venerdì 30 dicembre 2011

IL COMPLOTTO

RICEVO E PUBBLICO QUESTO INTERESSANTE COMMENTO SUL GRANDE COMPLOTTO

Nel suo stellare curriculum il Professor Mario Monti vanta anche studi esteri. Trascorre un anno presso la prestigiosa Università di Yale (U.S.A.), dove diventa allievo di James Tobin, Premio Nobel per l’economia nel 1981. Non abbiamo prove di una sua affiliazione alla Skull and Bones, la celeberrima e potente società segreta di ispirazione mondialista che dal 1832 ha sede presso quel prestigioso ateneo statunitense. Abbiamo però la prova che il professore varesino rappresenti un autentico apostolo del pensiero mondialista.
Tre inequivocabili circostanze lo attestano.
Mario Monti è membro del Bilderberg Group. La notizia è passata sui media con una certa nonchalance, dovuta più che altro alla non conoscenza, da parte del pubblico comune, della natura di tale sodalizio. Istituito nel 1954 presso castello olandese di Bilderberg, questo esclusivissimo club si ritrova segretamente ogni anno per decidere del futuro dell’umanità. Si tratta dei centrotrenta uomini più potenti e influenti del mondo riuniti in una stessa stanza, che guardie armate tengono lontana da occhi indiscreti. In più di cinquant’anni d’incontri è sempre stata vietata la presenza della stampa, non sono mai state rilasciate dichiarazioni sulle conclusioni degli intervenuti, e non è mai stato svelato l’ordine del giorno. A prescindere da cosa realmente accada in quel segreto consesso, il solo fatto di come si svolga e di chi lo componga lascia alquanto perplessi, e non risponde certo ad una logica di democrazia e trasparenza. Fino all’ultimo momento resta occulto il luogo degli incontri e si interviene solo su espresso invito, che non può essere pubblicamente divulgato, pena la mancata partecipazione Per comprendere meglio di cosa si tratti è sufficiente leggere quanto sul tema ha scritto William Vincent Shannon, non esattamente un paranoico complottista, ma un prestigioso giornalista, redattore del New York Times e ambasciatore degli Stati Uniti in Irlanda durante la Presidenza Carter (1977-1981): «I membri del Bilderberg stanno costruendo l’era del post-nazionalismo: quando non avremo più paesi, ma piuttosto regioni della terra circondate da valori universali. Sarebbe a dire, un’economia globale; un governo mondiale (selezionato piuttosto che eletto) e una religione universale. Per essere sicuri di raggiungere questi obiettivi, i Bilderbergers si concentrano su di un "approccio maggiormente tecnico" e su di una minore consapevolezza da parte del pubblico in generale».
Del resto, lo stesso fondatore del Bilderberg Group, il principe Bernardo d’Olanda, sul punto era stato chiaro: «E’ difficile rieducare gente allevata al nazionalismo all’idea di rinunciare a parte della loro egemonia a favore di un potere sopranazionale». Onesto, a suo modo, è stato pure David Rockfeller – altro Bilderberg di razza –, il quale ha lasciato scritto nelle sue Memorie (2002): «Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come "internazionalisti", e di cospirare con altri nel mondo per costruire una più integrata struttura politico-economica globale, un nuovo mondo, se volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole, e sono orgoglioso di esserlo».
Il giornale londinese The Times, che non può certo definirsi un foglio complottista, nel 1977 descrisse i membri del Bilderberg Group come «una congrega dei più ricchi, dei più economicamente e politicamente potenti e influenti uomini nel mondo occidentale, che si incontrano segretamente per pianificare eventi che poi sembrano accadere per caso». A conferma di quanto avesse ragione l’autorevole quotidiano britannico si possono elencare alcune singolari coincidenze (per citare i casi più noti e più recenti) dovute a fatti accaduti dopo gli incontri del Bilderberg. Bill Clinton partecipa al meeting del 1991; vince le primarie del Partito Democratico, e da oscuro governatore dell’Arkansas diventa Presidente degli Stati Uniti nel 1992. Tony Blair partecipa al meeting del 1993; diventa il leader del Partito Laburista nel luglio del 1994, e viene eletto Primo Ministro nel maggio del 1997. George Robertson partecipa al meeting del 1998; viene nominato Segretario Generale della NATO nell’agosto del 1999. Romano Prodi partecipa al meeting del 1999; riceve l'incarico di Presidente dell’Unione Europea nel settembre del 1999, ricoprendo tale incarico fino a gennaio 2005; nel 2006 viene eletto Presidente del Consiglio dei Ministri italiano.
Sembra confermata ancora una volta la saggia conclusione del Barone Denis Winston Healey, ex Ministro britannico della Difesa (1964-1970) e delle Finanze (1974-1979): «Quel che accade nel mondo non avviene per caso; si tratta di eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali, e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano la finanza».
Per chi volesse saperne di più, consiglio la lettura di un ottimo testo intitolato The true story of the Bilderberg Group, di Daniel Estulin, un libro di 340 pagine – corredato da una preziosa documentazione – che raccoglie i risultati di una indagine durata anni sull’intoccabile gruppo elitario di cui la stampa ufficiale appare sempre reticente.

