Sul gruppo del Pdl di Calenzano, come su quello di altri
comuni, si potrebbe veramente scrivere un libro, l’unica cosa che non si
riuscirebbe a fare, è unirlo. Forse non lo è mai stato a causa di una partenza
direi “burrascosa” e di una diversità tra i vari soggetti che ne fanno parte.
Direi una storia iniziata male e finita peggio! Non sono mai stata accettata in
questo gruppo perché proposta in lista
alle ultime elezioni amministrative da un ex Consigliere di Forza italia,
Rosanna Fantini che non aveva un buon rapporto con i vecchi di An. Ma la storia
è ormai vecchia e conosciuta ed è inutile riproporre alcuni discorsi che non
servirebbero a niente. Una cosa è certa, questo Pdl non è mai stato unito! Ho
cercato in questi anni di percorrere la mia strada, lavorando e guardandomi le
spalle da chi ha sempre cercato in un modo o nell’altro di ostacolarmi. Ci sono
stati mesi più tranquilli e altri più complicati ma alla fine abbiamo sempre
trovato un punto d’incontro per il bene del partito. Devo dire che c’è stata
anche una diversità d’impegno, senza entrare nei meriti o demeriti degli altri,
dal primo giorno che ho deciso di occuparmi di politica, ho dedicato a questa
la maggior parte del mio tempo libero. Ognuno di noi conosce i veri motivi per
i quali si è avvicinato alla politica e cosa vorrà fare da grande, io posso
dire che in questo mondo ci sono entrata per caso e in futuro mi piacerebbe
fare nuove esperienze pur non abbandonando mai il paese che mi ha fin
dall’inizio premiato dandomi la possibilità di essere eletta con tantissime
preferenze. Proprio in virtù di questa mia intenzione, avevo comunicato al
gruppo che avrei lavorato per appoggiarli e dargli il mio contributo ma non
avrei accettato nuovi incarichi istituzionali e di partito sul territorio calenzanese.
Nell’ultimo incontro avevamo deciso di organizzare un convegno sull’accesso al
credito e la crisi delle piccole e medie imprese, sinceramente non erano emersi
problemi di altro genere, anzi, mai come in questi ultimi mesi avevamo avuto una capacità di sintesi così brillante.
Verrebbe da dire la quiete prima della tempesta! In un momento così difficile
per il paese, per la politica e soprattutto per il nostro partito dovevamo
essere più responsabili, su questo non ci sono dubbi! Sembra quasi che nell’aria
di Calenzano ci qualcosa di strano, forse siamo vicini ad un cambiamento? Voglio
ricordare che questa bella parola di “unità”, non esiste neanche nel Pd.
Proprio in questi mesi, l’ex Vicesindaco e Assessore all’urbanistica si è
dimesso, attaccando il partito e accusandolo di applicare poca democrazia,
siamo sicuri che siano solo questi i veri motivi? Detto questo siamo di fronte ad un periodo che
vedrà numerosi cambiamenti dovuti ad una rivoluzione degli schemi a livello
nazionale. Nelle ultime settimane Pd e Pdl stanno lavorando per la modifica
della legge elettorale e voci di corridoio annunciano future alleanze
inimmaginabili fino a pochi mesi fa. La politica è l’arte dell’impossibile, nei
prossimi mesi potrebbe accadere di tutto. Tornando alla “banda” di Calenzano
devo però fare per correttezza delle precisazioni. Che Rocco Di Leone non mi
abbia mai amato, non è un segreto visto che non solo avevamo lottato per le
candidature nel 2009, ma in questi anni sono emerse numerose differenze non di poco
conto. L’impostazione del Di Leone è sempre stata di rigore, lui avrebbe voluto
un partito “caserma” e l’unica ribelle sono sempre stata io. Sono stata
accusata da loro di fare una politica diversa, di andare troppo sulla stampa,
in radio e in tv. Un buon politico deve fare e comunicare. Forse questo
