venerdì 16 marzo 2012

C'E' UN SOLO MODO PER LIBERARSI DA QUESTA DITTATURA FINANZIARIA!


Siamo stati svenduti senza saperlo ed ora tornare indietro sembra impossibile. Mentre tutti erano impegnati a far cadere Berlusconi, ricordo la noiosa frase di Bersani “Berlusconi si deve dimettere” c’era chi in altre sedi e non certamente quelle del Parlamento, tramava contro il nostro paese. L’obiettivo? Impoverire l’italia e rendere il popolo schiavo dei poteri forti. Ma la cosa più bella è che noi stessi, involontariamente foraggiamo con i nostri consumi queste società. E chi sono questi grandi mostri mondiali? Sono gruppi di grandi industrie occidentali: TABD, ESLG, ICC, IN, ERT, LOTIS, American Enterprise Institute, Philip Morris Institute, European Policy Center ecc. La lista continua ma rischierei di annoiarvi. Quindi noi popolo italiano ogni giorno con i nostri consumi, andiamo ad aumentare i guadagni di queste grandi società. Queste lobbies si sono impadronite del mondo politico, economico e accademico grazie alle nostre borse della spesa. Tutto, ma proprio tutto quello che consumiamo aiuta queste multinazionali a crescere, dalle medicine, al telefonino, ai generi alimentari ai preservativi, al Viagra, alle auto ma anche i servizi e il divertimento, come ad esempio il cinema. Siamo schiavi di una “dittatura finanziaria” e quel che è peggio che non possiamo neanche ribellarci, perché siamo complici del sistema. Detto questo, bisogna ricordare che la maggior parte della ricchezza mondiale è in mano a poche famiglie e a gruppi di persone che noi conosciamo bene, in alcuni di questi spuntano nomi come Monti, Marcegaglia, Frattini, Tremonti e chi più ne ha più ne metta. Ci hanno illuso, fregato e ci hanno fatto credere che il nemico era la destra o la sinistra, diciamo ancora meglio, i pro o gli anti Berlusconi. E invece nessuno si era accorto, troppo preso dai vari scandali, attacchi, processi, Bunga Bunga ecc che il nostro paese era minacciato da un qualcosa di molto più “drammatico”. Sto parlando delle destre economiche e finanziarie che in pochissimo tempo, si sono unite e 24 ore su 24 hanno ingaggiato grandi cervelli della terra, hanno cominciato ad avere risorse finanziarie enormi e si sono messi piano piano tutta la classe dirigente del mondo ai loro servizi, media inclusi. La parola d’ordine è stata solo una “ Capitalismo sfrenato”. E infatti basta pensare alla parola “globalizzazione” per rendersi conto della potenza di queste multinazionali. Questa parola è mal governata da tutti gli stati, solo le multinazionali sono riuscite a guadagnarci. Hanno contribuito ad impoverire e ad arricchire qualsiasi paese. Da noi hanno demolito la certezza del lavoro conquistata in due secoli e mezzo con sacrifici e lotte fatte dai lavoratori che ormai sembrano non avere più quell’importanza di prima. Del resto a qualsiasi lavoratore basta chiedere :“ Preferisci modificare l’articolo 18, non avere più la pausa pranzo, non avere più diritto allo sciopero o perdere per sempre il posto di lavoro”? La risposta è scontata. Siamo ormai minacciati da queste grandi società che vorrebbero imporci il loro “dictat” lavorativo e cioè a cottimo, si sono accorte che produrre nei paesi emergenti, conviene,  ma sanno benissimo che far fallire un paese come l’Italia potrebbe mettere a dura prova tutta l’economia europea e addirittura mondiale e quindi, meglio rendere il nostro popolo schiavo, sempre più povero, ma non farlo mai fallire perché loro stesse ci rimetterebbero. E allora viene spontaneo chiedersi, chi governa il mondo nel 2012? E’ doloroso dirlo ma la risposta è evidente “ le multinazionali e la finanza”. Sono stati molto bravi perché hanno incrementato questo loro consenso senza manifestazioni, cortei, chiasso, bandiere e feste di piazza. Fatevi un esame di coscienza e guardate i vostri usi e consumi, di chi siete schiavi? Per non parlare del debito pubblico che i vecchi partiti politici hanno fatto crescere per avere consensi e chi ci rende ancora più schiavi della finanza. Per non parlare del grande sogno europeo, grandi aiuti, moneta unica ecc, oggi ci accorgiamo che entrarci è stato un piano ben preciso voluto dalla sinistra. Non usciremo mai da questa difficile situazione se non torneremo ad essere un paese indipendente con la nostra moneta sovrana. Tutto andava bene finchè stampavamo la nostra moneta, ora invece bisogna chiederla in prestito e qui nascono i veri problemi. Altro che sogno, per la maggiorparte degli italiani, tutto questo sta diventando un incubo. Vi ricordate il motto di Adam Smith? “Le tappe per governare sono : libera scelta, concorrenza, libero mercato, meno tasse, minima regulation, libertà personali, e governi più piccoli” e “Le nostre idee erano considerate solo ieri sulla soglia della follia; oggi sono sulla soglia dei parlamentari”. E invece il nostro governo che ha fatto? Si sono uniti quasi tutti, destre, sinistre, centro e si sono inchinati al volere della finanza. Qualcuno il giorno dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi ha scritto nella propria testata giornalistica: “E’ stata la culona”, aveva ragione, il piano viene proprio da quella Germania che già nello scorso secolo ci ricorda molte sofferenze e una vergognosa dittatura. Ci risiamo, solo che ora viene interpretata come “dittatura democratica”. E bene sì, a noi povero popolo ormai non più