sabato 20 novembre 2010

MANIFESTAZIONE PDL

Il coordinamento provinciale del Pdl ha iniziato da Calenzano un progetto politico per dimostrare agli elettori che il partito c
In ogni Comune della provincia si svolgeranno manifestazioni ed incontri per parlare dei problemi del territorio e per spiegare ai cittadini il lavoro fatto fino ad ora dal Governo nazionale.
Nel corso di queste manifestazioni sarà distribuito il libro del "buon Governo" e sarà possibile fare il tesseramento.
Nonostante fosse, questa di Calenzano, la prima manifestazione e per motivi organizzativi anche poco pubblicizzata, tutto il Pdl è soddisfatto visto che c'è stata una buona partecipazione.
Tutti i consiglieri comunali e i coordinatori del Pdl hanno parlato dei tanti problemi di questo territorio dovuti molto spesso ad una politica sbagliata che non è attenta alle richieste dei cittadini e delle piccole e medie imprese che in questo periodo soffrono per la crisi economica.
Nei prossimi mesi continueranno queste manifestazioni, una delle più importanti si svolgerà nel Comune di Campi Bisenzio.
 
La portavoce del gruppo Pdl - Monica Castro Pivetta
'è ed è vicino ai cittadini.

DUE MOZIONI PER IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE

Al prossimo consiglio comunale presenter
La prima sarà sulla "zona franca" (zona per facilitare e incentivare le aziende che investono sul nostro territorio grazie all'esenzione di Ici e Tarsu per almeno tre anni) che ho già promosso come sindacalista e che proporrò successivamente al coordinamento provinciale.
La seconda è sulle luminarie e gli addobbi natalizi nelle principali vie e piazze di Calenzano.
Si potrebbe prendere esempio da Prato, che quest'anno ha deciso di accollarsi tutte le spese relative alle luci.
Come ogni Natale infatti il Comune di Calenzano contribuisce a pagare una parte delle spese per le luminarie, la restante è a carico dei commercianti.Visto che a causa della crisi e della forte concorrenza dei centri commerciali molti negozi sono in difficoltà, l'amministrazione potrebbe dare un segnale importante e accollarsi tutte le spese.
Spero che il Sindaco possa valutare seriamente questa proposta, lo pregherei di non raccontare anche questa volta ai cittadini la solita storia dei "tagli del Governo".
Sono fermamente convinta che se l'amministrazione comunale, ogni anno, riesce a trovare milioni di euro per pagare i mutui delle grandi opere costruite nel paese(art design-comune nuovo, etc) possa anche destinare una piccola somma per aiutare i commercianti.
Colgo l'occasione anche per fare gli auguri al consigliere Raspanti, che ha deciso di aderire ad un altro partito, spero possa trovare lì, quello che veramente cerca dalla politica.
ò due mozioni che avrei piacere condividere con tutto il gruppo del Pdl e che nei prossimi giorni studieremo insieme.

I SOLITI SPRECHI

Comunicato stampa
Sono nuovamente obbligata a denunciare l
Il Sindaco Biagioli molto spesso si lamenta dei tagli del Governo, sa benissimo che è solo propaganda politica.Se il Comune di Calenzano non ha più soldi, la colpa è esclusivamente delle scelte sbagliate fatte nei dieci anni precedenti questa legislatura e cioè quando amministrava il Sindaco Carovani. Sono stati fatti infatti investimenti troppo grandi che ora pesano fortemente alle casse del nostro comune. Certamente il Sindaco attuale non è estraneo a tutto questo perchè prima del suo incarico, era un assessore.Mi chiedo chi pagherà, e se veramente questi investimenti pubblici saranno utili o indispensabili per i cittadini in un momento di crisi come questo ma anche in futuro.
Quando sono stati pianificati, la situazione economica generale era abbastanza positiva, ma un buon amministratore non indebita un Comune in questa maniera, doveva invece prevedere un periodo economicamente diverso e quindi più difficile.
La lista degli investimenti è lunghissima: comune nuovo, Start eventi, coogeneratore a biomassa, museo della Resistenza, residenza per extracomunitari, museo Art Design, etc, tutti interventi a sette cifre. Proprio sull'Art Design mi sono concentrata in questi giorni, un museo in via Vittorio Emanuele d'arte e che è costato la bellissima cifra di circa 6.000.000 di euro più altri 800.000 che verranno investiti il prossimo anno per concludere la sua ristrutturazione(collabora anche la Regione Toscana). Queste opere pubbliche farebbero invidia a città come Firenze o Prato, peccato che poi le dovranno pagare poco più di 16.000 cittadini che molto spesso ignorano anche la loro presenza.
Mi chiedo quante famiglie avremmo potuto aiutare con cifre così consistenti.
Sicuramente le uniche che saranno aiutate sono quelle banche dove la Calenzano s.r.l ha acceso i prestiti.
Sono preoccupata e delusa, credo fortemente che, invece di protestare per i tagli, i Sindaci e tutta la maggioranza, dovrebbero farsi un serio esame di coscienza e mettere al corrente i cittadini della reale situazione patrimoniale del Comune che è abbastanza buona solo se non si considera la società Calenzano s.r.l. Infatti proprio su questa pesano tutti i debiti, società tra l'altro che con l'ultima finanziaria varata dal Governo dovrà essere chiusa e messa in liquidazione. Forse è per questo motivo che il Sindaco Biagioli rimarrà "in mutande" e quindi è così preoccupato e arrabbiato con il Ministro.
'ennesima spesa folle dell'amministrazione comunale di Calenzano.

