giovedì 22 novembre 2012

Rimarrò nel gruppo con qualche perplessità

Rimango nel gruppo Pdl perché per ora ho ottenuto quello che volevo e cioè la
presenza del partito sul territorio visto che non si vedeva da un anno.
La nomina di Manola Aiazzi non mi soddisfa, avrei preferito una persona senza
altri incarichi di partito ma il coordinamento si e' imposto e secondo me ha
sbagliato. E' strana la vita, io faccio ogni giorno politica a Sesto
Fiorentino, del resto ero candidata in Provincia nel collegio di Sesto, faccio
parte di una comunità cristiana molto importante e negli ultimi giorni sono
stata vicina alla vicenda della Richard Ginori. Eppure i miei colleghi di
partito di Sesto non li ho mai visti. Meno che mai il consigliere Aiazzi,
magari lei darà una mano a Calenzano ed io l'aiutero' a Sesto Fiorentino visto
le dimissioni dell'amico Giachetti! Anzi, visto che io sono da sempre una
provocatrice, al prossimo Consiglio Comunale proporro' l'unione dei due comuni.
Già l'unione e' politica, perché non farla anche istituzionale? Il vice
commissario e' stato scelto da me, condiviso con Nascosti e ne sono fiera
perché e' un uomo preparato e già conosciuto a Calenzano, da mesi mi aiuta
nella mia attività politica e lo ringrazio. Sono sicura che saremo una buona
squadra. Rimango ovviamente libera di fare le mie scelte e la mia politica
all'interno del Consiglio Comunale . Nell'augurare buon lavoro a tutti voglio
ringraziare anche il consigliere Gandola di Campi per i suoi auguri a
Calenzano, credo pero' che vista la situazione politica di Campi e le future
elezioni amministrative, ne abbia più bisogno lui. Saluto l' amico Giachetti
che ho anche sentito telefonicamente, la sua scelta addolora anche me visto che
avevo una grande stima di lui. 

