddore" prima dell'influenza, con la differenza che questa passa in pochi giorni anche senza medicine, mentre la crisi dei partiti è destinata a durare per molto, moltissimo tempo. E' evidente che chi ha perso di più sono i partiti fondati su di un unico leader, che hanno mal governato la crisi o forse ancora meglio, non erano nelle grazie dell'Europa e dei mercati finanziari, si sono infatti trovati costretti ad appoggiare un tecnico obbligato a fare manovre durissime imposte non tanto dalla situazione economica italiana, quanto da un dictat arrivato dall'Europa. Quando accade qualcosa di grave, l'opinione pubblica cerca di trovare, come giusto che sia, un responsabile da processare, il problema oggi è che tutta la classe politica ha sbagliato. Anche la stessa Europa ha tantissime colpe, fino a qualche mese fa, tutto andava bene, poi dopo aver preso atto della situazione drammatica della Grecia, ha cercato di rimediare e di imporre una linea durissima. Credo però che ormai sia tardi per salvare la situazione, del resto la condizione economica del nostro paese la conosciamo tutti, abbiamo uno dei debiti pubblici più alti del mondo, accumulato negli anni perchè abbiamo creato una spesa sociale al di sopra delle nostre possibilità. Il sistema ormai è imploso, non usciremo mai da questa situazione difficile se non con enormi sacrifici chiesti però sempre ai soliti cittadini. Con l'implosione del sistema sono crollati anche i partiti che ne hanno fatto parte anche perchè erano fondati sulle promesse di alcuni leader, mai purtroppo mantenute! L'unico che ha retto un po' di più è il partito democratico perchè è da sempre un partito non leaderistico che si è imposto grazie al suo radicamento sul territorio e, dove governa, al suo clientelismo formato negli anni. Un partito che nasce dietro ad una figura carismatica, alle sue idee, ai suoi atteggiamenti, alla sua storia e ad un suo programma, è destinato a vivere fino a quando il suo padrone ha la forza di guidarlo. Oggi Bossi e Berlusconi sono ormai in crisi anche se continuano ad essere presenti, ma per vivere, ci vuole un rinnovamento di persone, di programma e soprattutto di idee. Tutto questo richiede molto più tempo rispetto alla ricerca di un nuovo leader che possa rappresentare un futuro progetto politico di centrodestra. Ma se Sparta piange, Atene non ride, anche il Pd ha i suoi malumori interni, ha una classe dirigente vecchia e stanca che ha fallito e non vuole farsi da parte. Sarà interessate vedere chi vincerà le primarie tra Bersani e magari Renzi. Tutti hanno i loro problemi, come del resto i cittadini che si trovano spaesati davanti a questa situazione, a loro è stato chiesto solo di pagare e basta. Il famoso sviluppo di cui tanti si parla, per ora rimane solo una bella parola, sappiamo benissimo che con questo debito pubblico, la presente classe dirigente vecchia e nominata ma soprattutto senza idee per il futuro, questo paese non andrà avanti e presto sfoceranno durissime proteste sociali. Bisogna cambiare tutto ma chi lo dovrebbe fare, ha paura e per il proprio egoismo continua a frenare un processo più che naturale di cambiamento. Attenzione, questo processo già c'è, basterebbe ascoltare di più le persone e la propria base politica che ormai è sempre più lontana dai vertici di partito. In attesa di questa evoluzione è necessario che tutte le persone che hanno voglia di fare, di costruire, di essere libere, di produrre buone idee, di scambiarsi opinioni e fare nuovi progetti si uniscano. Non importa l'appartenenza politica o l'ideologia, sono stufa di sentire parlare di destra e sinistra, oggi c'è bisogno di ideali, passione e di produrre una politica di buon senso che sappia risolvere i problemi del paese. I vari schieramenti ci hanno portato a questa situazione. Basta!!! Bisogna rivoluzionare il sistema politico. Bisogna formare un gruppo di moderati che sappia ascoltare la gente, che sia meno egoista, che faccia politica più per un dovere civico e non per lo stipendio. Sono impegnata in un consiglio comunale, dedico almeno 30 ore al mese alla politica, a volte anche di più, tutto questo lo faccio gratuitamente, eppure non mi lamento. Io credo che per tornare ad essere credibili ci voglia un partito formato da onesti, modesti e volenterosi. Dico dunque basta ai super stipendi, ai privilegi, ai rimborsi da favola dei partiti che non si sanno dove vanno a finire visto che sul territorio noi eletti non abbiamo mai visto un euro. Rimango dove sono, per me un partito vale l'altro, è solo un grande contenitore che mi ha dato la possibilità di farmi conoscere, io ho le mie idee che credo siano condivisibili da tutti, fare politica per il bene della "polis". Il resto non mi interessa. In molti dei miei colleghi mi guardano male, per la sinistra nel mio comune sono pericolosa, non ho collocazione, sono sincera, non prendo ordini da nessuno e quindi vengo etichettata come "l'antipolitica". No, io non ci sto, credo che l'antipolitica sia quella portata avanti fino ad oggi dai partiti presenti, la mia è buona politica, quella fatta tra la gente e soprattutto con la gente. Ecco il vero problema, ormai la politica viene fatta solo nei salotti e poco "in piazza", tantomeno sul web che è la più grande piazza in assoluto. Non vi nascondo che anch'io in questi mesi sono molto confusa, la mia unica certezza è quella di avere ancora più voglia e passione di prima, credo siano gli elementi principali per poter ripartire. Per questo, spinta dai numerosi amici che mi hanno contattato, dandomi il loro supporto importantissimo, ho deciso di creare una mia associazione, un laboratorio politico di idee aperto a tutti coloro che hanno voglia di cambiare. Sicuramente un gruppo che si ricollocherà in un'area "amica" che non so quale sarà visto l'evoluzione politica di questi ultimi mesi. Avrò un piccolo tesseramento che servirà per mantenere i contatti con le persone che vorranno aderire. Questo progetto sarà quasi tutto on line, ma non solo, ogni mese organizzerò dei gruppi d'incontro.Credo che il contatto con le persone sia fondamentale. Mi aspetto dagli amici proposte o critiche costruttive per migliorarlo. Ho voglia di fare politica, non di stare a guardare! Questo progetto nasce da me proprio per questo scopo!

