Se dovessi descrivere questo momento la parola più adatta
sarebbe “caos”. Dopo lo tzunami politico di questi giorni dovuto non solo alla
situazione politica nazionale ma soprattutto al risultato elettorale delle
amministrative, tutto il centrodestra si
interroga. Sia ben chiaro, molte domande se le sta ponendo anche il
centrosinistra perché si rende conto di aver perso tantissimi voti. Mi verrebbe da esultare dicendo, “finalmente
ci siamo svegliati” e invece sono profondamente preoccupata e consentitemelo,
delusa. E’ inutile spiegare la situazione che stiamo vivendo, è davanti a tutti
noi, limpida e crudele. La realtà è una sola, bisogna reagire e costruire qualcosa
di nuovo, di più credibile. Di chi sono le colpe? Di tutti, ma soprattutto
della classe dirigente che non è stata capace in questi ultimi anni di
mantenere le promesse e di risolvere i veri problemi del paese. Certamente ci
sono altre colpe o eventi a livello nazionale e internazionale che hanno
contribuito ed accellerato i tempi della caduta dell’”Impero di Roma”. Questo è
il paragone che negli ultimi mesi mi sento di fare, il Pdl fino a poco tempo fa
era un grande partito, sembrava perfetto, fortissimo, indistruttibile governato
da un leader onnipotente e invece in pochissime settimane si sta sgretolando.
Oggi sembra più un castello di sabbia che un grande palazzo solido come
qualcuno pensava che fosse. Voglio tornare però alla situazione locale che in
questo momento più mi preme anche se è fortemente legata a quella nazionale.
Ieri sera abbiamo avuto la prima riunione degli eletti del Pdl della provincia
di Firenze, due ore di dibattito, sicuramente un qualcosa di nuovo e positivo
all’interno del partito, ho ascoltato con interesse i vari interventi dei
coordinatori e dei consiglieri, devo però ammettere che in molti casi sembrava
di essere sul “muro del pianto”. Si è parlato troppo del passato e poco del
futuro. Il mio intervento ha meravigliato tutti, non è stato “critico” ma una
volta tanto qualcuno ha bisbigliato, “costruttivo”. Non poteva essere
altrimenti, davanti alla dichiarazione dei coordinatori di un fallimento, non
era utile rincarare la dose, ma cercare di portare un contributo. Del resto
quando tutti ancora pensavano di cavalcare un cavallo vincente, io l’avevo detto
e lo avevo scritto che la fine sarebbe stata vicina. Avevo ragione e ora? Voglio ricominciare, io non mi arrendo, sono
una guerriera, una rivoluzionaria di destra come dice il professor Giovanni
Pallanti, noto intellettuale di Firenze. Bene, caro professore, lei ha ragione
e oggi più che mai comprendo le sue parole, nel mio piccolo, voglio rivoluzionare
questo centrodestra. Ieri sera, la rivoluzionaria del partito, ha cercato di
dare una speranza con le sue parole, ha parlato di nuovo modo di comunicare,
questo Pdl per la comunicazione a livello locale e non solo, sembra un partito
della prima Repubblica. Ho accennato al mio modesto progetto politico e ho
parlato di un nuovo modo di comunicare e fare politica sul territorio. Il Pdl
ha fallito per tanti motivi ma quello che oggi mi fa più paura è la famosa “mignottocrazia”
politica. Cari amici, a mio avviso ci sono “mignotte” e “mignotte”, le più
famose sono quelle descritte con un pizzico di invidia da Guzzanti nel suo
libro che preferisco non commentare, ma visto le basse percentuali di presenze
femminili nel Pdl quel che più mi preoccupa sono i maschietti. I famosi
prostituti della politica o servi di partito. Ce ne sono molti in quel
Parlamento, troppi! Se per le donne interessate nutro un sentimento di pena e delusione, per i
maschietti non ho proprio pietà! Del resto senza preferenze e selezioni in base
alla meritocrazia, hanno troppo spesso vinto coloro che si sapevano vendere a