Lettera Metropoli

Sono trascorsi undici mesi da quando i miei ex colleghi del Pdl hanno lasciato
il gruppo consiliare che si era costituito dopo le elezioni amministrative del
2009. In verità il partito non e' mai esistito, e' sempre stato un semplice
comitato elettorale o ancora peggio un gruppo di affaristi che poco, a mio
avviso, hanno a che fare con la politica. In questi mesi ho fatto di tutto per
cambiare la situazione, per cercare di sensibilizzare anche con forti
provocazioni e critiche, la classe dirigente del Pdl. Non ci sono riuscita, a
Calenzano nell'ultimo anno i coordinatori provinciali, non ci sono mai stati.
Sono rimasta sola a rappresentare il Pdl in Consiglio Comunale sperando in un
forte cambiamento che non c'e' stato e dubito che ci sara'. Sono in possesso
della tessera del Pdl, l'avevo presa perche' mi erano stati promessi i famosi
congressi, mai avvenuti almeno a livello locale. Oggi il Pdl a Calenzano e'
rappresentato solo da me, non esiste coordinamento, coordinatore e neanche un
commissario. Non mi risulta che nessuno di quel gruppo che e' uscito, abbia
tradito, alcuni sono ancora tesserati, nessuno e' andato in altri partiti e
neanche in maggioranza, la verità e' che non abbiamo più' il coraggio di
rappresentare il partito in Consiglio Comunale. Il perché e' ormai chiaro a
tutti, a livello nazionale, il Pdl e' in maggioranza con il Pd, approva
politiche che a livello locale noi dell'opposizione non possiamo appoggiare. Mi
viene in mente ad esempio l'Imu, nel 2008 ho fatto dei gazebo nelle piazze dove
chiedevo il voto ai cittadini promettendo in cambio da parte del mio partito,
l'abolizione dell'Ici e la diminuzione delle tasse. Come posso oggi votare a
favore con il Pd, l'introduzione dell'Imu? Se continuassi a rappresentare il
Pdl in Consiglio potrei chiedere un assessorato! Non sono io ad aver cambiato
idea, e' il partito ad avermi tradito. Io ci ho messo la faccia e con impegno,
passione e forza, ho cercato di svolgere in questi anni il mio dovere di
Consigliere di controllo e opposizione. Oggi non posso più farlo, trovo
incoerente rimanere nel gruppo Pdl e votare contro le scelte del nazionale.
Sono una donna di centrodestra e non me ne vergogno, sono contro l'Imu e la
patrimoniale ma se dovessi scegliere tra le due, preferirei chiedere un
sacrificio ai più ricchi e non alla classe medio-bassa. Questa politica non mi
rappresenta piu', non esco dal Pdl perché non sono io ad aver tradito o aver
cambiato idea, lascio la scelta al partito, se davvero esiste, di cacciarmi,
non lo ha fatto con gli altri, vedremo se lo fara' con me. La mia e' una sfida,
una provocazione. Al prossimo Consiglio Comunale, usciro' dal gruppo del Pdl ed
entrero' in quello di Settimelli e Raspanti. Ho chiesto ai miei ex colleghi
se volevano rientrare al mio posto, la risposta e' stata negativa e conferma la
mia tesi, lo scorso anno non hanno lasciato il gruppo a causa delle mie
proteste, come qualcuno aveva malignato, ma per colpa dell'appoggio del partito
al Governo tecnico.Avrei molto da raccontare, forse dichiarazioni anche troppo
cattive, mi auguro di arrivare ad un accordo con il Pdl pacifico e costruttivo.
La mia libertà in consiglio mi permetterà di cominciare a costruire un nuovo
movimento veramente liberale, quello promesso da Silvio Berlusconi e mai
portato avanti. In questi mesi ho avuto anche da discutere con alcuni dirigenti
a causa del mio appoggio alle primarie di Matteo Renzi. Il Pd locale non mi
permetterà di votare, ma nessuno mi impedirà di aiutare questo giovane
rappresentante che come me ha il coraggio di ribellarsi e di dire che questa
classe politica ha fallito e che per il bene del paese c'e' la necessita' di un
cambiamento totale. Ricordo che Pd e Pdl a Roma sono maggioranza, quindi per il
bene del paese si può abbandonare le vecchie ideologie.Non vedo perché io non
possa appoggiare un candidato di un altro partito che mi propone una politica
nuova che possa pensare meno alle poltrone e più ai problemi della gente e del
territorio. Per il bene dell'Italia, in futuro, non rappresenterò più un
partito in base all'ideologia che mi propone ma secondo il programma e il
rinnovamento che saprà fare. Questo paese ha bisogno di nuove idee per uscire
dalla crisi, non credo che questa novità possa essere rappresentata da chi ci
ha portato al declino, quindi tutti coloro, maggioranza e opposizione che hanno
negli ultimi 20 anni, rappresentato il Governo e il Parlamento italiano.