martedì 8 maggio 2012

MOZIONE CONTRO IMU, EQUITALIA e RICHIESTA DI NUOVE FORME PARTECIPATIVE


Al prossimo consiglio comunale presenterò due mozioni "popolari". Le voglio chiamare così perchè riguardano proprio la nuova tassa che il "popolo" calenzanese dovrà sostenere e una proposta per far decidere la cittadinanza sulle scelte future dei vari lavori pubblici.

Il titolo della prima mozione è "Fondo Imu e rinuncia del gettito proveniente dalla prima abitazione". Ci troviamo infatti in una crisi senza precedenti, molte famiglie sono in difficoltà a causa degli aumenti generalizzati, tantissimi cittadini hanno difficoltà anche nel lavoro. Tutto questo avviene nel silenzio totale di una Giunta di sinistra che si è sempre vantata di difendere i più deboli. Questa tassa è l'ennesima ingiustizia di questo Governo e non è la soluzione ai problemi di questo paese. Nella mozione chiedo che prima di chiedere ai cittadini di fare cassa di tasca propria, il Comune dimostri di non avere nessuna spesa in eccesso, nessuno spreco, nessuna uscita ingiustificata. Di istituire un fondo grazie all'entrate del 5 per mille versate dai cittadini a questo Comune o nuove imposte già approvate come ad esempio la tassa di soggiorno che possa aiutare ed intervenire nelle situazioni più gravi di impossibilità di pagamento di chi ne farà richiesta (pensionati con la minima, disoccupati o persone ritenute in seria difficoltà finanziaria). Di valutare un nuovo metodo di "ipoteca comunale" sull'immobile nei casi di mancato pagamento per giusta causa. Escludere quindi Equitalia dalla riscossione in caso di mancato pagamento. Chiedo in ultimo alla Giunta di farsi portavoce presso il Governo della specifica richiesta di eliminare l'Imu sulla prima casa, tassa ricordo incostituzionale, reintroducendo questa imposta sulle fondazioni bancarie oppure trovando le risorse adottando politiche come ad esempio i costi della politica, l'azzeramento dei rimborsi elettorali ai partiti o introducendo una patrimoniale sui "grandi" patrimoni. Ricordo al nostro Sindaco, sottolineo di sinistra e quindi vicino ai ceti più deboli che non pagare l'Imu è possibile ed è legale ma soprattutto è un dovere di ogni bravo amministratore, a Pontinvrea un Comune dell'entroterra savonese, l'imposta odiosa sugli immobili non sarà applicata. Giunta civica, che ha dichiarato "se serviranno fondi sapremo come fare e sceglieremo strade alternative". Vorrei chiedere al nostro caro Sindaco "Come si può chiedere l'imposta ad un pensionato che prende 600 euro al mese o a un disoccupato magari con un mutuo da pagare proprio sulla casa tassata?". Io sinceramente non avrei quel coraggio! La seconda mozione è un'idea copiata ad un comune della lucchesia, Capannori, guidato dal centrosinistra ed è una proposta per istituire delle assemblee o altre forme partecipative sulla scelta di investimenti comunali. Istituire quindi un'assemblea aperta a tutti i cittadini presentando da parte del Comune le varie possibilità di investimenti e facendo scegliere con un referendum. Mi sembra un passo importante verso un futuro amministrativo sempre più "civico" e meno politico!