sabato 8 settembre 2012

Il partito che vorrei

Ormai la seconda Repubblica sta per concludersi, si porta dietro una crisi che almeno io, classe 75', non avevo mai visto. Il quadro politico e' ormai chiaro, in questo paese comandano la finanza e le banche, loro ci hanno rovinato e loro dovranno governare nei prossimi anni per cercare di toglierci da questa situazione, non vedo alternative credibili! La politica, per chi veramente la conosce, ha sempre contato poco soprattutto negli ultimi anni. E' bastato che Berlusconi dicesse no agli ordini della Merkel per far schizzare lo spread alle stelle. Lo dicevo alcuni mesi fa, in futuro non ci saranno piu' destra e sinistra ma chi e' favorevole all'Europa e chi e' contro. Il popolo ha gia' perso la propria sovranita', in futuro sara l'Europa a decidere chi sara' il Presidente del Consiglio, non direttamente ma indirettamente, vi chiederete come, semplice, con il ricatto dello spread o altri giochini simili. Del resto il Presidente del consiglio europeo venerdi' a Firenze e' stato chiaro, loro saranno molto generosi ma soltanto verso quei paesi che rispetteranno le loro regole. Bene, non possiamo fare a meno di non rispettarle perche' abbiamo bisogno di tanti soldi. L'unica soluzione sarebbe quella di uscire dall'euro, bisognerebbe pero' dire la verita' agli italiani, per fare questo, ci aspetterebbero dei primi anni difficilissimi. Siamo sicuri di voler rischiare di correre da soli contro questa grande crisi di sistema? A me questa Europa non piace, andrebbero completamente rivisti i trattati ma soprattutto bisognerebbe, oltre ad avere una moneta unica, fare le riforme necessarie. La pressione fiscale in Italia dovrebbe essere uguale alla Francia, alla Germania o alla Spagna. Gli stipendi dei lavoratori idem e anche il costo dei carburanti e della vita. Anche i politici italiani dovrebbero adeguare i propri stipendi a quelli dei colleghi degli altri paesi. Insomma, io non sono totalmente contraria all'Europa ma decisamente scettica verso quella che oggi stiamo vedendo. O tutti gli Stati faranno politiche simili o altrimenti nasceranno dei problemi come quelli che stiamo gia' vivendo. Quando siamo su una barca durante una tempesta o si rema tutti nella stessa direzione o la barca affonda! Detto questo il quadro politico e' ormai ben chiaro, nella terza Repubblica vincera' chi abbandonerà le ideologie per unirsi in un grande progetto guidato da tecnici, vecchi e nuovi politici validi, magari provenienti da partiti diversi. Qualche nostalgico potrebbe storcere il naso e lo capisco ma non vedo altra soluzione per poter dare ancora a questo paese un futuro dignitoso. Chi non stara' dentro questo contenitore, rimarra' all'opposizione e cerchera' di dimostrare che l'Europa e' l'unico male che affligge l'Italia. Sono una donna impegnata in politica, una liberale, mi piacerebbe fare politica per il bene del paese e della gente "normale". Berlusconi ha fallito, aveva promesso delle grandi riforme che per motivi diversi non ci sono state, oggi l'unico che parla da liberale mi sembra Renzi, che tra mille polemiche, e' molto apprezzato dalla gente e forse meno dai vecchi partiti. Mi ricorda qualcuno! Che ci piaccia o no, Il giovane Sindaco insieme a Beppe Grillo e a Montezemolo, per ora sono le uniche novità all'orizzonte. Io non so quale sara' la mia scelta e quella del partito che per ora rappresento. Quello di cui sono veramente sicura e' che quando sarò chiamata a decidere, sceglierò la persona e il contenitore che non solo mi dara' più fiducia, ma che saprà dirmi come fare a costruire un futuro piu' "dignitoso" per i miei figli. Guardero' a quel partito o movimento che per prima cosa, affrontera' il problema del lavoro che dara' spazio non solo ai giovani ma anche alle loro idee. Il futuro e'  dei giovani, se non riusciremo a farli crescere bene, questo paese sara' destinato a morire.

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