giovedì 6 gennaio 2011

ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO COMUNALE 30 DICEMBRE 2010

Al sig. Presidente del Consiglio
                                                    
Consiglio Comunale del 30/12/2010

ORDINE DEL GIORNO: DETRAZIONI SPESE SCUOLA PUBBLICA E PRIVATA

Premesso che,
 l’articolo 29 della Costituzione riconosce i diritti della famiglia dettando prioritariamente il dovere e il diritto dei genitori a mantenere, istruire ed educare i figli, prevedendo sussidiariamente , all’art 30, che solo in caso di incapacità dei genitori la legge provveda a che siano assolti i loro compiti; l’articolo 33 riconosce anche il diritto di enti privati a istituire scuole e istituti di educazione e, nell’articolo 34, si afferma che i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi e connette l’esercizio effettivo del diritto all’istruzione al conferimento di borse di studio, di assegni alle famiglie e di altre provvidenze da attribuirsi per concorso.

Condividendo che,
 lo Stato, nel rispetto della Costituzione, debba legiferare per garantire a tutti il godimento di diritti costituzionalmente garantiti.

Visto che,
 l’attuale Governo sta cercando delle soluzioni più adeguate per consentire a tutti i cittadini di godere di sgravi e/o benefit per i servizi scolastici attraverso lo strumento della detraibilità fiscale.

Considerato che,
 nel modello di dichiarazione dei redditi 730 o Unico, quando si parla di detrazione di spese per istruzione dei figli o altri familiari a carico, la norma fa riferimento espressamente alle spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione secondaria, università, di perfezionamento e/o specializzazione universitaria tenuti presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private, in misura non superiore a quella stabilita per le tasse e i contributi degli istituti statali italiani. Di conseguenza sono escluse totalmente, in quanto non menzionate, qualsiasi tipo di spesa sostenuta per la scuola primaria.

Visto che,
 tutto il materiale necessario per gli alunni della scuola primaria non è detraibile dalle famiglie nella dichiarazione dei redditi.

Considerato che,
 soprattutto le spese per i testi delle scuole medie e superiori ma anche del materiale didattico obbligatorio per ogni alunno, sono elevate.

Considerato che,
 in questo paese la scuola paritaria con la legge 62/2000 è stata riconosciuta come servizio pubblico.


Considerato che, ogni libero cittadino ha il diritto di scegliere dove far istruire il proprio figlio e può farlo sostenendo una retta mensile che poi non può detrarre.

Condividendo che,
sempre più famiglie sono costrette ad affidarsi a questi Istituti paritari perchè offrono un servizio di custodia più lungo rispetto alla scuola pubblica.

Condividendo che,
la stessa scuola pubblica primaria in alcuni casi non può garantire il tempo pieno, fondamentale per quelle famiglie che svolgono un lavoro full time.

Visto che,
anche i Comuni come ad esempio il nostro hanno istituito un servizio di custodia extra scolastica per fronteggiare i problemi di queste famiglie, attraverso un pagamento di una quota mensile. Questa sarà per molte di loro, non solo una spesa aggiuntiva, ma non potrà essere detratta dalle tasse.

Preso atto che,
nel nostro paese sono previste molteplici detrazioni di imposta  per spese diverse come ad esempio:
premi di assicurazioni, spese per addetti all’assistenza personale, asili nido, per attività sportive praticate dai ragazzi, per intermediazione immobiliare,  per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede,  a favore dei movimenti politici, per organizzazioni internazionali, associazioni sindacali, trasporto pubblico, aggiornamento e formazione insegnanti, erogazioni a favore di istituzioni religiose e molte altre che non sto qui a citare.

Condividendo che,
tutte le forze politiche possono e devono procedere dunque nella direzione della totale parità, studiando concretamente tutti i possibili strumenti di sostegno economico, diretto o indiretto, sia a favore delle famiglie che liberamente scelgono  di educare i propri figli in un istituto paritario sia a quelle che pur affidandosi ad una scuola pubblica non possono detrarre tutte le spese sostenute per l’educazione dei propri figli, tra l’altro obbligatoria, spese anche molto significative soprattutto in un momento di crisi come questo.






                                                Si impegna il Sindaco e la Giunta

A condividere questi principi per tentare di sanare questa palese (e radicata) ingiustizia. Ricordo che questa mia proposta non è proprio innovativa visto che quindici anni fa fu presa in esame dal primo Governo Berlusconi, ma provocò immediate reazioni ostili in quei settori del mondo politico, della burocrazia scolastica e del movimento studentesco, che scorsero in questa possibile riforma un attacco alle “conquiste del ‘68”. Fu infatti subito accantonata e in questi molteplici anni chi ci ha rimesso sono le famiglie italiane.
Si  prega di inoltrare il seguente ODG al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministero delle Finanze e al Ministero della Pubblica Istruzione.
                                                             

                                                                                                  Il consigliere comunale
                                                 
                                                                                                   Monica Castro Pivetta

1 commento: