domenica 3 marzo 2013

VOGLIO SFIDARE GRILLO

Fare ciò che ha fatto Grillo, mi scusino i Grillini e coloro che pur non essendolo, stravedono per il nuovo, non ci voleva poi molto. Chiunque ci sarebbe riuscito. Occorreva ovviamente solo essere “personaggio” ossia uno capace di attrarre persone ad ascoltarlo e questo, uno showman come Grillo lo sa fare. Non ci voleva molto perchè Grillo non è intenzionato a fare politica, il suo intento è proprio quello che nasce dai discorsi da osteria. “Scommettiamo che io sono capace di rompere tutto e di mandarli a casa?” Ecco, questa potrebbe esser stata la frase che ha dato inizio a tutto. Grillo non fa politica perchè la politica è un'altra cosa. Entrare in politica, oggi, vuol dire prendere atto delle cose che gli attuali partiti non fanno e tentare di farle. In realtà Grillo non parla di cose da fare. Parla di mandare a casa; di eliminare gli sprechi; tagliare i costi della Casta, far si' che i Parlamentari se ne tornino a casa ogni due legislature. Tutte cose banali. Io le ripeto da mesi (www.liberitalia.com). Semmai aggiunge ciò che c'è da NON fare, come eliminare la TAV e, cosa assai gradita a tutti anche se i partiti non possono ammetterlo apertamente, il NON euro. Ma gli italiani hanno bisogno di lavoro, di riduzione dei disoccupati, di riduzioni di tasse, di possibile calo dell'inflazione, di ripartenza dei consumi. Insomma hanno bisogno di cose concrete che possono influire sul loro stile e tenore di vita. Una rassicurazione di benessere futuro per i figli. Grillo, tutto questo non lo offre perchè non è nel suo programma. Non ci ha mai nemmeno pensato di risolvere i problemi tagliando i costi della Casta o riducendo gli sprechi (che è poi sempre un termine ed un'azione generica) perchè è utopia. Dire “basta con la crescita del debito pubblico” è pura demagogia. Mi piacerebbe offrire a Grillo il comando, che non vuole, del Governo a patto che, con qualunque arma, garantisca il decremento del debito pubblico. Cambierebbe discorso! Dunque, Grillo si è trovato probabilmente in un bar di un vicolo genovese e mentre beveva un bianchetto ha detto la famosa frase “io sarei capace, se mi ci metto a mandarli tutti a casa”. Poi ha iniziato a pensarci. La cosa lo ha solleticato ed ha messo il naso nel calderone. Non occorreva molta preparazione ne cultura per farlo. Vi sono due coalizioni che vanno per la maggiore. Assieme hanno un bacino del 70%, unitamente a qualche altro partitino. C'è dunque una potenzialità del 30% di persone che non votano, che votano scheda bianca, di indecisi. All'inizio della campagna poi, per molte ragioni, questo parco era molto più ampio. Tra questi ci sono i giovani che votano la prima volta; tutti gli sbandati nullafacenti, un pacchetto di insoddisfatti cronici e quelli che vengono definiti “gli innovativi” ovvero coloro che sono portati a votare qualunque cosa nuova si presenti, indipendentemente dalle idee. C'era dunque questo bacino pronto, offerto su un piatto e lui ci si è buttato. La personalità, la capacità di fare show; la capacità di catturare i giovani che, obiettivamente di politica ne masticano poca e pensano più a rompere gli schemi che non a capirli; la disponibilità di molti indecisi o delusi del loro solito partito hanno fatto il resto. Questa gente non lo ha votato perchè Grillo ha promesso loro di creare nuovi posti di lavoro; di far ripartire l'economia ecc, ecc,: Lo hanno votato solo perchè ha promesso di rompere tutto. Ma rompere non è costruire ne è garanzia che il dopo sia meglio del prima. L'armata di Grillo, che raccoglie tutta l'insoddisfazione trasversale del popolo, è la tipica armata che urla ma non fa. E che dopo aver ottenuto il risultato, sta a vedere come fare. Deve andare a scuola. E gli italiani