lunedì 9 luglio 2012

Un silenzio vergognoso

Martedi' pomeriggio mi sono recata nuovamente ad incontrare i lavoratori della Central Security. Insieme a me il Consigliere del gruppo misto Anzio Settimelli. I lavoratori dopo l'intervento sulla stampa, sono riusciti a parlare con il Sindaco Biagioli che e' in contatto con la Prefettura. Non capisco perche' lo stesso Prefetto, visto la difficile situazione, non intervenga. L'incontro di venerdi' scorso tra lavoratori e Prefetto e' saltato, ricordo che mentre i giorni passano, questi lavoratori non sanno come vivere visto che non hanno lo stipendio da 6 mesi. Questa situazione non e' sostenibile. Il silenzio delle Istituzioni e' a dir poco preoccupante e vergognoso. So che la societa' ha chiesto al Prefetto l'estensione della licenza su Firenze per un'altra azienda di vigilanza di loro proprieta'. Se le venisse data, sarebbe un gesto gravissimo, l'azienda in questione prima di avere estensioni, deve pagare i 10 lavoratori. Si parla di circa 75 mila euro. Ripeto, la situazione e' preoccupante, molti di loro sono disperati e minacciano gesti estremi. Ci sono quindi problemi di sicurezza, il Sindaco farebbe bene a chiedere un incontro con la societa' per avere maggiori garanzie. Tutta questa vicenda mi ha stravolto, siamo in presenza di un'indifferenza totale da parte di chi dovrebbe sostenere queste persone in evidente difficolta'. Sulla Security Center c'e' un silenzio strano, mi piacerebbe capire il perche'! Sembra di essere in Calabria a lottare con un'azienda protetta da "qualcuno". Forse questo "qualcuno" anche qui in Toscana fa paura? Insieme al Consigliere Settimelli abbiamo deciso di aiutare nel nostro piccolo questi dieci lavoratori, impiegheremo il nostro budget annuale destinato al gruppo, per organizzare 3/4 serate, dove offriremo loro una piccola cena cogliendo l'occasione per parlare della situazione e della sua evoluzione. A Calenzano ci sono circa cento Associazioni di diverso tipo che portano aiuti a tutti, anziani, disabili, extracomunitari, eccetera. Voglio lanciare a loro un appello, in un momento cosi' difficile per questi lavoratori, anche una parola di conforto, un pasto caldo o solo la presenza di "amici", puo' aiutare ad andare avanti. Non li lasciamo soli!

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