giovedì 22 novembre 2012

Lettera Metropoli

Sono trascorsi undici mesi da quando i miei ex colleghi del Pdl hanno lasciato
il gruppo consiliare che si era costituito dopo le elezioni amministrative del
2009. In verità il partito non e' mai esistito, e' sempre stato un semplice
comitato elettorale o ancora peggio un gruppo di affaristi che poco, a mio
avviso, hanno a che fare con la politica. In questi mesi ho fatto di tutto per
cambiare la situazione, per cercare di sensibilizzare anche con forti
provocazioni e critiche, la classe dirigente del Pdl. Non ci sono riuscita, a
Calenzano nell'ultimo anno i coordinatori provinciali, non ci sono mai stati.
Sono rimasta sola a rappresentare il Pdl in Consiglio Comunale sperando in un
forte cambiamento che non c'e' stato e dubito che ci sara'. Sono in possesso
della tessera del Pdl, l'avevo presa perche' mi erano stati promessi i famosi
congressi, mai avvenuti almeno a livello locale. Oggi il Pdl a Calenzano e'
rappresentato solo da me, non esiste coordinamento, coordinatore e neanche un
commissario. Non mi risulta che nessuno di quel gruppo che e' uscito, abbia
tradito, alcuni sono ancora tesserati, nessuno e' andato in altri partiti e
neanche in maggioranza, la verità e' che non abbiamo più' il coraggio di
rappresentare il partito in Consiglio Comunale. Il perché e' ormai chiaro a
tutti, a livello nazionale, il Pdl e' in maggioranza con il Pd, approva
politiche che a livello locale noi dell'opposizione non possiamo appoggiare. Mi
viene in mente ad esempio l'Imu, nel 2008 ho fatto dei gazebo nelle piazze dove
chiedevo il voto ai cittadini promettendo in cambio da parte del mio partito,
l'abolizione dell'Ici e la diminuzione delle tasse. Come posso oggi votare a
favore con il Pd, l'introduzione dell'Imu? Se continuassi a rappresentare il
Pdl in Consiglio potrei chiedere un assessorato! Non sono io ad aver cambiato
idea, e' il partito ad avermi tradito. Io ci ho messo la faccia e con impegno,
passione e forza, ho cercato di svolgere in questi anni il mio dovere di
Consigliere di controllo e opposizione. Oggi non posso più farlo, trovo
incoerente rimanere nel gruppo Pdl e votare contro le scelte del nazionale.
Sono una donna di centrodestra e non me ne vergogno, sono contro l'Imu e la
patrimoniale ma se dovessi scegliere tra le due, preferirei chiedere un
sacrificio ai più ricchi e non alla classe medio-bassa. Questa politica non mi
rappresenta piu', non esco dal Pdl perché non sono io ad aver tradito o aver
cambiato idea, lascio la scelta al partito, se davvero esiste, di cacciarmi,
non lo ha fatto con gli altri, vedremo se lo fara' con me. La mia e' una sfida,
una provocazione. Al prossimo Consiglio Comunale, usciro' dal gruppo del Pdl ed
entrero' in quello di Settimelli e Raspanti. Ho chiesto ai miei ex colleghi
se volevano rientrare al mio posto, la risposta e' stata negativa e conferma la
mia tesi, lo scorso anno non hanno lasciato il gruppo a causa delle mie
proteste, come qualcuno aveva malignato, ma per colpa dell'appoggio del partito
al Governo tecnico.Avrei molto da raccontare, forse dichiarazioni anche troppo
cattive, mi auguro di arrivare ad un accordo con il Pdl pacifico e costruttivo.
La mia libertà in consiglio mi permetterà di cominciare a costruire un nuovo
movimento veramente liberale, quello promesso da Silvio Berlusconi e mai
portato avanti. In questi mesi ho avuto anche da discutere con alcuni dirigenti
a causa del mio appoggio alle primarie di Matteo Renzi. Il Pd locale non mi
permetterà di votare, ma nessuno mi impedirà di aiutare questo giovane
rappresentante che come me ha il coraggio di ribellarsi e di dire che questa
classe politica ha fallito e che per il bene del paese c'e' la necessita' di un
cambiamento totale. Ricordo che Pd e Pdl a Roma sono maggioranza, quindi per il
bene del paese si può abbandonare le vecchie ideologie.Non vedo perché io non
possa appoggiare un candidato di un altro partito che mi propone una politica
nuova che possa pensare meno alle poltrone e più ai problemi della gente e del
territorio. Per il bene dell'Italia, in futuro, non rappresenterò più un
partito in base all'ideologia che mi propone ma secondo il programma e il
rinnovamento che saprà fare. Questo paese ha bisogno di nuove idee per uscire
dalla crisi, non credo che questa novità possa essere rappresentata da chi ci
ha portato al declino, quindi tutti coloro, maggioranza e opposizione che hanno
negli ultimi 20 anni, rappresentato il Governo e il Parlamento italiano.

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