giovedì 8 novembre 2012

LA DEMOCRAZIA HA FALLITO! LA RICETTA DI MUSSOLINI!

A tutti i banchieri, a tutti quei falsi politici e a chi spera in futuro di andare a governare l'Italia, voglio ricordare la ricetta di MUSSOLINI che salvo' il nostro paese dalla crisi.
" Nel 1934 gli inasprimenti fiscali raggiunsero il picco. A quel punto il Duce disse "Basta, la pressione fiscale e' giunta al suo limite estremo e bisogna lasciare per un po' di tempo assolutamente tranquillo il contribuente italiano e, se sarà possibile, bisognerà alleggerirlo, perché non ce lo troviamo schiacciato e defunto sotto il pesante fardello". Rexford Tugwell,  l'uomo più di sinistra dell'amministrazione americana, pur collocandosi ideologicamente agli antipodi del fascismo, riconobbe che il regime aveva ricostruito l'Italia "materialmente e in modo sistematico". Non sono fascista, mi hanno sempre raccontato, quei bravi professori di sinistra, che il fascismo e' stato il "male" dell'Italia e Mussolini il "diavolo". Oggi devo pero' ammettere, davanti a questo declino e dittatura finanziaria che il fascismo e' stata la macchina sociale più efficiente che io abbia mai studiato, sarebbe curioso riparlare con quei professoroni per sentire cosa, in questa situazione drammatica, avrebbero da dirmi. Per non parlare di quei curiosi personaggi democratici che governano la mia rossa Regione Toscana che ogni mese aumentano le tasse e diminuiscono i servizi o li peggiorano. Le loro bellissime feste della liberazione, i magnifici musei della Resistenza, pagati con i nostri soldi, per continuare questo assurdo teatrino mediatico contro il fascismo in difesa dei partigiani. Il fascismo e' certamente un'esperienza passata con tanti errori commessi ma altrettanti meriti che solo gli ignoranti non possono riconoscere. Negli anni 70 in molti volevano difendere questo grande patrimonio di risorse e di cultura invidiata persino dai nemici esteri. Tutto questo e' stato negato, dai grandi uomini di sinistra come D'Alema, interessava parlare solo del fascismo dal 1939 in poi, volevano ricordare soltanto gli anni di guerra e non un ventennio di storia italiana di tutto rispetto. Da liberale voglio pero' mettere le mani avanti, Mussolini creo' una dittatura, le leggi razziali, le repressione ideologica, il confino ai dissidenti e l'alleanza con i nazisti. Queste cose non si possono dimenticare. Anche Hitler ha rimesso in piedi un paese in ginocchio aggredito dall'inflazione e dalla povertà, ha costruito scuole, strade eccetera. E come dimenticare Stalin nel suo programma quinquennale che ha trasformato la Russia da un' enorme fattoria ad una potenza industriale e militare efficientissima in tempi brevi. E Mao? A lui vengono attribuiti i meriti di aver unificato la Cina e di averla liberata dalla dominazione straniera. Mussolini, Hitler, Mao, Stalin hanno fatto molto per i loro paesi, hanno pero' usato metodi illegali, immorali e dittatoriali. Con la violenza, la prepotenza e la discriminazione si ottiene subito, ma sono metodi sbagliati. Un grande uomo come Mandela diceva che non c'e nessuna strada facile per la libertà, ma oggi numerosi dubbi penso siano legittimi. Mussolini e' stato un dittatore ma e' morto povero economicamente al contrario dei politici di oggi o ancora peggio di questi banchieri che senza consenso popolare, sono andati a ricoprire ruoli di governo. Non mi sembrano persone molto democratiche e soprattutto, forse e' un mio limite, non mi pare che siano interessati a fare il bene degli italiani, ma delle loro amiche banche. Mi chiedo, non si potrebbe imparare dalla storia e non ripetere gli stessi errori, cercando di copiare il buono del passato? Sembra proprio di no, forse perché il mondo e' cambiato e ogni periodo storico propone problemi simili ma non risolvibili con le solite ricette. I problemi piu' grandi oggi sono la crisi economica, il debito pubblico dei vari paesi, eccetera, problemi simili al secolo scorso. Tranne uno che e' iniziato alla fine del ventesimo secolo ed oggi sta crescendo in maniera preoccupante, la globalizzazione. Tanto ci sarebbe da dire su questo fenomeno, ma quel che mi preme sottolineare e' quali saranno i suoi effetti. Brevemente ricordo che la globalizzazione all'inizio per noi e' stata una fortuna, ora invece si e' trasformata in un incubo. Non siamo riusciti a governarla ed oggi ci sta rovinando. Con la globalizzazione tutti gli uomini di ogni continente hanno cercato di "globalizzarsi", cioè di vivere e assomigliare a quei paesi più industrializzati e benestanti. Ma davvero possiamo pensare ad un mondo senza guerre e democratico che possa far star bene tutti? Impossibile. Sarebbe interessante chiedere al professor Mario Monti se nel mondo ci sono le risorse sufficienti a tutti per i prossimi 50 anni. La risposta e' scontata. Ecco spiegata la crisi che stiamo affrontando. Le guerre nel futuro avranno un unico scopo, ridurre le risorse a più persone possibili, oppure eliminare direttamente le persone, cosa che in democrazia non e' prevista! Quindi cari italiani le strade sono due, o diminuire drasticamente il nostro stile di vita o fare una guerra. La democrazia vive e cresce nel benessere non in poverta'!!!

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