La mia lettera di dimissioni poi ritirate


Dopo un anno di appelli fatti al coordinamento provinciale, nessuno si è interessato della drammatica situazione del partito a Calenzano. Questo Comune è stato abbandonato non solo dai coordinatori comunali e dai quattro consiglieri usciti dal gruppo consiliare, ma dal partito stesso che non ha interesse a ricostruire qualcosa. In un anno, ripeto, non ho visto nessuno. Più volte ai vari incontri regionali ho sollecitato i coordinatori ad intervenire, ma non ho avuto nessun riscontro. Ho preso la tessera del Pdl lo scorso anno, quella che mi avrebbe permesso di partecipare ai congressi, purtroppo non li ho visti. Credo che anche i miei ex colleghi, siano ancora nel Pdl, non mi risulta che nessuno abbia dato le dimissioni. Rimanere unica rappresentante del gruppo del Popolo della Libertà, non ha più senso. Non solo sono rimasta sola, ma non posso condividere le scelte politiche a livello nazionale del Pdl. Ad esempio, sull’Imu, io e gli altri consiglieri di minoranza, abbiamo protestato e votato contro, i nostri Onorevoli colleghi a Roma, hanno tradito il loro programma e hanno votato a favore. Oggi se volessi essere coerente con le politiche fatte a livello nazionale dal mio partito, dovrei chiedere al Sindaco Biagioli, un assessorato, visto che Pd e Pdl rappresentano la maggioranza. Per essere più credibile davanti ai miei elettori di centrodestra che ricordo hanno votato il Pdl alle politiche del 2008 e alle amministrative del 2009 perché questo partito prometteva l’abolizione dell’Ici e meno tasse, preferisco agire da sola almeno a livello consiliare. Praticamente, per gli stessi motivi dei miei ex colleghi di partito usciti lo scorso anno, anche io oggi esco dal gruppo consiliare del Popolo della Libertà dove fino ad oggi sono stata l’unica rappresentante e quindi Capogruppo. Mi unisco al gruppo della “ Libertà “ dei miei ex colleghi, Settimelli e Raspanti. Per correttezza ho anche chiesto ai fuoriusciti, se avevano intenzione di tornare per permettere al Pdl di non scomparire dal Consiglio Comunale, la risposta è stata negativa. Evidentemente, come qualcuno aveva malignato, i quattro ex rappresentanti del Pdl, non se ne erano andati dal gruppo per colpa mia, ma per gli stessi motivi che portano me oggi ad uscire. La mia è una sfida, una provocazione, una scelta difficile e sofferta ma obbligata dalla situazione politica presente. Io rimango delle mie idee, non ho tradito i miei principi e continuerò a svolgere il mio ruolo di minoranza e di controllo. E’ il Pdl ad essere cambiato e ad averci tradito e abbandonato a livello locale. Un anno di silenzio non è accettabile. Non uscirò quindi dal partito ma solo dal gruppo, ora sara’ lo stesso partito a dover intervenire, sempre che ne abbia voglia o esista ancora. Ricordo ai coordinatori che i rappresentanti del centrodestra sul territorio siamo noi eletti, se vorranno in futuro ricostruire qualcosa, ci dovranno ascoltare e non prenderci in giro come hanno fatto fino ad oggi. Nel prossimo Consiglio Comunale, darò comunicazione della mia uscita.

lunedì 19 novembre 2012

La mia lettera al coordinatore provinciale del Pdl. Ora basta con questo teatrino politico!!! Vogliamo dei veri congressi, altro che primarie!

