venerdì 29 marzo 2013

La crisi unisce

Nel Consiglio Comunale di lunedì, si e' verificato un fatto fuori dal normale, un qualcosa di incredibile che in quasi quattro anni di legislatura, non si era mai sentito, la maggioranza non ha mai nominato Silvio Berlusconi. Queste ultime elezioni e la situazione politica molto complicata degli ultimi giorni, ha consentito una tregua tra maggioranza e opposizione. Si potrebbe ormai dire che Pd e Pdl sono divisi nel passato ma uniti per il futuro. Del resto la situazione politica nazionale e la drammaticità del momento non permette il contrario. La crisi economica e le poche ricette per risolverla uniscono un po' tutti, tranne Beppe Grillo che continua a fare la sua battaglia per rompere un sistema in verità già in crisi da tempo. E' necessario per il bene del paese un grande sacrificio da parte di tutta la politica. Io l'avevo detto e scritto più di un anno fa proprio con una lettera inviata a Metropoli che per me dopo Silvio Berlusconi, ci sarebbe stato solo Matteo Renzi, i fatti di questi giorni mi danno ragione. Per traghettare il paese nella terza Repubblica ci vuole un moderato, un giovane carismatico con idee diverse , un rottamatore della vecchia politica. Matteo e' perfetto! Sabato per curiosità sono stata a Roma alla manifestazione del Pdl, ho visto un Cavaliere in forma ma disponibile a fare un passo indietro per un Governo di larghe intese. Lo ringrazio, sono mesi che chiedo anche a lui di andare in pensione e di lasciare il posto a qualche giovane preparato. Se Matteo avesse vinto le primarie, sono sicura che Berlusconi non sarebbe tornato in campo. E invece con la vittoria di Bersani siamo sempre al punto di partenza, a discutere tra destra e sinistra senza comprendere che ormai non c'e più tempo per assurde divisioni perche' il paese sta soffrendo. E poi divisioni su cosa? Per uscire dalla crisi occorrono delle ricette di buon senso e non di destra o di sinistra. Mi auguro quindi che questa crisi possa cambiare tutta la politica italiana e la possa rinnovare e responsabilizzare. Se Bersani amasse veramente questo paese farebbe un passo indietro, lasciando il futuro Governo in mano al suo legittimo successore, il vero vincitore delle primarie e delle elezioni politiche...Matteo Renzi.

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