Finalmente tutti i nodi vengono al pettine, ci siamo, è
l’ora della verità, il famoso complotto non è più così segreto. Ora capisco
molte cose, mi chiedevo infatti come mai la sinistra e in modo particolare il
Pd, difendesse la politica di Monti e l’Europa, non mi tornava e invece oggi è
tutto più chiaro, la causa delle nostre sofferenze ha un nome e cognome, oppure
un soprannome “Mortadella”. Ve lo ricordate il grande professore che andava in
bicicletta e dopo aver perso le politiche del 2008 dichiarò di volersi ritirare
a fare il nonno? Proprio lui, Romano Prodi!!E’ infatti scoppiata un’enorme
polemica in Europa, il settimanale tedesco “Der Spiegel” ha rivelato, carte
alla mano che l’Italia non aveva i conti in regola per entrare nell’euro e che allora
il cancelliere tedesco Helmut Kohl ne era consapevole ma per motivi di
opportunità politica non si mise di traverso. L’Italia infatti nel corso del
1997 propose per due volte all’Europa di riunire la partenza dell’euro, ma la
Germania rifiutò. Alla fine con una combinazione di trucchi e di circostanze
fortunate, gli italiani riuscirono sul piano formale a rispettare i criteri di
Maastricht. Fu introdotta la “tassa per l’Europa”, con il risultato che il
deficit di bilancio scese in misura corrispondente. Secondo lo storico Hans
Woller al momento di entrare nell’euro l’Italia era “sull’orlo della bancarotta
finanziaria” . Gli esperti statistici dell’UE in seguito non accettarono questi
trucchi, anche l’Olanda protestò con Kohl, ma tutto fu messo a tacere perché la
Francia senza l’Italia avrebbe rifiutato l’ingresso nell’Euro. Dunque è
chiarissimo, tutti sapevano che i numeri erano truccati e che una forte
riduzione del debito pubblico era la premessa per entrare nell’Euro, nessuno si
preoccupò, l’ex Ministro Ciampi assicurò all’Europa un cammino virtuoso
promettendo per il 2010 la riduzione del 60% del debito pubblico, sapeva bene
che non sarebbe stato possibile. In questi ultimi anni ho ascoltato da una
sinistra “ipocrita” e “disfattista” le solite lamentele, “Berlusconi ha portato
l’Italia al fallimento”, ci vuole un bel coraggio a fare simili dichiarazioni! Pur
riconoscendo che Silvio abbia fatto degli errori, oggi posso dire che è stato
quello che ne ha fatti di meno, l’unico suo difetto è stato quello di aver
fatto troppe promesse che non è riuscito a mantenere grazie a tutti quei
traditori che si è messo accanto. Ieri ha infatti dichiarato che si ritira, ha
fallito, non è riuscito a fare la politica che voleva, è deluso e amareggiato
da tutto. Come non capirlo! Dunque è bene finalmente dare a “Cesare quel che è
di Cesare” e cioè la responsabilità di un fallimento di un paese grazie ad un’operazione
truccata per un progetto che non ci potevamo permettere e che da prima ci
avrebbe fatto sognare e successivamente piangere. Stessa storia per la Grecia,
ed oggi ne vediamo le conseguenze. La Danimarca invece, non accettò di entrare in
Europa, i primi anni sono stati difficili per lei, ma ora gode di una situazione economica
finanziaria di tutto rispetto. Sono sempre stata euroscettica ed oggi lo sono
ancora di più, avevo ragione nei mesi scorsi a gridare allo scandalo! I
sacrifici chiesti da Monti agli italiani non serviranno a niente se non ad
aumentare una lunga agonia che comunque
ci porterà ad un fallimento certo o ad un impoverimento drammatico. A mio
avviso è meglio patire prima ma riuscire a dare un futuro a questo paese, finchè
rimarremo in Europa è chiaro che non ci sarà. Se la colpa di tutto questa
manovra, non è del centrodestra, mi chiedo oggi perché Alfano si ostina a voler
appoggiare Monti e l’Europa? E’ un suicidio politico, bisogna invece invertire
la marcia. In futuro non ci sarà più destra e sinistra, ma Europa e anti
Europa, queste saranno le due parti politiche che si confronteranno davanti
agli elettori. Visto l’elezioni della
Grecia e la Francia, la politica che vincerà è scontata!!! Caro
segretario Alfano, ci rifletta, è l’ora di staccare la spina!!!
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