buon prezzo con una sola promessa, la fedeltà e l’ubbidienza al padrone di
turno. Ma per finire il quadro politico, chi sono i padroni di turno? Degli uomini
che fanno parte della preistoria politica oppure degli affaristi utili al
bilancio del partito. Non tutto il mondo è paese, diceva mia nonna, qualche
soggetto sano c’è anche lì, ma sono un numero minore e di loro ormai non se ne
conosce neanche l’esistenza, ogni tanto rilasciano timide ma interessanti
interviste snobbate dai “servetti”. Che dire, su questo argomento ci sto
scrivendo un libro, penso che questa mia analisi sia sufficiente per capire in
che mani siamo e come sia improbabile che questa classe dirigente ci possa
portare fuori da questa drammatica situazione. Su Berlusconi non faccio
commenti, oggi è un morto che cammina ma lui è come i gatti, ha sette vite e
potrebbe benissimo resuscitare e proporre un’alternativa oppure blindare il suo
gruppo e cercare di riprendere i voti dei suoi fedelissimi attualmente non
quantificabili. Questa mia esperienza
politica mia ha insegnato che il povero e il piccolo ha sempre più idee del
ricco e del grande. Una strana ma comprensibile legge della natura. Credo che
anche la sociologia possa aiutarci molto a comprendere questo fenomeno legato
alla stessa sopravvivenza dell’uomo. Voglio concludere dicendo che ormai il quadro
è chiaro, il popolo è stufo ed è troppo ben informato grazie al web e ai
tradizionali strumenti di comunicazione, non può più vedere i vecchi politici,
si sente tradito e difficilmente in un breve periodo, potrà perdonare o dimenticare.
Ci vuole un progetto diverso, costruito da facce nuove, coloro che hanno sempre
lavorato e sono sempre stati messi da parte, dei giovani politici con tante
idee, non necessariamente giovani di età ma direi più di mentalità. Non si può
parlare o proporre un nuovo partito mettendo davanti le solite facce presenti
da decenni, ci vuole un vero cambiamento credibile agli occhi degli elettori. Non
credo che i vecchi dinosauri si facciano da parte da soli, loro potranno sempre
rimanere nel vecchio partito. Non voglio chiamarlo il partito dei rottamatori di
centrodestra, sembrerebbe una brutta copia del progetto di un famoso sindaco
fiorentino, chiamiamolo un partito di rivoluzionari che hanno voglia di
liberare il paese dalle vecchie e ormai stanche figure politiche nazionali.
Beppe Grillo giustamente attacca i partiti e i loro dirigenti, non posso non
condividere il suo pensiero, il suo modo di fare politica simile al mio, il suo
semplice ma ottimo programma contro il sistema. Questo è il problema. Mi piacerebbe avere un
confronto con un grillino, a dire la verità l’ho già avuto in una circostanza,
durante una discussione sui finanziamenti ai partiti, bene, entrambi abbiamo
detto le stesse cose. Beppe Grillo non è la causa ma l’effetto di una politica
vecchia e non più credibile che non si rende ancora conto della situazione.
Questa politica è rappresentata dai vertici di partito e non dalle basi. Io credo in un vero partito che possa
rappresentare tutti, non costruito su vecchie ideologie ma su nuove idee, un
progetto che non sia frutto di un unico padre ma di tanti figli. Un laboratorio
politico nuovo. In questi giorni ho cercato di costruire un mio piccolo
progetto che porterò avanti e che spero di continuare a costruire con un gruppo
di amici che mi hanno aiutato e incoraggiato. Aperto a tutti, spero che possa
essere preso come esempio anche da un futuro nuovo soggetto politico che per ora
non si intravede ma che spero possa presto emergere. Ricordatevi, non sono gli
elettori che mancano ma delle proposte valide e credibili.
mercoledì 23 maggio 2012
domenica 20 maggio 2012
MI AVETE ROTTO E ANNOIATO!!!
