lunedì 22 aprile 2013

Basta con la globalizzazione! Appello a tutte le Istituzioni!!!


Dopo aver applaudito e sperato nella ripresa della Richard Ginori a Sesto Fiorentino grazie al gruppo Gucci, l'ennesima crisi si cala nuovamente nella Piana fiorentina. Quella degli esuberi alla Selex Galileo (Finmeccanica). Circa 2000 in tutto il territorio nazionale e pare 55 nell'area fiorentina. Nel dare la solidarietà a tutti i lavoratori, voglio pero' fare un appello a tutte le forze politiche e ai sindacati e cioè di riflettere su questa ennesima crisi e di non parlare sempre per slogan. Ricordo infatti che la storia della Selex e' complessa e fa i conti con il calo degli ordini dall'estero. Il mercato di riferimento infatti subisce anche i contraccolpi dei famosi tagli alla difesa degli Usa. Per sopravvivere bisogna puntare sui Paesi emergenti, razionalizzando il proprio catalogo. Insomma, per sintetizzare, troppo spesso sento parlare anche in Italia di ridurre le spese per le missioni all'estero, per la difesa ecc. Ricordiamoci che poi si ferma tutto un settore con relativi licenziamenti. L'Occidente e' in piena crisi di sistema, una crisi aggravata sicuramente da una globalizzazione spietata che non ci permette di essere più competitivi sul mercato,  tutti i paesi devono ridurre le proprie spese, anche quelle per la difesa, non ci resta quindi che vendere ai Paesi emergenti come ad esempio la Cina, l'India ecc, sperando che in futuro non ci facciano concorrenza sleale anche su questo settore, ammesso che non abbiano già iniziato. Anche perché con la nostra crisi, rischiamo di avere una fuga di cervelli non indifferente. Proprio stamani, ho parlato con un giovane ingegnere aerospaziale della Selex che mi ha confermato la sua intenzione ad andare via dall'Italia. Se non gli verra' rinnovato il contratto, un altro genio del settore andrà via, magari in Cina. La Finmeccanica e' una delle industrie italiane attive nella difesa e nell'aerospazio, da sempre un fiore all'occhiello, negli ultimi anni ha assorbito quasi tutte le aziende italiane attive in questi settori, espandendosi anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. E' necessario un piano industriale serio a lungo termine ma soprattutto una tutela del settore nel mercato globale. E' giunto il momento di dire basta e di chiedere all'Europa e a tutto il mondo delle regole di mercato uguali per tutti. Facciamo presto perché non c'e' più tempo!!!

Monica Castro

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