concetto il gruppo di Calenzano non l’ha mai capito. Sul mio lavoro come
Consigliere i numeri parlano da soli, basta andare a vedere quante
interrogazioni, mozioni e ordini del giorno ho sviluppato in questi anni e
quanti documenti hanno portato i quattro che se ne sono andati. I numeri a mio
favore sono schiacciati. Avrò fatto bene o male il mio lavoro da Consigliere ma
almeno ci ho messo tutto il mio impegno è ho dimostrato di fare e non di
guardare come molti di loro e addirittura dopo, criticare. Questo è davvero
troppo! La situazione a mio avviso è più
complicata di quello che ha fatto emergere la stampa, Rocco Di Leone è andato
via a causa della mia protesta, sarebbe
curioso sapere i motivi per cui è stato spinto a candidarsi a Sindaco, non li
ho mai capiti! Ma era consapevole quale partito andava a rappresentare? Secondo
me lui poteva benissimo andare nel Pd, basta vedere le sue ultime votazioni in
Consiglio Comunale a favore degli extracomunitari ma lì forse non sarebbe stato
eletto, tantomeno candidato a Sindaco. Poi abbiamo l’uscita della Consigliera
Simonetti che ultimamente mi sembra si
sia più impegnata in un’Associazione apolitica di Calenzano, ammesso che esista
in questo paese, che in Consiglio Comunale. Forse anche lei si sta avvicinando
al Pd? Per non parlare del Raspanti, lui è l’unico che ha detto pubblicamente
su Fb quello che farà da grande, porterà avanti un partito neofascista. Mancava
a Calenzano! In ultimo il mio amico Anzio, io lo chiamo il “pezzo
d’antiquariato” della politica calenzanese, l’unico che mi ha difeso ma che
oggi esce insieme agli altri perché deluso da tutti! Ognuno ha dato la sua
giustificazione, più o meno valida o credibile, ma ancora a mio avviso i veri
motivi non sono emersi. Mi giunge voce di una futura lista civica che
vorrebbero portare avanti certi soggetti vicini alla politica, presenti in
alcune Associazioni. Si parla di personaggi del Pd “democratico” contro la Giunta Biagioli, che
forse pensano di riacquistare la propria “verginità” facendo passare un po’ di
tempo. Bene, mi sembra che il quadro politico futuro di Calenzano sia ben
diverso da quello delle ultime amministrative e in futuro se ne vedranno delle
belle! Ma non posso scordare l’ultimo vero lavoratore di questo partito, il
coordinatore Massimo Simonetti che non si è mai visto in questi mesi ma che è
spuntato dal cilindro come per magia in queste ultime settimane. Insieme agli
altri, non proprio tutti, a mia insaputa
ha chiesto ripetutamente ai vertici del pdl la mia espulsione dal partito,
minacciando di far uscire tutto il gruppo. Direi che come coordinatore è
veramente bravo, ha fatto un bel lavoro, sa unire e fare politica sul
territorio. Voglio fare i complimenti a chi lo ha nominato( Nicola Nascosti) e
che ora si ritrova a dover risolvere questa difficile situazione. Direi che il
quadro clinico e patologico è completo! Io credo che molti di questi soggetti
che hanno fatto a me la morale per i miei gesti, dovrebbero prima di parlare e
agire, farsi un bell’esame di coscienza! Sarò ribelle e rivoluzionaria, ma sono
una persona corretta e non falsa e vergognosa come loro. So che il partito ha
preso provvedimenti verso i dissidenti, a me non interessa, continuerò il mio
lavoro anche senza di loro, non sarà facile ma lo farò per rispetto a tutti i
miei elettori e a quelli del mio partito. Io non lascio la barca mentre sta
affondando fregandomene dei passeggeri, un buon comandante prima salva loro e
poi se stesso! Questa è coerenza, fedeltà e vero senso civico. Una nuova barca
può sempre essere ricostruita, la fiducia persa è molto più difficile da
riacquistare!
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