RISPOSTA DELUDENTE DEL COMUNE DI CALENZANO

Deludente la risposta del Comune alla mia proposta che senza informarsi sufficientemente emette sentenze prima ancora di avere ascoltato gli imputati.
Consiglio al Sindaco e alla Giunta di documentarsi. Infatti il Comune di Ascoli Piceno e tutti i Comuni limitrofi hanno portato avanti questa iniziativa che ha messo d
Non capisco perchè a Calenzano qualsiasi proposta sia subito scartata, ricordo infatti che con un regolamento si può benissimo attuare.
Il problema vero è che per farlo occorrono molte rishorse che il nostro Comune non possiede perchè ha destinato ad altri investimenti, come ad esempio i musei che a mio parere non porteranno benefici a nessuno anzi porteranno solo spese.
Dunque questo è un problema politico, il Sindaco Cenni pagando le luminarie e il Sindaco Castelli che ha promosso la "zona franca" tutti e due di area centro destra, evidentemente sono più sensibili allo sviluppo economico del loro paese e non a quello "turistico" che molto spesso promuove il Sindaco Biagioli.
Voglio però fare un appello a tutto il consiglio comunale: "Non dobbiamo scordarci di quello che Calenzano e tutta la Piana fiorentina hanno rappresentato negli scorsi decenni e cioè quello di essere zone industriali e comunque non aree turistiche.Il turismo infatti è un settore da noi poco presente, e comunque limitato alle zone collinari.E' stato un grave errore quindi investire più su questo settore che su quello industriale che fino ad oggi ha portato molta ricchezza al nostro paese". Andrò avanti con la mia mozione che cercherò di promuovere in tutti i Comuni della Provincia di Firenze e anche a Prato.
'accordo Confindustria, Confartigianato e Confcommercio e che sta dando ottimi risultati soprattutto nel settore manifatturiero.Ho preso personalmente contatti e documentazioni che consegnerò al Sindaco Biagioli.

DUE PROPOSTE

Il lavoro a Prato dell'Ugl continua.La situazione non è semplice, non solo per la crisi che sta interessando negli ultimi tempi il nostro paese ma anche per la forte presenza di imprese cinesi con cui è difficile competere.
La lotta all'illegalità procede e credo che negli ultimi mesi sia stato fatto un lavoro importante da parte del Sindaco ma purtroppo la situazione è talmente difficile che sarebbe utile fare di più e come tutti sappiamo non ci sono i mezzi a disposizione.
Insomma l'illegalità è diventata un fenomeno difficile da controllare, e grazie a questo molte aziende cinesi continuano a lavorare in tutta tranquillità. La percentuale dei lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali è aumentata come nel resto d'Italia, ma non preoccupa tanto il presente, quanto il futuro.I nostri imprenditori sono sempre meno, aumentano invece le imprese straniere che certamente non assumono lavoratori italiani e se lo fanno rimane comunque una percentuale quasi irrilevante.
La mia proposta, condivisa con l'altro responsabile dell'Ugl di Prato, Marco Tarelli,è quella di obbligare le vecchie e nuove aziende cinesi ad assumere almeno il 30% di lavoratori italiani. Tutto questo potrebbe diminuire la dicoccupazione, si potrebbe poi creare così una buona integrazione ma soprattutto si potrebbe effettuare un controllo incrociato per trovare più facilmente le aziende illegali sul territorio.So benissimo che per fare una legge così occorre coinvolgere tutte le istituzioni, ma credo che potrebbe essere interessante anche apportando delle modifiche.Un'altro progetto interessante  per il nostro territorio potrebbe essere un polo fieristico simile a quello presente a Bologna.Quello più importante che ospita grandi manifestazioni è a Firenze, alla Fortezza da  Basso, in un luogo difficilissimo da raggiungere sia per la sua collocazione vicino al centro e anche per i pochi parcheggi esistenti.Sul nostro territorio sono presenti numerose piccole e medie imprese che producono in tutti i settori, un polo fieristico potrebbe essere  importante per promuovere tutto il territorio e comunque sarebbe un'opportunità di lavoro per tutte le imprese vicine. Sarebbe interessante promuovere un simile progetto, che si potrebbe finanziare con investitori privati, nella zona tra Firenze e Pistoia.