Diceva bene
Giannini "L'uomo qualunque",
questi politici ci stanno prendendo in giro! Siamo 5 consiglieri a fare
opposizione contro 15 di maggioranza, sulle scelte di bilancio e amministrative
non contiamo niente. Andiamo lì per fare il nostro spettacolino mensile, il
discorso politico contro le loro decisioni che ovviamente non condividiamo. Del
resto come è possibile accettare una situazione del genere; senza entrare nello
specifico, voglio ricordare che il nostro comune è indebitato per circa 30
milioni di euro, (2000 euro a cittadino). In questo comune di democratico non
abbiamo niente, all'ultimo consiglio è stato richiesto a noi consiglieri di
spostare i nostri ordini del giorno al prossimo consiglio, sapete perchè?
Semplice, era tardi, qualcuno aveva da andare a cena, avevo proposto di
sospendere alle 20, mangiare qualcosa e riprendere alle 21 fino alla fine dei
lavori consiliari e invece si è preferito rimandare le discussioni di un mese.
Per non parlare dell'atteggiamento vergognoso di un Assessore che seduto nel
pubblico, anche se non c'era più nessuno, solo qualche addetto ai lavori,
commentava e urlava liberamente perchè era stufo della discussione e voleva
andare a casa. Questo è il rispetto che ha la Giunta per l'opposizione, che
produce documenti e idee per passione, per un confronto democratico. Abbiamo un
consiglio comunale al mese, ci si potrebbe anche sacrificare un po' di più! E
invece da alcune sedute, questo nostro lavoro viene puntualmente rimandato.
Ricordo invece che gli Assessori percepiscono uno stipendio più che decoroso e
non hanno neanche il rispetto per chi hanno davanti, invece di stare seduti
come il regolamento comunale prevede, fanno quel che preferiscono. E' una
vergogna!!! So benissimo che il nostro voto per gli atti tecnici è inutile
perchè siamo in minoranza e ci possiamo solo limitare a fare le dovute
osservazioni, ma le mozioni e gli ordini del giorno politicizzati, sono ancora
di più una perdita di tempo, ne abbiamo approvati alcuni in questi anni
all'unanimità e non sono mai stati ascoltati, basta ricordare la mia mozione
sulla biglietteria alla stazione di Calenzano!Basta, da oggi parteciperò ai
consigli comunali solo per i punti "tecnici" all'ordine del giorno,
non perderò più il mio tempo a preparare documenti sempre bocciati dalla
sinistra per assurde ideologie e vecchi ricordi, se avrò qualche proposta da
fare, la pubblicherò sul mio blog, sulla stampa o la dirò in poche parole
all'inizio del consiglio nelle comunicazioni o proposte. Smetterò finalmente di
perdere tempo, di farmi prendere in giro da questi signori, mi dedicherò alla
comunicazione con i cittadini. Proprio così, finite le votazioni tecniche mi
allontanerò dalla sala consiliare e sarò a disposizione dei cittadini sugli
scalini del Municipio per tutta la durata del consiglio comunale, farò delle
proteste eclatanti, inviterò le persone con ogni mezzo a mia disposizione a
partecipare a questo teatrino ridicolo, inutile e soprattutto deserto, chiamato
consiglio comunale. Provo tristezza nel vedere questi "strani"
soggetti del Pd che senza Berlusconi non sanno più cosa inventarsi, non hanno
capito che la situazione del paese è drammatica e la gente è stufa, continuano
a ridacchiare da brave "pecore" del partito. Quando si accorgeranno
che è finita, sarà troppo tardi! Di una cosa sono certa, pagheranno molto cara
questa loro arroganza. Ho capito benissimo che il loro trucco è di prendere in
giro, bene, saranno ricambiati della stessa moneta, ormai i comici vanno di
moda e hanno più consensi dei politici! La rivoluzione politica, io la inizio
da Calenzano e dal consiglio comunale!
L'IMU E' UNA VERGOGNA!