Dopo l'annuncio di ieri della mia uscita al prossimo consiglio comunale, il coordinatore provinciale Nicola Nascosti finalmente si e' svegliato e in una triste riunione ieri sera a Sesto Fiorentino, dove sono stata invitata a partecipare, per vendetta, ha nominato dall 'alto un estraneo a Calenzano come commissario del Pdl. Ho subito provveduto ad informare i vari iscritti e da parte loro non c'e' la minima intenzione di far parte a questo teatrino politico che va avanti da mesi. Lo scorso anno il partito ci aveva chiesto di tesserarci per poter svolgere i vari congressi comunali, provinciali, regionali e nazionali. Abbiamo solo visto una specie di congresso provinciale dove gli stessi coordinatori si sono riproposti. Nient'altro altro, ovvero, a Firenze e in altre grandi città regionali si sono svolti anche quelli comunali, ma sul nostro territorio il partito ha preferito non farli. Mi chiedo, perché? L'ennesima presa di giro. Se il partito intende fare la guerra, verra' accontentato. Voglio ricordare che nel 2009 sono stata io a raccogliere le firme per presentare la lista del Pdl in Comune, anzi, voglio dire di più, il partito e lo stesso Nicola Nascosti, mi chiese di prendere anche le firme della Lega Nord per mantenere un buon rapporto con il partito allora alleato di governo. In una settimana, ho raccolto 200 firme porta a porta e il ringraziamento oggi di Nicola Nascosti, dopo tre anni di lavoro come consigliere e Capogruppo del Pdl, e' quello di nominare dall'alto uno strano commissario neanche di Calenzano. Io non ho parole, perché il coordinatore provinciale non ha mai convocato una riunione in questo ultimo anno a Calenzano? E perche' oggi invece di organizzare un minimo congresso, tra l'altro promesso lo scorso anno, ha preferito usare sistemi antidemocratici e nominare un estraneo? Si predica bene e si razzola male, si apre da domani un confronto sulle primarie e poi si cerca di creare una dittatura in un comune dove nessuno di fatto litiga, ma dove e' necessario ricostruire il partito e cercare di chiamare dei nuovi soggetti di Calenzano. Ieri sera a quella riunione anomala visto che meta' partito mancava a causa di una spaccatura, il coordinatore provinciale ha annunciato che il nuovo commissario a Calenzano sarà la sig. Aiazzi. Colei che oggi ricopre due incarichi istituzionali, in consiglio comunale a Sesto Fiorentino e in Provincia. Ci viene dunque imposto un commissario che già non a tempo per gestire le problematiche legate al suo territorio e al partito in crisi, figuriamoci se può venire a costruire un qualcosa di buono a Calenzano. Della serie lasciamo fare i nostri guai e occupiamoci di quelli degli altri. Assurdo! Ognuno faccia bene politica sul proprio territorio, a farne troppe si rischia di fare solo danni. Dunque, visto che il coordinatore provinciale dopo le mie minacce mi sfida, accetto volentieri, rimango nel gruppo e mi diverto, anzi, faro' una protesta in piazza per chiedere al Pdl dei regolari congressi come aveva promesso. Sarà mia premura candidarmi. O forse Nascosti ha paura della vera democrazia? Mi auguro di no, altrimenti non si sarebbe più credibili per le prossime primarie. O Nascosti accetta la mia proposta o giuro che inizio una guerra politica senza fine, finche' non avrò ottenuto un regolare congresso, rimarrò nel gruppo del Pdl e voterò a favore con la maggioranza specificando che il mio voto e' per protesta verso il coordinamento provinciale. Nessuno mi può dire che sono incoerente visto che a livello nazionale  Pd e Pdl, sono in maggioranza e votano la fiducia allo stesso Governo. La verità e' che in questo paese il Pd e il Pdl sono ormai la stessa zuppa, la vera sinistra e destra sono solo ricordi, nessuno ha il coraggio di dirlo perché questo giochino ha fatto comodo ai due grandi partiti per essere eletti. Chi fa parte del gioco come me, lo ha capito da tempo. A Natale ho protestato contro Monti, sarebbe stato invece utile, farlo contro il mio stesso partito e il Pd che sono i veri responsabili del declino di questo paese. La politica di Monti non mi piace, ma e' purtroppo l'unica medicina amara che potrà curare questo paese. Oggi, in questo panorama politico allucinante, uno dei pochi personaggi politici seri e coerenti, e' propri quel banchiere che io ho sempre avuto difficoltà ad eccettare come Presidente perché non eletto dal popolo. Vedremo in futuro, intanto continuo la mia rivoluzione dentro il partito. Nascosti voleva fregarmi, non c'è riuscito, ha rivelato il proprio piano troppo presto! Ora ne pagherà le conseguenze. Sono disposta a tutto ma non a mettere il mio lavoro di anni, in mano ad estranei non residenti nel mio comune, e' vergognoso che il Pdl provinciale non abbia un rappresentante calenzanese da proporre, quando dico che il Pdl non esiste, intendo proprio questo. Ha abbandonato il territorio che ora e' politicamente gestito da singole persone e non dal partito. Questa storia deve cambiare ed io mi impegnerò affinché ci possa essere sul mio territorio dei rappresentanti validi e non dei servi di partito.

giovedì 8 novembre 2012

LA DEMOCRAZIA HA FALLITO! LA RICETTA DI MUSSOLINI!