UNA PROPOSTA

Il nostro paese sta attraversando un periodo molto difficile, la crisi economica non è ancora terminata, molte grandi aziende ma anche piccole e medie imprese vivono un momento di estrema incertezza e preoccupazione.
Ci vorrebbe una boccata di ossigeno per tutti i settori economici che hanno rilevanti problemi.
Ne sono una prova i numeri sempre crescenti di ore di cassa integrazione che negli ultimi tempi fanno paura. Anche i dati sulle assunzioni non sono certamente brillanti.
La ripresa sembra ancora troppo lontana anche se ci sono dei timidi segnali positivi.
Vorrei fare un appello a tutti i sindaci della Piana e non solo, anche di Prato, Firenze e Provincia,
che diano per primi il buon esempio!
Di fronte ad una crisi che ha rovinato molte imprese, ciascun amministratore dovrebbe cercare delle soluzioni per rendere più attrattivo il proprio territorio.
Per fare questo si potrebbe adottare un metodo che già altri comuni italiani stanno seguendo, e cioè creare una " zona franca "comunale per incentivare le aziende ad investire sui nostri comuni, in cambio di posti di lavoro.
In pratica le imprese che decidessero di investire sul nostro territorio potrebbero godere dell’esenzione Ici e Tarsu per almeno tre anni.
Ovviamente questa proposta si potrebbe allargare anche alle imprese che già sono presenti sul nostro territorio di tutti i settori, artigiani, commercianti, alberghi e fabbricati industriali.
I comuni potrebbero fare tutto questo con un" Regolamento che disciplina delle agevolazioni Ici e Tarsu a favore di nuove imprese", sempre che i conti del comune siano in grado di sostenere questa proposta.Anche la Regione Toscana potrebbe intervenire creando un fondo specifico.
I Sindaci potrebbero anche rimborsare la tassa dei rifiuti ai lavoratori che in questo momento sono disoccupati, cassintegrati da almeno qualche mese ed a chi ha un reddito molto basso.
Alcuni comuni si sono già mobilitati per attuare politiche riservate esclusivamente a persone e aziende in difficoltà, la mia speranza è di vedere nei prossimi mesi ancora più impegno da parte delle Istituzioni.
Monica Castro delegata provinciale Ugl

LETTERA APERTA

Ai Consiglieri Comunali della provincia di Firenze.
Cari colleghi è inutile che vi dica quanto sia difficile far politica stando all’opposizione.
In più ci sono delle difficoltà d’ordine generale che hanno ulteriormente abbassato la stima dei cittadini nei confronti di chi li rappresenta nelle istituzioni.
E’superfluo scendere in particolari, tutti sapete quanto, purtroppo, questa situazione corrisponde alla realtà.Il nostro ruolo nei consigli comunali nei quali siamo stati eletti con il voto di preferenza ci impone di metterci ancora di più al servizio delle nostre comunità.Troppe poche volte l’opposizione fa sentire la sua voce.Le ragioni sono infinite per comprendere questo fenomeno.
Certamente noi portiamo una responsabilità non secondaria: le iniziative politiche e le alternative alle scelte di Governo che noi facciamo sono abbastanza poche.
Se si vuole fare l’alternativa alla sinistra nella nostra provincia ma anche nel Comune capoluogo, bisogna svegliarsi affrontando i problemi che tutti i giorni vengono posti dai cittadini alla nostra attenzione per svolgere a pieno il nostro dovere. Bisogna stabilire dei rapporti zona per zona tra gli eletti del centro-destra, prendere iniziative comuni per le politiche sociali e i servizi, la difesa dei posti di lavoro nei nostri comuni.
Sembra una cosa di poco conto proporre di incontrarci. Invece farlo davvero significherebbe una vera e propria rivoluzione organizzativa.Una maggiore organizzazione dell’opposizione è fondamentale per difendere i diritti dei cittadini nel nostro territorio.
Spero che siate d’accordo con me nel sostenere questa iniziativa.
Ricordiamoci che oltre agli organi dirigenti del nostro partito esistono i gruppi consiliari che vanno ulteriormente potenziati e resi protagonisti della politica che governa il nostro territorio.
Il consigliere comunale di Calenzano Monica Castro