Altro che errore
togliere l'Imu, è un dovere di ogni bravo amministratore. Dispiace dover
replicare al Sindaco Biagioli, in fin dei conti l'Imu è una tassa municipale
voluta dallo Stato. Ai comuni rimane solo una minima parte che va a compensare
i minori trasferimenti. Questo è il problema, i comuni hanno sempre meno soldi,
ma perchè? Semplice, perchè hanno amministrato male negli scorsi anni. Hanno
fatto troppi investimenti e oggi l'unico
sistema per andare avanti è tassare ulteriormente i cittadini. L'Imu è una
tassa ingiusta, voglio ricordare al nostro Sindaco che non è l'unica applicata
negli ultimi mesi, basta pensare all'aumento lo scorso anno dell'aliquota Irpef
comunale e quest'anno regionale, l'aumento dell'Iva e delle bollette
energetiche, dei carburanti ecc. Insomma, ogni cittadino oltre all'Imu ha da
fare i conti con molti altri rincari che graveranno sul bilancio di ogni
famiglia soprattutto di quelle monoreddito. Ricordo poi il problema del lavoro,
molte piccole e medie imprese sono in crisi e non hanno utili, tantissimi
dipendenti sono in cassaintegrazione da mesi con l'80% del proprio stipendio e
magari anche il mutuo da pagare. La tassa sulla prima casa non è equa perchè si
va a tassare un bene di prima necessità che non porta reddito. In una
situazione così drammatica, il Sindaco Biagioli non trova altro modo per andare
avanti che tassare ulteriormente i soliti contribuenti. E pensare che si vanta
di essere un Sindaco di sinistra in difesa dei più poveri! Il Comune prima di
chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici, dovrebbe dimostrare di non avere
nessuna spesa in eccesso. E invece continua a portare avanti investimenti
inutili per la maggioparte dei cittadini calenzanesi. Questa tassa è l'ennesima
vergogna del Governo Monti che in pochi mesi per provare a pareggiare i conti
pubblici, invece di tagliare gli sprechi, continua a chiedere sacrifici ai ceti
più deboli già in difficoltà. A mio avviso era meglio una patrimoniale sui
grandi capitali e invece anche il Pd ha votato questa vergogna. E ora chi
pagherà? Forse il Sindaco non si rende conto della situazione, molti
disoccupati o pensionati con la minima dovranno decidere se mangiare o pagare
l'Imu. Io credo che i cittadini siano stufi di pagare tutte queste tasse senza
avere un ritorno di servizi pubblici, questi soldi sono impegnati per
continuare a costruire molti investimenti inutili, i soliti carrozzoni voluti
dalla politica. Come faremo ad andare avanti in questa situazione? Soltanto
razionalizzando le risorse e stabilendo delle priorità. Su Equitalia io non
dubbi, viene applicato un sistema sbagliato. Se io fossi un Sindaco, eliminerei
la tassa sulla prima casa ed Equitalia.
lunedì 14 maggio 2012
I responsabili del fallimento del nostro paese hanno finalmente un nome! Assassini!!!
Finalmente tutti i nodi vengono al pettine, ci siamo, è
l’ora della verità, il famoso complotto non è più così segreto. Ora capisco
molte cose, mi chiedevo infatti come mai la sinistra e in modo particolare il
Pd, difendesse la politica di Monti e l’Europa, non mi tornava e invece oggi è
tutto più chiaro, la causa delle nostre sofferenze ha un nome e cognome, oppure
un soprannome “Mortadella”. Ve lo ricordate il grande professore che andava in
bicicletta e dopo aver perso le politiche del 2008 dichiarò di volersi ritirare
a fare il nonno? Proprio lui, Romano Prodi!!E’ infatti scoppiata un’enorme