La seconda prova dell’indole mondialista del nostro esimio professor Monti, risiede nel fatto che egli faccia anche parte della Trilateral Commission. Anzi, per essere precisi, ricopre la carica di Presidente per l’Europa nel triennio 2010-2012. Chi ha l’avventura di accedere al sito ufficiale di quella istituzione (
www.trilateral.org), troverà, infatti, una lettera di presentazione sottoscritta da Mario Monti, quale European Chair, da Joseph S. Nye, Jr., quale North American Chair, e da Yotaro Kobayashi, quale Pacific Asian Chair, con tanto di fotografia.
Ufficialmente si tratta di un think-tank fondato nel 1973 da David Rockfeller con forte impronta mondialista. Il Professor Piergiorgio Odifreddi (lontanissimo per idee da chi scrive) ha invece liquidato il prestigioso pensatoio internazionale definendolo, su Repubblica (9.11.2011), «una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger». Quella di Odifreddi non rappresenta, ovviamente, l’unica voce critica nei confronti della Trilateral. Nel 1979 l’ex governatore repubblicano Barry Goldwater la descriveva come «un abile e coordinato sforzo per prendere il controllo e consolidare i quattro centri di potere: politico, monetario, intellettuale ed ecclesiastico grazie alla creazione di una potenza economica mondiale superiore ai governi politici degli Stati coinvolti». Lo scrittore francese Jacques Bordiot, sosteneva, inoltre, che per far parte della Trilateral, era necessario che i candidati fossero «giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell’organizzazione e di lavorare utilmente alla sua realizzazione», e precisava che il vero obiettivo della Trilaterale fosse quello «di esercitare una pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi alla loro strategia globale».
Il canadese Gilbert Larochelle, professore di filosofia politica presso l’Università del Quebec, nel suo interessante saggio L’imaginaire technocratique, pubblicato a Montreal nel 1990, ha definito, più semplicemente, la Trilateral come una privilegiata elite tecnocratica: «La cittadella trilaterale è un luogo protetto dove la téchne è legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non è affatto un lusso, ma offre la possibilità di mettere la società di fronte a se stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorità, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso». Il connotato resta sempre il medesimo: poca democrazia e poca trasparenza.
Piccolo inciso legato all’attualità della cronaca politica: un altro italiano membro della Trilateral è l’onorevole Enrico Letta, al centro di una polemica per uno strano biglietto inviato al consociato Professor Monti. La terza prova della visione mondialista di Super Mario sta nel fatto di essere un uomo Goldman Sachs, la celebre banca d’affari fondata nel 1869 da Marcus Goldman, un tedesco di origini ebraiche immigrato negli Stati Uniti, e dal genero Samuel Sachs. Per comprendere la reale natura di tale istituzione non occorre addentrarsi nei siti complottisti. E’ sufficiente leggere un autorevole quotidiano come Le Monde del 16 novembre 2011 (proprio il giorno dell’investitura di Monti a Capo del Governo), ed in particolare l’articolo del giornalista Marc Roche, corrispondente da Londra, dal titolo sintomatico: La "franc-maçonnerie" européenne de Goldman Sachs. Si tratta di una vera e propria requisitoria contro la potente banca d’affari, dall’incipit particolarmente duro: «Ils sont sérieux et compétents, pesant le pour et le contre, étudiant les dossiers à fond avant de se prononcer. L’économie est leur péché mignon. Ils ne se découvrent que très rarement, ces fils de la Lumière entrés dans le Temple après un long et tatillon processus de recrutement. C’est à la fois un groupe de pression, une amicale de collecte d’informations, un réseau d’aide mutuelle. Ce sont les compagnons, maîtres et grands maîtres amenés à "répandre dans l’univers la vérité acquise en loge"». «Confratelli, maestri e gran maestri chiamati a "spandere nell’universo la verità acquisita nella loggia"». L’articolo merita la lettura. Per Le Monde, Goldman Sachs funziona come la massoneria, in cui ex dirigenti, consiglieri ma anche trader della banca d'affari americana si ritrovano oggi al potere nei Paesi europei chiave per la gestione della crisi finanziaria. In Europa Goldman Sachs si è fatta fautrice di una forma di "capitalismo delle relazioni", e punta a piazzare i suoi uomini senza mai lasciar cadere la maschera. Può sembrare esagerato il giudizio di Le Monde, ma forse non lo è se si pensa ad un’altra singolare coincidenza. Si tratta del fatto che l’omologo greco di Mario Monti, il professor Lucas Papademos (anch’egli studi statunitensi), già vice presidente della Banca Centrale Europea (dal 2002 al 2010), ed ora tecnocrate mandato a commissariare il governo ellenico, è un altro uomo Goldman Sachs. Oltre che – guarda caso – membro anche lui della Trilateral Commission. Il panorama si fa ancora più inquietante se si considera che l’uomo Goldman Sachs più potente in Europa è Mario Draghi, l’attuale Presidente della Banca Centrale Europea.
Nonostante tutte queste sinistre coincidenze, faccio ancora fatica a cedere alle suggestioni complottiste. Confesso, però, che quando ho letto sul quotidiano economico Milano Finanza che è stata proprio Goldman Sachs a innescare l’ondata di vendite di Btp il 10 novembre scorso, un pensiero cattivo mi ha attraversato la mente. Sarà forse perché il giorno prima, 9 novembre, Mario Monti è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una settimana dopo sarebbe diventato Premier sull’onda degli spread. Coincidenze.