sovrano, ci viene data l’illusione di vivere in una democrazia, ma in verità siamo in una dittatura vera e propria. Hanno annebbiato le menti di tanti, il classico maschio italiano rimane tranquillo se gli viene garantita una settimana al mare come “Fantozzi”, l’abbonamento ad Internet e a Sky per guardare il campionato di calcio, la femmina invece ha altre necessità, il parrucchiere, la colazione con le amiche nel bar più rinomato del paese, la girata all’Outlet la domenica, e la puntata quotidiana di Beautiful. Come facciamo a sperare in una vera e propria ribellione da parte di questo  popolo? Certamente l’italiano intelligente ha già capito che il futuro che lo aspetta sarà più infelice del passato. A meno che non siano tutti dei seguaci del famoso inventore della “decrescita felice” ma non credo, siamo più o meno tutti consapevoli che dovremo ridurre i nostri consumi almeno del 40%, sperando comunque in una piccola ripresa che secondo me sarà improbabile visto le manovre di questo Governo. Se qualcuno oggi venisse da me e mi chiedesse quale investimento fare per il futuro, gli consiglierei, un pezzo di terra. Impossibile proporgli altro in questo paese ormai senza futuro e abitato da una popolazione manipolata e scoraggiata, senza più la forza di reagire, quella forza che aveva sempre abitato nel Dna degli italiani. Ricordo il famoso G8 di Genova, le tante belle parole presenti in un comunicato di un Social Forum italiano:” noi ci facciamo carico delle istanze degli sfruttati e dei poveri della terra”. Ma chi pensano di prendere in giro? I poveri della terra non hanno molto spesso né la cultura né i mezzi per pensarle. E poi questi grandi potenti presenti al G8, non sono gli stessi che hanno aiutato e ci hanno guadagnato sfruttando il lavoro dei poveri? Tutte queste povere persone non sanno cosa significa sindacato, sicurezza sociale o sfruttamento occidentale, per non parlare delle multinazionali del petrolio, le tante promesse fatte dalla Total e dalla Mobil di portare a quelle povere popolazioni sfruttate in Luanda e Jakarta, la luce elettrica e il gas. Una vergogna sotto gli occhi di tutti. Per non parlare delle fabbriche lager in Cina, ben conosciute anche dal nostro santo Padre che ogni volta ci angoscia con belle parole e ci fa sentire in colpa, perché se ne rimane zitto su certe situazioni ben risapute? Siamo proprio sicuri che la Chiesa, non quella fatta dai poveri sacerdoti sempre pronti ad una parola di conforto ai noi cristiani, ma quella fatta da chi continua ad accumulare ricchezze, non sia d’accordo con queste multinazionali? Bene cari amici, il dubbio è legittimo e come si dice sempre a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca. Basta ricordare Casini che è molto entusiasta di questa “dittatura finanziaria”. Sbaglio o è lui l’uomo più vicino alla Chiesa? E bene sì, Silvio Berlusconi non è stato fatto fuori dalla forza politica avversaria, ma da una molto più potente e nascosta. Del resto lui aveva chiesto all’Europa di non toccare i servizi sociali per gli italiani, di non mettere ulteriori tasse, bene, è stato messo a cuccia come un canino bastonato, tradito non solo dalla Merkel e Sarkozy ma anche dai suoi che avevano visto un futuro migliore e sicuro nell’appoggiare un Governo fatto dalla finanza. Quegli stessi soggetti, sono quelli che pur di mantenersi la propria poltrona, stanno appoggiando tutte queste situazioni vergognose perché sanno che la crisi porterà ad una disaffezione verso i partiti, quindi in mancanza di politici seri, meglio tutelarsi il proprio stipendio appoggiando i tecnici. Ma cosa ci aspetta a noi povero popolo costretto a pagare sempre più tasse e avere meno servizi,  senza la speranza di un lavoro decente, con un mutuo e i figli da mantenere? In questa situazione, direi che il futuro è molto incerto per non dire di peggio. In questi giorni solo nel mio territorio ci sono centinaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro e che non sanno cosa fare per andare avanti. Del resto il nostro Governo se ne frega, preferisce spolpare il popolo delle partite Iva, dei piccoli risparmiatori, cosa vi aspettate da un gruppo di banchieri che guadagnano milioni di euro all’anno? Troppo spesso si critica, ci si lamenta, ma non si danno soluzioni ai problemi, come dice il comico Crozza, manca sempre il foglio del “come”. E allora cosa possiamo fare nel nostro piccolo? Per  cercare di combattere una macchina così mostruosa e di queste dimensioni?C’è solo una strada: unirci e formare un esercito compatto, disciplinato. Abile nella comunicazione, al lavoro ovunque, a contatto con la gente comune  per tentare di creare un consenso opposto a quello che oggi domina il nostro paese. Bisogna formare un Movimento, mettere da parte i nostri individualismi per un fronte comune. E’ una strada difficile ma è l’unica che possa riuscire a smantellare questa organizzazione dittatoriale. L’unico modo per far tornare il nostro paese libero è quello di uscire dall’Europa e dall’Euro, non sarà facile, sicuramente porterà povertà come del resto sta già aumentando questo Governo, ma alla fine ci premierà. Noi non riusciremo a vedere i benefici, forse il contario, ma sicuramente i nostri figli e la società futura, un giorno, ci ringrazierà! Meglio poveri, liberi e felici che poveri, schiavi e tristi!

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