polemica in Europa, il settimanale tedesco “Der Spiegel” ha rivelato, carte
alla mano che l’Italia non aveva i conti in regola per entrare nell’euro e che allora
il cancelliere tedesco Helmut Kohl ne era consapevole ma per motivi di
opportunità politica non si mise di traverso. L’Italia infatti nel corso del
1997 propose per due volte all’Europa di riunire la partenza dell’euro, ma la
Germania rifiutò. Alla fine con una combinazione di trucchi e di circostanze
fortunate, gli italiani riuscirono sul piano formale a rispettare i criteri di
Maastricht. Fu introdotta la “tassa per l’Europa”, con il risultato che il
deficit di bilancio scese in misura corrispondente. Secondo lo storico Hans
Woller al momento di entrare nell’euro l’Italia era “sull’orlo della bancarotta
finanziaria” . Gli esperti statistici dell’UE in seguito non accettarono questi
trucchi, anche l’Olanda protestò con Kohl, ma tutto fu messo a tacere perché la
Francia senza l’Italia avrebbe rifiutato l’ingresso nell’Euro. Dunque è
chiarissimo, tutti sapevano che i numeri erano truccati e che una forte
riduzione del debito pubblico era la premessa per entrare nell’Euro, nessuno si
preoccupò, l’ex Ministro Ciampi assicurò all’Europa un cammino virtuoso
promettendo per il 2010 la riduzione del 60% del debito pubblico, sapeva bene
che non sarebbe stato possibile. In questi ultimi anni ho ascoltato da una
sinistra “ipocrita” e “disfattista” le solite lamentele, “Berlusconi ha portato
l’Italia al fallimento”, ci vuole un bel coraggio a fare simili dichiarazioni! Pur
riconoscendo che Silvio abbia fatto degli errori, oggi posso dire che è stato
quello che ne ha fatti di meno, l’unico suo difetto è stato quello di aver
fatto troppe promesse che non è riuscito a mantenere grazie a tutti quei
traditori che si è messo accanto. Ieri ha infatti dichiarato che si ritira, ha
fallito, non è riuscito a fare la politica che voleva, è deluso e amareggiato
da tutto. Come non capirlo! Dunque è bene finalmente dare a “Cesare quel che è
di Cesare” e cioè la responsabilità di un fallimento di un paese grazie ad un’operazione
truccata per un progetto che non ci potevamo permettere e che da prima ci
avrebbe fatto sognare e successivamente piangere. Stessa storia per la Grecia,
ed oggi ne vediamo le conseguenze. La Danimarca invece, non accettò di entrare in
Europa, i primi anni sono stati difficili per lei, ma ora gode di una situazione economica
finanziaria di tutto rispetto. Sono sempre stata euroscettica ed oggi lo sono
ancora di più, avevo ragione nei mesi scorsi a gridare allo scandalo! I
sacrifici chiesti da Monti agli italiani non serviranno a niente se non ad
aumentare una lunga agonia che comunque
ci porterà ad un fallimento certo o ad un impoverimento drammatico. A mio
avviso è meglio patire prima ma riuscire a dare un futuro a questo paese, finchè
rimarremo in Europa è chiaro che non ci sarà. Se la colpa di tutto questa
manovra, non è del centrodestra, mi chiedo oggi perché Alfano si ostina a voler
appoggiare Monti e l’Europa? E’ un suicidio politico, bisogna invece invertire
la marcia. In futuro non ci sarà più destra e sinistra, ma Europa e anti
Europa, queste saranno le due parti politiche che si confronteranno davanti
agli elettori. Visto l’elezioni della
Grecia e la Francia, la politica che vincerà è scontata!!! Caro
segretario Alfano, ci rifletta, è l’ora di staccare la spina!!!
CARI COORDINATORI, AVETE FALLITO, DIMETTETEVI!