di Gianfranco Amato, a cura di Don Gabriele Mangiarotti

giovedì 29 dicembre 2011

Le mie dichiarazioni...il giorno dopo la mia protesta!


Il giorno dopo la mia protesta, è mia intenzione dare ulteriori spiegazioni e replicare alle accuse ingiustificabili e fuori luogo di alcuni esponenti del mio partito. La mia protesta di ieri in Consiglio è stata forte ma era l’unico modo per farmi sentire, se avessi semplicemente presentato il solito Odg, la notizia non sarebbe neanche arrivata alla stampa locale, figuriamoci a livello nazionale. Posso dire di aver ottenuto un ottimo risultato, in queste ultime ore centinaia di persone mi hanno scritto e mi hanno pregato di andare avanti. E infatti lo farò, questa è solo la prima di una lunga seria di proteste che intendo portare avanti, con forza, contro la manovra di questo Governo che metterà ancora più in ginocchio il nostro paese. Questa manovra non taglia gli sprechi, ma penalizza sempre i "soliti" e li obbliga a pagare nuove tasse. Così il paese entrerà in una crisi profonda, bisogna intervenire prima che sia troppo tardi!Lo ammetto, non è stato un gesto facile, ci vuole coraggio a presentarsi in "mutande" in Consiglio Comunale, la forza mi è venuta ascoltando le numerose persone che mi hanno confessato che il prossimo anno avranno serie difficoltà ad andare avanti. Io difendo il popolo e tutte quelle persone che mi hanno dato la possibilità di rappresentarle in una sede istituzionale. Il mio gesto è semplice, chiunque lo ritenga scandaloso, non ha capito il vero senso della mia protesta. Si poteva fare in una piazza, come hanno fatto i Sindaci della Piana contro il Governo Berlusconi, vero, ma non credo che loro abbiano avuto il solito risultato che sono riuscita ad ottenere ieri, nell’aula del Consiglio Comunale. Evidentemente il coraggio premia ed io ringrazio tutta la stampa per avermi dato molto spazio. Non voglio ascoltare le polemiche del Pd, non mi interessano, certamente il Capogruppo e molti altri esponenti di quel partito potevano tacere e risparmiarsi le loro accuse. "Vergognati", mi è stato detto durante il mio gesto, credo invece che si dovrebbero vergognare loro per il loro comportamento da "pecore" che ancora una volta dimostrano di tenere. I soliti soldatini di partito, quanta pena mi fanno! Quando i tagli li propose Berlusconi, molto più leggeri di quelli di Monti, protestarono nelle piazze, oggi accettano tutto e non hanno avuto neanche il coraggio di tornare al voto, per vincere! La politica, tutta, ha fallito! Il Pdl grazie all’uscita del "compagno" Fini e grazie a molti traditori ha deluso il suo elettorato e non sarà facile riconquistarlo, ma il Pd non ha scuse. Ha dimostrato di essere un partito senza attributi e di non avere il coraggio di prendere in mano una situazione difficile non a causa di Berlusconi, ma a causa della crisi, visto che tutto l’Occidente si trova nella stessa situazione, cambia solo la consistenza del debito pubblico che è ormai presente dalla prima Repubblica. L’unica cosa che non capisco, è il comportamento dell’ex Capogruppo Rocco di Leone e dell’altro consigliere del Pdl Mauro Raspanti. Il primo non si riconosce nelle mie affermazioni e nel mio atteggiamento? Si vede che è un uomo dell’arma, un partito che si definisce della libertà non può essere una caserma, ogni consigliere è libero e responsabile delle proprie azioni. E’ un uomo dell’arma, ma evidentemente