A tutti i banchieri, a tutti quei falsi politici e a chi spera in futuro di andare a governare l'Italia, voglio ricordare la ricetta di MUSSOLINI che salvo' il nostro paese dalla crisi.
" Nel 1934 gli inasprimenti fiscali raggiunsero il picco. A quel punto il Duce disse "Basta, la pressione fiscale e' giunta al suo limite estremo e bisogna lasciare per un po' di tempo assolutamente tranquillo il contribuente italiano e, se sarà possibile, bisognerà alleggerirlo, perché non ce lo troviamo schiacciato e defunto sotto il pesante fardello". Rexford Tugwell,  l'uomo più di sinistra dell'amministrazione americana, pur collocandosi ideologicamente agli antipodi del fascismo, riconobbe che il regime aveva ricostruito l'Italia "materialmente e in modo sistematico". Non sono fascista, mi hanno sempre raccontato, quei bravi professori di sinistra, che il fascismo e' stato il "male" dell'Italia e Mussolini il "diavolo". Oggi devo pero' ammettere, davanti a questo declino e dittatura finanziaria che il fascismo e' stata la macchina sociale più efficiente che io abbia mai studiato, sarebbe curioso riparlare con quei professoroni per sentire cosa, in questa situazione drammatica, avrebbero da dirmi. Per non parlare di quei curiosi personaggi democratici che governano la mia rossa Regione Toscana che ogni mese aumentano le tasse e diminuiscono i servizi o li peggiorano. Le loro bellissime feste della liberazione, i magnifici musei della Resistenza, pagati con i nostri soldi, per continuare questo assurdo teatrino mediatico contro il fascismo in difesa dei partigiani. Il fascismo e' certamente un'esperienza passata con tanti errori commessi ma altrettanti meriti che solo gli ignoranti non possono riconoscere. Negli anni 70 in molti volevano difendere questo grande patrimonio di risorse e di cultura invidiata persino dai nemici esteri. Tutto questo e' stato negato, dai grandi uomini di sinistra come D'Alema, interessava parlare solo del fascismo dal 1939 in poi, volevano ricordare soltanto gli anni di guerra e non un ventennio di storia italiana di tutto rispetto. Da liberale voglio pero' mettere le mani avanti, Mussolini creo' una dittatura, le leggi razziali, le repressione ideologica, il confino ai dissidenti e l'alleanza con i nazisti. Queste cose non si possono dimenticare. Anche Hitler ha rimesso in piedi un paese in ginocchio aggredito dall'inflazione e dalla povertà, ha costruito scuole, strade eccetera. E come dimenticare Stalin nel suo programma quinquennale che ha trasformato la Russia da un' enorme fattoria ad una potenza industriale e militare efficientissima in tempi brevi. E Mao? A lui vengono attribuiti i meriti di aver unificato la Cina e di averla liberata dalla dominazione straniera. Mussolini, Hitler, Mao, Stalin hanno fatto molto per i loro paesi, hanno pero' usato metodi illegali, immorali e dittatoriali. Con la violenza, la prepotenza e la discriminazione si ottiene subito, ma sono metodi sbagliati. Un grande uomo come Mandela diceva che non c'e nessuna strada facile per la libertà, ma oggi numerosi dubbi penso siano legittimi. Mussolini e' stato un dittatore ma e' morto povero economicamente al contrario dei politici di oggi o ancora peggio di questi banchieri che senza consenso popolare, sono andati a ricoprire ruoli di governo. Non mi sembrano persone molto democratiche e soprattutto, forse e' un mio limite, non mi pare che siano interessati a fare il bene degli italiani, ma delle loro amiche banche. Mi chiedo, non si potrebbe imparare dalla storia e non ripetere gli stessi errori, cercando di copiare il buono del passato? Sembra proprio di no, forse perché il mondo e' cambiato e ogni periodo storico propone problemi simili ma non risolvibili con le solite ricette. I problemi piu' grandi oggi sono la crisi economica, il debito pubblico dei vari paesi, eccetera, problemi simili al secolo scorso. Tranne uno che e' iniziato alla fine del ventesimo secolo ed oggi sta crescendo in maniera preoccupante, la globalizzazione. Tanto ci sarebbe da dire su questo fenomeno, ma quel che mi preme sottolineare e' quali saranno i suoi effetti. Brevemente ricordo che la globalizzazione all'inizio per noi e' stata una fortuna, ora invece si e' trasformata in un incubo. Non siamo riusciti a governarla ed oggi ci sta rovinando. Con la globalizzazione tutti gli uomini di ogni continente hanno cercato di "globalizzarsi", cioè di vivere e assomigliare a quei paesi più industrializzati e benestanti. Ma davvero possiamo pensare ad un mondo senza guerre e democratico che possa far star bene tutti? Impossibile. Sarebbe interessante chiedere al professor Mario Monti se nel mondo ci sono le risorse sufficienti a tutti per i prossimi 50 anni. La risposta e' scontata. Ecco spiegata la crisi che stiamo affrontando. Le guerre nel futuro avranno un unico scopo, ridurre le risorse a più persone possibili, oppure eliminare direttamente le persone, cosa che in democrazia non e' prevista! Quindi cari italiani le strade sono due, o diminuire drasticamente il nostro stile di vita o fare una guerra. La democrazia vive e cresce nel benessere non in poverta'!!!