Una sola parola basta a commentare queste elezioni
amministrative, un “fallimento”, e un’altra parola voglio dire ai coordinatori
appena riconfermati “dimettetevi”. Non voglio entrare nell’analisi
a livello nazionale e regionale, anche lì il dato è drammatico, basta vedere
Lucca per capire la situazione, mi
limiterò a commentare il risultato dei due comuni di Firenze chiamati al voto,
Reggello e Rignano sull’Arno. Qui il Pdl non è più la prima forza d’opposizione
ma addirittura la terza o ancora peggio la quarta. Io l’avevo detto alcuni mesi
fa, anzi, già nel 2010 avevo inviato una lettera aperta ai colleghi e
coordinatori, pubblicata sulla stampa (presente anche nel mio blog), chiedendo
un cambiamento per non fare questa fine. Anche nella mia relazione letta al congresso provinciale del Pdl che si è
svolto a febbraio, avevo specificato più volte che la gestione di questo
partito era troppo familiare, si era creato un coordinamento composto
dall’amico dell’amico, gli elettori non ci seguivano più non tanto per i problemi
nazionali che sono evidenti, quanto per un modo di fare politica a livello
locale praticamente inesistente da sempre. Avevo anche dichiarato che ci
volevano facce nuove a fare i coordinatori, invece abbiamo preferito fare un
congresso unitario con i soliti nomi riconfermati, Nascosti e Tirelli. Non ho
niente di personale con loro ma è evidente che la scelta del candidato e la
squadra fanno la differenza, ricordo infatti la riconferma dello scorso anno
del Sindaco Marchetti ad Altopascio,ma anche la candidatura della Celesti a
Pistoia a queste amministrative che ha portato a casa un buon risultato nonostante
la situazione complicata a livello nazionale. In questa regione ho scelto di
rappresentare la parte politica più difficile, quella di centrodestra, per fare
opposizione alla sinistra. Ormai se qualcuno vuole fare opposizione in questa
terra rossa e sperare di entrare in un consiglio comunale, gli conviene
candidarsi nel Movimento 5 Stelle, forse è questo che rappresenta oggi il vero
centrodestra! Ricordo, noi paghiamo errori fatti a livello nazionale, riforme
mancate, appoggio al Governo Monti ecc, ma in Toscana oltre a questi problemi
non di poco conto, si aggiungono quelli dovuti ad una scarsa presenza sul
territorio. Ancora una volta, pur avendo dichiarato da mesi che questo non è
più il mio partito e che rimango solo per responsabilità politica, voglio
riconfermare la mia delusione totale che in questa provincia ha sicuramente dei
responsabili, per il bene loro, di noi eletti e di tutto il partito, si
dovrebbero dimettere!
IL MIO NUOVO PROGETTO POLITICO
Finalmente siamo
arrivati al giorno tanto temuto dai grandi partiti presenti sulla scena
politica italiana, i primi risultati in attesa dei ballottaggi sono chiari
hanno perso tutti, chi più chi meno. Ha vinto l'astensionismo e la novità del
momento, il movimento 5 stelle.Questo è stato un voto di protesta, si potrebbe
paragonare ad un forte "raffreddore" prima dell'influenza, con la
differenza che questa passa in pochi giorni anche senza medicine, mentre la
crisi dei partiti è destinata a durare per molto, moltissimo tempo. E'
evidente che chi ha perso di più sono i partiti fondati su di un unico leader,
che hanno mal governato la crisi o forse ancora meglio, non erano nelle grazie dell'Europa e dei mercati finanziari, si sono infatti trovati costretti ad appoggiare
un tecnico obbligato a fare manovre durissime imposte non tanto dalla situazione
economica italiana, quanto da un dictat arrivato dall'Europa. Quando accade
qualcosa di grave, l'opinione pubblica cerca di trovare, come giusto che sia,
un responsabile da processare, il problema oggi è che tutta la classe politica
ha sbagliato. Anche la stessa Europa ha tantissime colpe, fino a qualche mese
fa, tutto andava bene, poi dopo aver preso atto della situazione drammatica
della Grecia, ha cercato di rimediare e di imporre una linea durissima. Credo
però che ormai sia tardi per salvare la situazione, del resto la condizione
economica del nostro paese la conosciamo tutti, abbiamo uno dei debiti pubblici
più alti del mondo, accumulato negli anni perchè abbiamo creato una spesa
sociale al di sopra delle nostre possibilità. Il sistema ormai è imploso, non
usciremo mai da questa situazione difficile se non con enormi sacrifici chiesti
però sempre ai soliti cittadini. Con l'implosione del sistema sono crollati
anche i partiti che ne hanno fatto parte anche perchè erano fondati sulle
promesse di alcuni leader, mai purtroppo mantenute! L'unico che ha retto un po' di più è il partito
democratico perchè è da sempre un partito non leaderistico che si è imposto
grazie al suo radicamento sul territorio e, dove governa, al suo clientelismo
formato negli anni. Un partito che nasce dietro ad una figura carismatica, alle
sue idee, ai suoi atteggiamenti, alla sua storia e ad un suo programma, è
destinato a vivere fino a quando il suo padrone ha la forza di guidarlo. Oggi
Bossi e Berlusconi sono ormai in crisi anche se continuano ad essere presenti,
ma per vivere, ci vuole un
rinnovamento di persone, di programma e soprattutto di idee. Tutto questo
richiede molto più tempo rispetto alla ricerca di un nuovo leader che possa
rappresentare un futuro progetto politico di centrodestra. Ma se Sparta piange,
Atene non ride, anche il Pd ha i suoi malumori interni, ha una
classe dirigente vecchia e stanca che ha fallito e non vuole farsi da parte.