non è abituato a lottare, lo si è capito bene dai suo atteggiamenti e dalle sue dichiarazioni nei Consigli Comunali di questi anni. Ha approfittato dell’occasione per sganciarsi dal suo ruolo che richiede molto tempo e che lui forse non aveva più. Avrei preferito da lui un po’ più di coerenza, esce dal partito ma non ha neanche partecipato alla cena annuale. Che caso!" Il mio caro Rocco, è un gesto serio, il fatto di essere in "mutande" non è esibizionismo, altrimenti avrei potuto fare un calendario, credo che nel mio partito ci siano stati scandali molto più grandi da determinare un’eventuale uscita". Perché non lo ha fatto? Eppure di risatine per il famoso "Bunga Bunga" ce ne sono state in quel Consiglio! Per non parlare di Raspanti, voglio ricordare la sua coerenza verso quegli elettori che lui nomina ieri su alcuni quotidiani locali, lo scorso anno di questi tempi, il caro Consigliere che oggi viene a fare le prediche, attaccò duramente il Governo è andò nel Fli. Bravo Raspanti, bella politica! Si dovrebbe vergognare lui a parlare dopo quello che ha fatto! Credo che ieri si siano lamentati proprio coloro che dovevano tacere! Anche Raspanti che parla tanto di partito, perché non c’era alla cena? Ringrazio invece il Consigliere Anzio Settimelli e Beatrice Simonetti a cui lascio la libertà di decidere la nomina di Capogruppo. Io mi tiro indietro e spero che chiunque voglia prendere questo incarico lo possa portare avanti con serietà e coerenza, cosa che fino ad oggi in qualche Consiglio sono effettivamente venute a mancare. Rapanti parla poi senza sapere, nel Pdl esiste una buona parte di Parlamentari, anche Toscani, che si sono astenuti e non hanno dato la fiducia, hanno fatto delle dichiarazioni molto dure contro Monti e questo Governo. Ma di cosa parla? Per quanto riguarda la mia vicinanza alla Lega. Non è mai stato un segreto, oggi ancora di più sostengo la loro posizione e coerenza. Sono una simpatizzante della Lega, ma rimango nel mio partito perché io a differenza di lui non tradisco gli elettori, anche se molti di quelli, sono più vicini a quel partito che a quello che oggi rappresento. Questa è la verità!

lunedì 26 dicembre 2011

PROTESTA MANOVRA MONTI

Questo comunicato per informare che nella seduta di oggi pomeriggio delle ore 17 presso il Comune di Calenzano, parteciperò al Consiglio Comunale "in mutande"con uno striscione con scritto " Siamo rimasti in mutande, grazie Presidente Monti". La mia è una protesta seria, contro la manovra del Governo Monti e contro tutti quei "pecoroni" che l'hanno votata. Sono arrabbiata e delusa da tutti, anche dal mio partito che dando la fiducia alla manovra mi ha dimostrato di non portare avanti quei principi in cui ho sempre creduto. Come ho scritto su Fb, Twitter ed il mio blog, sono fermamente contraria a questo Governo di nominati e non eletto dal popolo e non condivido questa manovra vergognosa che penalizza le classi sociali più deboli e fa pagare le tasse sempre ai soliti. E' una manovra che porterà l'Italia in recessione. Come Sindacalista sono indignata, la riforma delle pensioni, porterà nuovi problemi e più disoccupazione giovanile. Per questo e molto altro, dico no al Governo Monti, alla sua manovra e farò qualsiasi cosa per farmi sentire. Questo gesto è solo l'inizio di una lunga battaglia. Nel mio piccolo ruolo politico da Consigliere attraverso questo gesto simbolico, voglio farmi sentire.

