mercoledì 30 novembre 2011

RIBELLIAMOCI. NO AL VOTO AGLI EXTRACOMUNITARI!


QUESTO E' IL MIO INTERVENTO NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE CONTRO LA MOZIONE DEL PD CHE PROPONE LA CITTADINANZA FACILITATA E IL DIRITTO AL VOTO DEGLI EXTRACOMUNITARI


Dunque, siamo qui riuniti per discutere sulla geniale idea di concedere il voto agli extracomunitari, molti dei quali di religione islamica.

Egregi signori, so benissimo che sarò qui crocifissa dalle vostre proteste: sono già pronta a ricevere i complimenti che mi saranno indirizzati : razzista, fascista, senza anima e senza cuore. Lo so già, quindi, potete evitare di dirmelo.

E vedo anche che già state ansimando di passione al pensiero di dare, a chi non parla la nostra lingua o la parla malissimo e a chi non conosce la nostra storia e le nostre tradizioni e di queste non si cura, la possibilità di votare per scegliere coloro che devono amministrarci. Già questo pensiero mi fa sghignazzare, atto che, indubbiamente, ve lo riconosco, non è un termine elegante.

Ma vi voglio fare un esempio per meglio capire chi ci mettiamo in casa con tanto entusiasmo. La squadra di calcio femminile iraniana, che dicono sia molto valida, non è stata ammessa ai campionati di calcio perché voleva presentarsi ricoperta dalla testa ai piedi. Sono state inutili le proteste: non è stata ammessa e le atlete hanno preferito non presentarsi piuttosto che piegarsi ad un altro tipo di abbigliamento vietato dalla loro trista religione. E' un piccolissimo esempio che dovrebbe illustrare perfettamente una certa mentalità.

Loro non deflettono dalle loro abitudini e questo non siete capaci di mettervelo in testa. So perfettamente che a voi signori della sinistra, dell’Italia e degli italiani importa veramente poco. Tutti i vostri atti lo hanno dimostrato negli ultimi 60 anni. Ognuno di voi ha un virus dentro di sè che si chiama marxismo, un piccolo virus che niente e nessuno è riuscito ad annientare: è ben nascosto ma è sempre lì pronto ad emergere nelle circostanze che vi fanno comodo. Sareste pronti a svendere l’italianità per il potere e se vi guardo tutti quanti io so che voi sapete che ho ragione.

Bellissimo vedere l’Italia in mano a questi musulmani che voi amate tanto e che detteranno le regole per ogni attimo della nostra vita. Perchè è di loro che ho paura, perchè è chiaro che questi, lontanissimi dal nostro modo di pensare e di agire si riunirebbero fino a strappare a noi ed a voi il governo del nostro Paese. Io sono una donna e non ironizzate su questo, so quello che succederebbe se un domani questa gente governasse l'Italia. Disgraziatamente, la vostra vista non va al di là del vostro naso e non avete idea che comunque, se dovessero prendere il potere sarebbe una ben magra soddisfazione, per me, vedere che voi sareste i primi ad essere eliminati poiché noi, poi, rimarremmo vittime delle vostre scelte sbagliate. Oggi mi sento generosa e voglio spiegarvi anche il perchè: sinistra e islam, non sono mai andati d'accordo. Rileggetevi un po' la storia su questo, sempre che ne abbiate voglia.

Ma riflettete un attimo: le nostre chiese sarebbero quasi tutte convertite in moschee, i nostri quadri, le nostre statue meravigliose che ci hanno reso famosi nel mondo, distrutte. Loro sono degli iconoclasti ed il nostro patrimonio artistico è quasi tutto formato nel sacro.

E’ già successo nella storia e succederà nuovamente. Pensiamo poi a ciò che ci dà prestigio e valore: il vino è proibito, niente coltivazioni e vigneti, il maiale e tutti i suoi derivati sono impuri, la moda, nascosta sotto ampi burqua. La musica? Proibita, è decadenza occidentale. Non voglio parlare di tutte le altre attività umane che l'Occidente ha sviluppato nel corso dei secoli quali lo sport, il teatro e via dicendo. Tutte cose proibite e da gettare. Mi rivolgo alla vostra coscienza di uomini, di padri, le cui figlie potrebbero pagare duramente la vostra scelta di oggi. Dare il voto a persone che non hanno niente a che fare con il nostro popolo e con la nostra storia e che, soprattutto, non solo non vogliono averci niente a che fare ma ci vogliono imporre i loro costumi, è l’anticamera per concedere la cittadinanza, e abbiate l'onestà di ammettere che è questo il vero scopo che perseguite e che vi interessa. Ma vi interessa per motivi vostri, non certo per spirito di fratellanza.

La cittadinanza, cari concittadini, io la percepisco come un premio perché, nonostante tutti i problemi che ci schiacciano, nonostante la corruzione, gli sbagli, le debolezze della nostra gente e i grandi difetti che tutti noi abbiamo, diventare cittadini italiani deve richiedere un percorso lungo e ben delineato. Deve essere una meta ambita e guadagnata, non un regalino dato con facilità. Anche per i figli nati sul territorio italiano.

Io sono fiera e orgogliosa di essere italiana e vorrei tanto che lo foste anche voi. Non protestate, mi state guardando già male perché voi avete sempre rivendicato il fatto di amare l’Italia ma spesso, troppo spesso, le vostre azioni hanno dimostrato il contrario. Purtroppo!

Credo di aver detto tutto quello che c’era da dire e adesso tocca a voi dirmi tutto ciò che volete perché qualsiasi cosa uscirà dalle vostre bocche non mi colpirà perché io sono protetta dallo scudo della verità e dalla forza del mio Credo.

Ah, un momento, vorrei aggiungere un post scriptum. Mi permetto di richiamare la vostra attenzione sul fatto che vi basate sulla Convenzione europea sulla nazionalità del 1997 per dare la cittadinanza facilitata a queste persone. Questa convenzione, certo che vi conviene e la portate avanti con forza, ciò che non avete fatto per le tre leggi nazionali che vietano di circolare a viso coperto: quelle le avete con tutta indifferenza cestinate, bocciando la mozione presentata sia in Regione Toscana sia da me in questo Comune sulla legittimità del burqua. Come sempre, siete dei maestri nel gestire due pesi e due misure! Sono estasiata e colma di ammirazione per questa vostra duttilità.

Bene, ho finito, la parola a voi signori consiglieri….


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