Sarà interessate vedere chi vincerà le primarie tra Bersani e magari Renzi.
Tutti hanno i loro problemi, come del resto i cittadini che si trovano spaesati
davanti a questa situazione, a loro è stato chiesto solo di pagare e basta. Il
famoso sviluppo di cui tanti si parla, per ora rimane solo una bella parola,
sappiamo benissimo che con questo debito pubblico, la presente classe dirigente
vecchia e nominata ma soprattutto senza idee per il
futuro, questo paese non andrà avanti e presto sfoceranno durissime proteste
sociali. Bisogna cambiare tutto ma chi lo dovrebbe fare, ha paura e per il
proprio egoismo continua a frenare un processo più che naturale di cambiamento.
Attenzione, questo processo già c'è, basterebbe ascoltare di più le persone e
la propria base politica che ormai è sempre più lontana dai vertici di partito.
In attesa di questa evoluzione è necessario che tutte le persone che hanno
voglia di fare, di costruire, di essere libere, di produrre buone idee, di
scambiarsi opinioni e fare nuovi progetti si uniscano. Non importa
l'appartenenza politica o l'ideologia, sono stufa di sentire parlare di destra
e sinistra, oggi c'è bisogno di ideali, passione e di produrre una politica di
buon senso che sappia risolvere i problemi del paese. I vari schieramenti ci
hanno portato a questa situazione. Basta!!! Bisogna rivoluzionare il sistema
politico. Bisogna formare un gruppo di moderati che sappia ascoltare la gente,
che sia meno egoista, che faccia politica più per un dovere civico e non per lo
stipendio. Sono impegnata in un consiglio comunale, dedico almeno 30 ore al
mese alla politica, a volte anche di più, tutto questo lo faccio gratuitamente,
eppure non mi lamento. Io credo che per tornare ad essere credibili ci voglia
un partito formato da onesti, modesti e volenterosi. Dico dunque basta ai super
stipendi, ai privilegi, ai rimborsi da favola dei partiti che non si sanno dove
vanno a finire visto che sul territorio noi eletti non abbiamo mai visto un
euro. Rimango dove sono, per me un partito vale l'altro, è solo un grande
contenitore che mi ha dato la possibilità di farmi conoscere, io ho le mie idee
che credo siano condivisibili da tutti, fare politica per il bene della
"polis". Il resto non mi interessa. In molti dei miei colleghi mi
guardano male, per la sinistra nel mio comune sono pericolosa, non ho
collocazione, sono sincera, non prendo ordini da nessuno e quindi vengo
etichettata come "l'antipolitica". No, io non ci sto, credo che l'antipolitica
sia quella portata avanti fino ad oggi dai partiti presenti, la mia è buona
politica, quella fatta tra la gente e soprattutto con la gente. Ecco il vero
problema, ormai la politica viene fatta solo nei salotti e poco "in
piazza", tantomeno sul web che è la più grande piazza in assoluto. Non vi
nascondo che anch'io in questi mesi sono molto confusa, la mia unica certezza è
quella di avere ancora più voglia e passione di prima, credo siano gli elementi
principali per poter ripartire. Per questo, spinta dai numerosi amici che mi
hanno contattato, dandomi il loro supporto importantissimo, ho deciso di creare
una mia associazione, un laboratorio politico di idee aperto a tutti coloro che
hanno voglia di cambiare. Sicuramente un gruppo che si ricollocherà in un'area
"amica" che non so quale sarà visto l'evoluzione politica di questi
ultimi mesi. Avrò un piccolo tesseramento che servirà per mantenere i contatti
con le persone che vorranno aderire. Questo progetto sarà quasi tutto on line,
ma non solo, ogni mese organizzerò dei gruppi d'incontro.Credo che il
contatto con le persone sia fondamentale. Mi aspetto dagli amici proposte o
critiche costruttive per migliorarlo. Ho voglia di fare politica, non di stare
a guardare! Questo progetto nasce da me proprio per questo scopo!
