venerdì 26 ottobre 2012

UN COMUNE CHE NON BADA A SPESE CON I SOLDI DEGLI ALTRI!

Ho appena assistito all'inaugurazione della nuova sede universitaria del disegno industriale di Calenzano. Devo veramente fare i complimenti a tutti.  Ascoltando gli interventi del Sindaco e del Presidente della Provincia  mi hanno colpito le loro parole: "questa universita' nasce in un luogo simbolo di Calenzano dove prima c'era l'ex Pasquali". Come non condividere le loro parole. Proprio per questo oggi, ho guardato in faccia tutti quei ragazzi che oggi frequentano quella università e che domani a causa della forte crisi, non avranno un futuro facile. Mi chiedo infatti se un comune come il nostro, visto la situazione economica, si potrà permettere un investimento cosi' sostanzioso, ricordo infatti che questa amministrazione non ha ancora ufficializzato da dove prenderà gli ultimi 5 milioni che mancano per la chiusura dei lavori. Mi e' stato detto che il mutuo dovrà essere acceso forse alla Chianti banca, me lo auguro perche' per ora il bando di gara e' andato deserto e le aziende che hanno lavorato devono pagare gli operai, magari qualcuno e' proprio un genitori di qualche studente. Questo comune infatti e' già troppo indebitato a causa dei vari investimenti fatti in questi ultimi dieci anni. Ma chi pagherà il mutuo? I cittadini di Calenzano che pero' saranno felici di vivere in un paese che ha una sede universitaria. Peccato pero' che proprio dove oggi nasce questa sede, una volta c'era una grande fabbrica che dava lavoro a circa 600 persone e produceva mezzi da lavoro agricolo, oggi invece su questo terreno, sono nate centinaia di case, molte di queste invendute, ci studieranno centinaia di ragazzi che non troveranno lavoro facilmente se non all'estero e invece quei mezzi, sono quasi tutti fabbricati in Cina. Ma davvero possiamo pensare di andare avanti cosi'? Non e' un attacco diretto al Sindaco di ora o precedente ma oggi più che mai sento il bisogno di fare questa riflessione abbandonando la solita ipocrisia che ormai fa parte di questa classe politica. Dieci anni fa, quando la nuova sede e' stata pensata, i segnali della crisi erano gia' percepibili, eppure qualcuno ha preferito continuare ad indebitare questo comune. Risultato, i ragazzi avranno forse una nuova sede invece che vecchia ma grazie a questo sistema non avranno lavoro. Occorre ristabilire le vere priorità. Così non si può più andare avanti, un paese scolarizzato ma senza un futuro lavorativo sarà ancora più deluso. Ieri ho fatto una piccola ricerca nelle varie agenzie interinali di lavoro sulla Piana, bene, per i diplomati e i laureati, ho trovato qualche lavoro per la vendita porta a porta di macchinette da caffè e di abbonamenti per la telefonia mobile. La generazione che ha governato fino ad oggi questo paese, dovrà presto fare i conti con il 35% di disoccupazione giovanile. Continuare ad indebitare i comuni e non diminuire le tasse e' una politica criminale che da Roma a Calenzano, attraversando tutte le varie istituzioni continuano a portare avanti. La pagheranno tutti molto cara!

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