lunedì 5 novembre 2012

LA PEGGIOR SINISTRA

A Calenzano i soldi sono finiti ma l'ipocrisia della sinistra continua. Devo dire che nel consiglio comunale di ieri, c'e' stata piu' unita' da parte dell'opposizione che della maggioranza. La prima infatti ha votato compatta su tutti i punti mentre la seconda si e' divisa sulla mozione della Simonetti. Ormai la maggioranza e' politicamente morta, e' un disco rotto che continua a dire che mancano le risorse praticamente per tutto e sarà sempre peggio. Fino allo scorso anno se la prendevano con Berlusconi ed erano tutti contenti, adesso non sanno più che fare, il loro partito appoggia un Governo di banchieri che taglia e che dovrà ridurre la spesa pubblica. Ricordo le grandi litigate per i tagli del Governo Berlusconi, tutti in piazza, compresi i sindacati. I Sindaci in mutande e le donne con le pentole, dove sono finiti? Sembra che ora tutto vada bene ma la verità e' un'altra ed e' drammatica ma nessun ha interesse a dirla perché politicamente controproducente. Questo e' una maggioranza strana, vengono tagliati i sussidiari alle scuole elementari ma vengono spesi soldi per inaugurare un'università con concerti, buffet e fuochi d'artificio, ci sono buche pericolose in varie strade del comune ma si preferisce asfaltare davanti all'universita' per non fare brutta figura con la stampa. Qualcuno critica l'opposizione per non essere interessata al grande progetto di Dietro Poggio e accusa i consiglieri di minoranza di non partecipare in commissione ma non dice la verità e cioè che quel progetto e' l'ennesimo slogan per farsi grande, del resto la campagna elettorale e' vicina! Ma non dice soprattutto che l'opposizione e' andata via all'ultima commissione perché presa in giro visto che e' rimasta ad aspettare mezz'ora fuori del comune nuovo perché la dottoressa si era scordata di aprirci. E questi signori hanno il coraggio di venire a criticare noi? Ci vuole una bella faccia tosta anche perché ricordo che l'opposizione oltre che a replicare ad ogni punto all'ordine del giorno, ha presentato mozioni, interpellanze e interrogazioni, la maggioranza invece non ha portato niente in consiglio, solo Giannelli dell'Idv un'interpellanza.Visto che loro sono in 15 e noi in 5, mi sembra che qualcuno le grandi lezioni di politica, le dovrebbe rivolgere al suo partito e non certamente alla minoranza.