venerdì 22 marzo 2013

Replica al segretario del Partito Democratico

Ho letto molto volentieri le critiche del segretario Boretti e ho apprezzato la sua fedeltà al partito che io purtroppo non ho mai avuto verso il mio. La crisi sul nostro territorio e' pesantissima e se e' vero che a livello nazionale ha governato negli ultimi 20 anni piu' il centrodestra che il centrosinistra e' altrettanto vero che in Toscana e nei comuni della Piana, da 60 anni domina la sinistra senza mai aver avuto interruzioni. Voglio quindi ricordare al segretario che se ci sono delle colpe politiche lei e il suo partito non possono certamente esserne esenti o declinare le responsabilità esclusivamente al Governo nazionale di turno. Caro segretario, purtroppo gli scheletri nell'armadio cominciano ad essere troppi e la crisi sta mettendo in evidenza il mal governo della sinistra in Toscana. Non sono io a dirlo ma i cittadini, le associazioni di categoria, i Sindacati, le imprese ecc. Tutti uniti contro una casta locale che ha sempre preferito guardare ai propri interessi che alle vere necessita' del territorio. In Toscana, negli ultimi mesi sono emersi molti problemi legati alla sanità, alla carenza delle infrastrutture, alla gestione delle banche, vedi Mps, insomma a tutto quello che la sinistra per lunghi anni ha gestito. Trovo perciò il suo linguaggio in politichese estremamente inutile, poco efficace e ormai fuori moda. Io stessa il giorno dei risultati elettorali, ho dichiarato che tutti i partiti alle ultime elezioni avevano perso per la loro mancanza di rinnovamento e per la loro miopia davanti ai veri problemi del paese. Vogliamo continuare? Io no, sono stanca di questa politica fatta esclusivamente da ideologie passate, utili soltanto alla sinistra per crearsi un nemico da combattere e coprire i veri problemi. Segretario, le chiedo una tregua politica per il bene del paese, sono sicura che lei e' una persona preparata e intelligente per capire. Affrontiamo insieme la crisi e i problemi che il futuro ci riserva sul nostro paese, come ad esempio la nuova tassa della Tares che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza delle aziende e quindi si potrebbero perdere nuovi posti di lavoro. Non credo che questo territorio già stremato dalla crisi e dalla forte pressione fiscale possa sopportare l'ennesima tassa ingiusta. Ma neanche le famiglie altrettanto tartassate, potranno resistere a lungo. Io non ho ideologie, più volte l'ho ammesso, non sono di sinistra ma neanche di destra, sono una cittadina di buonsenso prestata gratuitamente alla politica, la prego, cominciamo a dialogare e a confrontarci sui problemi concreti e non sui numeri. L'unione fa la forza!

Monica Castro

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