martedì 8 maggio 2012
MOZIONE CONTRO IMU, EQUITALIA e RICHIESTA DI NUOVE FORME PARTECIPATIVE
Al prossimo consiglio
comunale presenterò due mozioni "popolari". Le voglio chiamare così
perchè riguardano proprio la nuova tassa che il "popolo" calenzanese
dovrà sostenere e una proposta per far decidere la cittadinanza sulle scelte
future dei vari lavori pubblici.
Il titolo della prima
mozione è "Fondo Imu e rinuncia del gettito proveniente dalla prima
abitazione". Ci troviamo infatti in una crisi senza precedenti, molte
famiglie sono in difficoltà a causa degli aumenti generalizzati, tantissimi
cittadini hanno difficoltà anche nel lavoro. Tutto questo avviene nel silenzio
totale di una Giunta di sinistra che si è sempre vantata di difendere i più
deboli. Questa tassa è l'ennesima ingiustizia di questo Governo e non è la
soluzione ai problemi di questo paese. Nella mozione chiedo che prima di
chiedere ai cittadini di fare cassa di tasca propria, il Comune dimostri di non
avere nessuna spesa in eccesso, nessuno spreco, nessuna uscita ingiustificata.
Di istituire un fondo grazie all'entrate del 5 per mille versate dai cittadini
a questo Comune o nuove imposte già approvate come ad esempio la tassa di
soggiorno che possa aiutare ed intervenire nelle situazioni più gravi di
impossibilità di pagamento di chi ne farà richiesta (pensionati con la minima,
disoccupati o persone ritenute in seria difficoltà finanziaria). Di valutare un
nuovo metodo di "ipoteca comunale" sull'immobile nei casi di mancato
pagamento per giusta causa. Escludere quindi Equitalia dalla riscossione in
caso di mancato pagamento. Chiedo in ultimo alla Giunta di farsi portavoce
presso il Governo della specifica richiesta di eliminare l'Imu sulla prima
casa, tassa ricordo incostituzionale, reintroducendo questa imposta sulle
fondazioni bancarie oppure trovando le risorse adottando politiche come ad
esempio i costi della politica, l'azzeramento dei rimborsi elettorali ai
partiti o introducendo una patrimoniale sui "grandi" patrimoni.
Ricordo al nostro Sindaco, sottolineo di sinistra e quindi vicino ai ceti più
deboli che non pagare l'Imu è possibile ed è legale ma soprattutto è un dovere
di ogni bravo amministratore, a Pontinvrea un Comune dell'entroterra savonese,
l'imposta odiosa sugli immobili non sarà applicata. Giunta civica, che ha dichiarato
"se serviranno fondi sapremo come fare e sceglieremo strade
alternative". Vorrei chiedere al nostro caro Sindaco "Come si può
chiedere l'imposta ad un pensionato che prende 600 euro al mese o a un
disoccupato magari con un mutuo da pagare proprio sulla casa tassata?". Io
sinceramente non avrei quel coraggio! La seconda mozione è un'idea copiata ad
un comune della lucchesia, Capannori, guidato dal centrosinistra ed è una
proposta per istituire delle assemblee o altre forme partecipative sulla scelta
di investimenti comunali. Istituire quindi un'assemblea aperta a tutti i
cittadini presentando da parte del Comune le varie possibilità di investimenti
e facendo scegliere con un referendum. Mi sembra un passo importante verso un
futuro amministrativo sempre più "civico" e meno politico!
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