sorridono di questo come fosse una cosa bella. Dovremmo oggi farci guidare da chi non sa neppure cosa o come fare. Ci sono due cose tranquillizzanti in tutto questo. Gli italiani premiano chi porta novità; chi li fa sorridere e chi promette di punire i cattivi. Ma gli italiani hanno buona memoria e da un giorno all'altro, non da un mese all'altro, capiscono subito se hanno fatto bene o no e sanno far retromarce incredibili. La seconda è che Grillo sta scherzando. La politica non gli interessa. Dice una cosa e poco dopo, l'opposto solo per destabilizzare. Il suo intento è far governare gli altri (cosa che accadrà) stando all'opposizione senza nemmeno farla. Certo, sarà un bel match con Bersani che dopo aver dato contro a Berlusconi, se si alleasse perderebbe la faccia non avendo avuto, come l'avversario, la volontà di allungare la mano per il bene nazionale. Grillo dice: “Noi voteremo quelle leggi che sono in linea con il nostro pensiero”. Che vuol dire? Vuol dire che non farà nulla per migliorare qualcosa per gli altri; dirà solo si se una legge piacerà a lui. Quindi accetterà ciò che fa comodo, lasciando agli altri il compito di governare. Ma lo fa perchè sa bene che le altre due coalizioni possono fare benissimo a meno di lui se si alleano, ed è quello che lui vuole spingere a fare per togliersi la castagna del Governo di torno e proseguire la protesta. Qualcuno lo ha già fatto in passato ed è finita molto male.
In verita' la maggiorparte degli italiani che hanno votato Grillo, lo hanno fatto per disperazione, per protesta contro tutti quei vecchi politici che ormai non hanno piu' niente da raccontare. D'Alema, Bersani, Cicchitto, Berlusconi, Di Pietro, Fini, Casini, Bonaiuti, Bindi, Finocchiaro, la lista potrebbe continuare per ore. Io l'avevo detto alcuni mesi fa, "se i partiti non si rinnoveranno, moriranno!". La malattia e' ormai cronica e l'unica medicina e' una rivoluzione politica seria. Renzi ci aveva provato, nel Pdl invece nessuno e' riuscito ad imporsi per delle primarie serie. Anche perche' ho sentito dire dai miei che le primarie sono uno strumento della sinistra. Bene, troviamone uno di destra. L'importante e' trovarlo velocemente. Io sono una donna libera, non andro' mai in un partito dove non esiste democrazia. Per questo non condivido il progetto di Grillo. Io apprezzo la sua volonta' di cambiare questo sistema. Devo pero' ricordare all'amico Beppe, che non si puo' rivoluzionare un sistema dopo che questo ti ha fatto miliardario. Se non fosse stato per la DC, Grillo a quest'ora, sarebbe povero e sconosciuto. Ricordatevi che rivoluzionari si nasce, non si diventa!!!
Non me ne voglia Beppe per il mio scetticismo, del resto lo sono stata anche nel 94 con Berlusconi. Sara' anche questo l'inizio di un grande amore? Da donna liberale come mi ritengo di essere, sara' difficile che io possa far parte di un movimento come questo. Eventualmente potrei essere disponibile ad un'alleanza!!! Ho conosciuto tanti rivoluzionari nella mia vita, una volta arrivati al potere, sono diventati peggio degli altri, la nostra vera crisi non e' politica, ma dell'intera societa'. Questo e' il vero dramma che ancora la maggiorparte degli italiani, purtroppo non ha compreso. Le rivoluzioni si fanno in piazza e non in Parlamento, Grillo era partito bene ma se e' arrivato a quel palazzo, evidentemente ha gia' fatto degli accordi, vedremo molto presto quali saranno. Io invece sono in quel consiglio comunale, non ho mai fatto accordi, mi dedico alla politica per passione e sulla politica, ho un programma simile a quello di Grillo. Adesso posso dire io ai suoi se non avranno il coraggio di prendersi le proprie responsabilita' "tutti a casa!", anche i grillini!

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