domenica 20 febbraio 2011

La mia protesta-lettera alle donne moraliste per Metropoli

Non è una piazza a renderci la dignità

con questa lettera non è mia intenzione difendere il Presidente del Consiglio che sono certa la soprà fare benissimo da solo, voglio però comunicare la mia contrarietà a questo falso moralismo scoppiato in questi giorni da parte di molte donne quasi tutte appartenenti al centro sinistra.
Sono impegnata da alcuni anni in politica e nel sindacato, i miei piccoli incarichi li ho ottenuti da sola grazie al mio impegno costante. Credo nella meritocrazia ma non sono una moralista, la dignità femminile non si è persa in questi mesi ma da molti anni e cioè da quando abbiamo smesso di lottare, non è la libertà di indossare una minigonna o di decidere con chi fare sesso a metterci alla pari dell'uomo, ma ben altro. Mi chiedo infatti dove siano state e cosa abbiano fatto fino ad oggi tutte quelle donne che il 13 febbraio hanno manifestato in piazza, non tanto per chiedere al Governo dei veri diritti o per fare proposte serie ma esclusivamente per motivi politici e per obbligare un Presidente del Consiglio democraticamente eletto a dimettersi. Ma siamo sicuri che domenica non si sia strumentalizzato proprio la figura della donna per scopi diversi?
Ricordo ad esempio che quando ero ragazza, c'erano molte "case del popolo" che avevano all'interno delle sale da ballo che facevano divertire i più giovani di pomeriggio e gli adulti e gli anziani alla sera. Ora invece cosa sono diventate? Dei locali notturni di "lap dance" spogliarelli femminili, di molte ragazze che per bisogno o per convenienza si esibiscono in balli non proprio educativi che evidentemente piacciono a molti uomini. Mi chiedo quindi, ma non dovrebbero essere proprio quei circoli politici a dare il buon esempio? Forse in questo caso davanti ad un buon affitto qualcuno mette da parte anche la moralità? Lo scorso anno ho manifestato per strada a Calenzano insieme a dei cittadini esasperati e ai miei colleghi di partito contro la prostituzione presente per strada. Tutte le sere decine di ragazze vendono il proprio corpo sotto gli occhi di tutti, alcune sono anche minorenni, o chissà chi sono visto che non hanno neanche un documento valido, eppure quella sera le donne che oggi fanno le moraliste e che erano in quella piazza a chiedere più dignità, non c'erano, forse dormivano o magari non avevano interesse perchè non si poteva attaccare il Presidente del Consiglio. Dopo le proteste di questi giorni credo proprio di voler appartenere ad un unico gruppo di donne, ancora non pubblicizzato, il gruppo delle donne "coerenti" sia nelle idee e nei pensieri ma soprattutto nei fatti. A chi ieri da quel palco in piazza urlava "se non ora quando" rispondo "alle prossime elezioni" e non con una manifestazione politicizzata di piazza!

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