venerdì 26 ottobre 2012

UNA SITUAZIONE DRAMMATICA!

Mentre tutti i partiti sono impegnati a difendere il proprio orticello e a ritrovare una collocazione che gli permetta di rioccupare le comode poltrone, ci sono dati nazionali e regionali che passano certamente inosservati e che preannunciano una rivoluzione. Non so chi e quando qualcuno, stanco di questa situazione, decidera' di scendere in piazza senza bandiere e armato di bastone, ma secondo me il momento e' vicino. Dunque, mentre Bersani e' impegnato a sconfiggere Renzi, Alfano a comporre il proprio gruppettino di onesti, Maroni a fare pulizia con le scope, Di Pietro ad organizzare un nuovo referendum inutile, Casini a ricandidare l'amico Monti e cosi' via, c'e chi come me, non professionista della politica, cerca di capire cosa sta succedendo nel nostro paese e come potersi rendere utile in una situazione a dir poco drammatica. In Italia dal 2008 ad oggi ci sono state 4 miliardi di ore di cassa integrazione. Dall'inizio della fase peggiore della crisi, la richiesta di CIG e' aumentata a oltre il 300% sul 2008, anche in presenza di una riduzione occupazionale con quasi mezzo milione di posti di lavoro. Ma torniamo alla Toscana, la nostra bella regione un tempo ricca e felice; anche qui la situazione e' a dir poco spaventosa, persi in 4 anni 22.000 posti di lavoro senza contare i liberi professionisti, piccoli imprenditori o commercianti che non rientrano neanche nella lista. Bene, qualcuno si chiedera' come abbiamo fatto ad arrivare a questa situazione ma soprattutto, come faremo ad uscirne? La prima domanda e' piu' facile, il nostro paese e' stato illuso dal consumismo, dalla politica e dalla globalizzazione, la seconda invece e' davvero difficile. Certamente non ne usciremo grazie a questi politici che ci hanno illuso, anche a livello locale. Esiste poi il grosso problema della globalizzazione che dovrebbe essere risolto a livello europeo. Nonostante questo, nell'ultimo anno, quando la crisi ha morso di più, il Governo centrale passando dalla Regione e per finire ai comuni della Toscana, hanno tutti aumentato le tasse per mantenere i loro vizietti che fino ad oggi gli hanno permesso di avere consensi elettorali. Non esiste un Comune non indebitato, a Calenzano si parla di circa 30 milioni di euro ma non importa, meglio pensare a festeggiare la nuova Università del disegno industriale, tanto chi se ne frega se domani quei ragazzi non troveranno lavoro. L' importante e' illudere e costruire per farsi grande, chi se ne frega se domani i cittadini di Calenzano avranno da pagare dei mutui allucinanti per 20 anni. In questi giorni ho fatto un giro per le varie agenzie interinali, le opportunita' di lavoro per i diplomati o laureati sono lavorare qualche ora la settimana in un centro commerciale, oppure vendere le macchinette da caffe' a provvigione. E' finita... soltanto diminuendo la spesa pubblica riusciremo a tagliare le tasse all'imprese che forse, se saranno brave, riusciranno a lavorare ed assumere. Questa politica da destra a sinistra passando per il centro ha fallito. Chi non lo capisce e continua a difenderla per i propri interessi e' un "criminale"!

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