sabato 17 dicembre 2011

COMUNICATO STAMPA MANIFESTAZIONE

Solidarietà alla comunità senegalese ma dura condanna a chi, oggi, cerca con una manifestazione "politica" di strumentalizzare un terribile fatto di cronaca nera e non di politica.  Non ci vuole molto a capire che la strumentalizzazione è stata voluta da alcuni partiti di sinistra che oggi sfileranno per le strade di Firenze con i propri leader, Bersani, Bindy, Vendola. Tutte le forze politiche hanno dimostrato alla comunità senegalese la loro vicinanza, organizzare una manifestazione del genere potrebbe essere molto pericoloso e dannoso.Non solo, ad una settimana dal Natale si metteranno in difficoltà tutte le attività commerciali del centro e della periferia di Firenze, in un momento già difficile per la forte crisi economica. Queste attività, mi preme sottolinearlo, non solo hanno sempre pagato le tasse, ma dal prossimo anno ne dovranno pagare ancora di più. Chi ripagherà questi commercianti del danno economico subito? La città nel pomeriggio, ma già dalla mattina, è praticamente blindata, a nessun cittadino verrà voglia di andare a fare shopping natalizio. Questa manifestazione contribuirà ad animare le discussioni e a creare odio e razzismo. Si poteva organizzare di lunedì, si sarebbe penalizzato di meno il commercio. Per condannare il gravissimo atto di quel folle, bastava un lungo silenzio e una bella preghiera non importava strumentalizzare e paralizzare un'intera città!

mercoledì 7 dicembre 2011

RIBELLIAMOCI ALLA MANOVRA

QUELLO CHE PENSO IO? QUALCUNO POTREBBE DIRE CHE E' PURO CATASTROFISMO, MA SECONDO ME DOPO LA FIDUCIA ALLA MANOVRA MONTI CHE VERRA' DATA DA PD E PDL, QUESTI PARTITI AVRANNO DEI LUNGHI MESI DI VERO E PROPRIO DECLINO FINO A SCOMPARIRE... QUESTA MANOVRA NON MI PIACE, E' DA COMUNISTI, NON VOGLIO CRITICARE I TECNICI CHE SONO STATI NOMINATI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PER UNO SCOPO BEN PRECISO, IO SONO ARRABBIATA CON I SUDDITI O PECORE, COME MEGLIO PREFERITE CHIAMARLI, DEL MIO PARTITO. QUEI PARLAMENTARI CHE SONO IN QUEL SEGGIOLONE PERCHE' HANNO UBBIDITO AD UNO O PIU' POLITICI SOPRA DI LORO E ANCORA OGGI NON RIESCONO A FARE UN RAGIONAMENTO CON IL PROPRIO CERVELLO, NON HANNO GLI ATTRIBUTI. SONO IN QUEL PARLAMENTO COME VEGETALI, NON PARLANO, NON SI MUOVONO SE NON DIETRO COMANDO. CHE SCHIFO! CHE DELUSIONE! E PENSARE CHE NEL 2008 HO CONTRIBUITO ALLA LORO ELEZIONE, CHE FALLIMENTO! E NON MI VENITE A PARLARE DI PARTITO, MI CHIEDO AMICI DOVE SIA, DA QUANDO IL GOVERNO BERLUSCONI SI E' DIMESSO, NESSUNO HA AVUTO IL CORAGGIO DI CONVOCARE UNA RIUNIONE, L'UNICA CONVOCAZIONE E' STATA QUELLA PER LA CENA DI NATALE. E QUESTO SECONDO VOI E' UN PARTITO? CARI DIRIGENTI E ONOREVOLI, NON AVETE NEANCHE IL CORAGGIO DI MOSTRARVI E DI PARLARE A TUTTE QUELLE PERSONE INCREDULE CHE HANNO ASSISTITO A QUESTO TRISTE SPETTACOLO.QUELLE PERSONE CHE NEL 2008 VI HANNO PERMESSO DI ESSERE LI' A RAPPRESENTARLE E CHE DOMANI NEANCHE PER SOGNO VI RENDERANNO IL LORO VOTO! E COME NON CAPIRLE! TUTTO TACE COME SE NIENTE FOSSE, NON CI CREDO CHE PER VOI LA SALVEZZA DELL'ITALIA SIANO NUOVE TASSE, ANCHE PERCHE' LA POLITICA PROPOSTA DAL GOVERNO MONTI SI SCONTRA TOTALMENTE CON QUELLA PUBBLICIZZATA DAL CAVALIERE IN TUTTI QUESTI ANNI MA ANCHE CON QUELLA DELLA SINISTRA.DOV'E' FINITA QUELLA POLITICA LIBERALE? ERAVAMO CONTRO LE TASSE, ED E' GIUSTO, PERCHE' CHI CONOSCE LA STORIA, SA BENISSIMO CHE DALLE GRANDI CRISI, NESSUN PRESIDENTE NE E' MAI USCITO TASSANDO ANCORA DI PIU' IL PAESE MA AL CONTRARIO, TAGLIANDO LE SPESE E ALLEGGERENDO LA PRESSIONE FISCALE. IERI LA CONFCOMMERCIO HA DICHIARATO CHE SIAMO GIA' IN RECESSIONE, CHE I CONSUMI SONO DIMINUITI, FIGURIAMOCI IL PROSSIMO ANNO QUANDO LA MANOVRA FARA' IL PROPRIO EFFETTO, CIOE' PORTERA' L'ITALIA AL FALLIMENTO. SECONDO ME E' IMPROBABILE USCIRE DALLA CRISI, LA NOSTRA E' UNA CRISI PROFONDA, DI SISTEMA...IL NOSTRO PAESE NON PRODUCE PIU' E CI SIAMO, IN TUTTI QUESTI ANNI, INVENTATI DEI LAVORI CHE INVECE DI ARRICCHIRCI, CI HANNO IMPOVERITO. ADESSO C'E' SOLO UN MODO PER USCIRNE....TAGLIARE, TAGLIARE E ANCORA TAGLIARE. E NON PRELEVARE, PRELEVARE E SEMPRE PRELEVARE. MA NESSUNO VUOLE FARE SACRIFICI, COME SEMPRE SI CHIEDERANNO AL POPOLO, MA NON QUELLO RICCO, MA A QUELLO PIU' POVERO. BRAVI, COMPLIMENTI, QUESTA SCELTA RIUSCIREBBE ANCHE AD UN BAMBINO, NON IMPORTAVA SCOMODARE PERSONAGGI DI SPICCO, GRANDI PROFESSORI UNIVERSITARI, BANCHIERI IMPORTANTI CHE CON IL LORO STIPENDIO, ANDRANNO AD AUMENTARE IL DEBITO PUBBLICO GIA' CONSISTENTE! CREDO SIA NECESSARIA DA PARTE DELL'EUROPA UNA PRESA DI POSIZIONE SERIA E CONCRETA, SE NON METTEREMO AL PIU' PRESTO DELLE REGOLE ALLA GLOBALIZZAZIONE, PER L'ITALIA CI SARA' SOLO UN FUTURO, IL FALLIMENTO! STIAMO CHIEDENDO DI FARE I SACRIFICI SEMPRE AI SOLITI!AL SIGNOR MONTI E A TUTTI QUELLI COME LUI, NON PESERA' QUESTA MANOVRA, NON DOVRANNO RINUNCIARE A FARE UN REGALO AI PROPRI FIGLI O A PORTARLI UNA SETTIMANA AL MARE, LORO FORSE METTERANNO QUALCHE SOLDO IN MENO DA PARTE! I GUAI VERI CI SARANNO PER TUTTE QUELLE PERSONE CHE GIA' OGGI NON RIUSCIVANO AD ARRIVARE ALLA TERZA SETTIMANA, FIGURIAMOCI IL PROSSIMO ANNO! E COME SI PUO' SPERARE IN UN AUMENTO DEI CONSUMI IN QUESTA SITUAZIONE? NON PUO' ESSERE LA SALVEZZA QUESTA MANOVRA....E' LA FINE! DI TUTTI QUEI SIGNORI CHE DOMANI METTERANNO LA FIDUCIA, NON NE RIMARRA' UNO ALLE PROSSIME ELEZIONI, PERCHE' IL POPOLO MANGERA' ANCHE MENO NEI PROSSIMI MESI, MA NON SCORDERA' CHI LO HA MESSO IN QUELLA SITUAZIONE. MI AUGURO CHE CI SIA UN RIPENSAMENTO E CHE SIANO PROPOSTI DEGLI EMENDAMENTI PER MODIFICARE PIU' POSSIBILE QUESTA MANOVRA ANCHE SE PURTROPPO I TEMPI SONO RISTRETTI.